Oggi in Cina – Otto condanne a morte in Xinjiang

In by Gabriele Battaglia

Otto persone sono state condannate a morte in Xinjiang per responsabilità in due attentati dinamitardi. Il network di potere di Zhou Yongkang. Boom borsa di Shanghai: per la prima volta in tre anni superata la soglia dei 3.000 punti. Il corrotto del giorno è Gu Junshan.CONDANNE IN XINJIANG

Otto persone sono state condannate a morte per le loro responsabilità in due attentati dinamitardi e all’arma bianca avvenuti la scorsa primavera in Xinjiang. Sarebbero gli autori sopravvissuti dei due attentati di Urumqi: ad aprile, un attacco alla stazione ferroviaria della capitale della regione autonoma aveva provocato tre morti e 79 feriti; a maggio, 39 persone furono uccise in un mercato della stessa città a causa di un attacco con lancio di esplosivi dalle finestre di due SUV.

In contemporanea, un altro tribunale ha condannato per separatismo a pene comprese tra i 3 e gli 8 anni anche sette studenti dello studioso uiguro Ilham Tohti, che sta scontando una pena all’ergastolo. I ragazzi erano accusati di collaborazione con il professore nelle attività separatiste.

Queste due condanne così diverse e così uguali sono l’occasione per parlare ancora di Xinjiang e delle più recenti politiche cinesi verso il problema delle minoranze.

IL NETWORK DI ZHOU

Prima che venisse formalizzato l’arresto del 72enne Zhou Yongkang, già potentissimo zar della sicurezza, almeno 39 persone a lui legate erano state messe sotto inchiesta per corruzione e almeno 20 di queste erano finite in manette.

Quello che hanno in comune questi funzionari caduti in disgrazia è il fatto che hanno lavorato con Zhou nell’industria petrolifera, o che hanno fatto la gavetta nella provincia del Sichuan, o ancora che hanno ricoperto incarichi nelle forze di polizia. Erano queste le tre basi di potere di Zhou.

BOOM DELLA BORSA

Il Shanghai Composite Index ha superato 3.000 punti per la prima volta in tre anni, confermando un periodo di euforia che riversa nelle impreso cinesi quotate in borsa nuova liquidità e che suscita anche molti sospetti e preoccupazioni: è ricchezza vera o una nuova ondata speculativa?

Sta di fatto che il Shanghai Composite risulta in pole position tra 93 indici globali monitorati da Bloomberg. Ha cominciato a salire la settimana scorsa, quando il governo cinese ha deciso di abbassare i tassi di interesse e la riserva obbligatoria delle banche, per sostenere la crescita economica. Il settore immobiliare era in crisi da mesi e Pechino ha scelto di dare un’iniezione di liquidi e di fiducia, ma il rischio è che le risorse finiscano di nuovo nel mattone.
 

CORRUPTION AWARD OF THE DAY

Nell’esercizio delle sue funzioni, il generale Gu Junshan aveva sottratto alla collettività circa 30 miliardi di yuan (5 miliardi dollari), di cui si stima che circa 600 milioni fossero tangenti.

Gu è un vero amante del metallo giallo nonché un personaggio piuttosto devoto, dato che amava ricevere in dono statue di Buddha in oro massiccio, anche se si dice preferisse accettare tangenti in polvere d’oro piuttosto che in lingotti. La storia, inutile dirlo, sta eccitando la rete cinese.

[Foto credit: bbc.com]