Oggi in Cina – Pechino contro Pyongyang

In by Gabriele Battaglia

Polemiche tra Pechino e Pyongyang sul missile nordcoreano che ha sfiorato un aereo civile cinese. A Hong Kong la democrazia "di stile occidentale" per elezioni del 2017 potrebbero dare risultati disastrosi. Tolleranza zero sulle aggressioni ai medici in ospedale. La visita di Xi Jinping al memoriale dell’Olocausto. Per polemica con il Giappone. Niente da temere dagli ogm dice il ministro dell’agricoltura. MISSILE SFIORA AEREO CIVILE: LA CINA CRITICA LA COREA DEL NORD 

Mercoledì, l’aereo della cinese Southern Airlines CZ268 in volo dal Giappone a Shenyang, nella provincia nord-orientale del Liaoning, ha attraversato la traiettoria di un razzo lanciato sette minuti prima dalla Corea del Nord, secondo quanto ha segnalato Bloomberg citando fonti della Difesa sudcoreana.

Pechino ha espresso pubblicamente il suo disappunto ieri, per bocca del portavoce del ministero degli Esteri Qin Gang, che ha detto che la Cina è molto preoccupata e attribuisce grande importanza alla sicurezza dell’aviazione civile.

Secondo l’esperto di relazioni estere dell’università di pechino, Jia Qingguo, il commento di Qin segna un cambiamento nel modo in cui la Cina si rapporta con la Corea del Nord: “In passato, la Cina ha sempre preferito non prendere posizione in pubblico e mantenere invece un dialogo bilaterale privato. Questa volta, Pechino ha espresso molto chiaramente che [la Corea del Nord] non deve permettere che simili incidenti accadano in futuro”.

RISCHIO DEMOCRAZIA "OCCIDENTALE" A HONG KONG

Il capo del parlamento cinese ha affermato che l’importazione di una democrazia “di stile occidentale” per le elezioni previste a Hong Kong nel 2017 potrebbe portare a risultati “disastrosi”, riferisce a Reuters un delegato al congresso nazionale del popolo che ha partecipato alla riunione a porte chiuse.

Hong Kong è ritornata alla Cina nel 1997 con un’ampia autonomia, magistratura indipendente e stampa relativamente libera, in base alla formula “un Paese, due sistemi”, con la promessa di avere una piena democrazia in data da destinarsi, un problema che per altro non era mai stato affrontato dagli inglesi durante i 150 anni del loro dominio coloniale.

La Cina ha accettato che Hong Kong elegga il proprio leader nel 2017 (a oggi è nominato da un comitato di notabili e si chiama “amministratore delegato”) in quello che sarà il più “estremo” evento democratico sul suolo cinese.
Le procedure specifiche devono tuttavia ancora essere decise e non si sa ancora se tra i candidati saranno ammessi i membri dell’opposizione “democratica”.

TOLLERANZA ZERO PER LE AGGRESSIONI IN OSPEDALE

La signora Li Bin, ministro della Salute cinese, ha ammonito che chi compie qualsiasi atto di violenza negli ospedali sarà gravemente punito. Il monito giunge il giorno successivo alla pubblica umiliazione subita da un medico nel Guangdong, che non era riuscito a evitare la morte di un paziente.
In una brutta scena da Rivoluzione Culturale, il medico era stato costretto da un centinaio di amici e parenti di un uomo giunto in ospedale ubriaco e poi morto, ad attraversare i corridoi mentre il corteo improvvisato scandiva lo slogan: “Questo dottore ha ucciso un paziente”.

Li ha detto che gli ospedali sono luoghi per salvare vite umane e che i provocatori devono essere colpiti duramente: “La violenza contro i medici è un reato grave e [i colpevoli] saranno severamente punito in base alla legge”. Medici e infermieri cinesi, in particolare negli ospedali pubblici, sono ormai da tempo diventati bersagli dei pazienti frustrati dal malfunzionamento del sistema sanitario.

XI NON VOLEVA VISITARE IL MEMORIALE DELL’OLOCAUSTO

L’ambasciatore cinese in Germania ha negato che Pechino abbia proposto una visita del presidente Xi Jinping al memoriale dell’Olocausto a Berlino, durante il suo tour in Europa di fine mese.

Reuters aveva riferito, citando fonti diplomatiche anonime, che Pechino aveva proposto a Berlino una visita di Xi al memoriale per sottolineare l’espiazione della Germania rispetto al proprio passato. L’obiettivo era quello di separare simbolicamente Germania e Giappone. Tuttavia, la
Germania avrebbe rifiutato la proposta perché non intende essere trascinata nelle dispute tra i due Paesi asiatici.

OGM SICURI

Il ministro dell’Agricoltura Han Changfu ha dichiarato che non c’è motivo di temere gli alimenti geneticamente modificati, che lui stesso mangia abitualmente.

La dichiarazione rappresenta il maggiore sforzo fatto da un alto funzionario cinese per dissipare le preoccupazioni circa la sicurezza degli alimenti geneticamente modificati .

Han ha detto che la maggior parte dei legumi di soia venduti in Cina viene da semi geneticamente modificati importati. Secondo Han, 17 prodotti geneticamente modificati provenienti da cinque specie vegetali – soia , mais, colza , cotone e pomodori – sono venduti sul mercato cinese. Le regole richiedono che tali prodotti indichino il proprio contenuto GM sul loro imballaggio.

[Foto credits: huffpost.com]