Oggi in Asia – Esplode un bus a Mindanao, nove morti

In by Gabriele Battaglia

Esplosione su un bus a Maramang, sull’isola di Mindanao. Il bilancio è di 9 morti e 17 feriti. In Pakistan ennesimo attacco contro i vaccini anti-polio. In Giappone liberata una delle due donne arrestate per "oscenità". L’artista Rokudenashiko rimane in carcere. FILIPPINE – Esplosione su un bus, 9 morti e 17 feriti

L’esplosione di una bomba su un bus che attraversava la città di Maramag nell’isola filippina di Mindanao ha fatto almeno nove morti. I feriti sono 17.

La deflagrazione è avvenuta attorno alle cinque del pomeriggio ora locale, non lontano dalla Central Mindanao University. Si tratta del seconda bomba in circa un mese dopo quella dello scorso 6 novembre.

I militari, riferisce la stampa locale, stanno ancora indagando sulle ragione dell’attentato e sui possibili responsabili. Al momento nessun gruppo ribelle o organizzazione ha rivendicato l’attacco.

PAKISTAN – Attacco contro i vaccini anti-polio

Ennesimo attacco in Pakistan contro le campagna di vaccinazione anti-poliomielite. Uomini armati hanno assassinato un operatore antipolio nella città nordorientale di Faisalabad.

Si tratta del 60esimo omicidio negli ultimi due anni contro gli operatori sanitari e agenti posti a loro protezione. Il Pakistan è con Afghanistan e Nigeria uno dei tre Paesi in cui la malattia è ancora endemica.

Appena ieri i talebani avevano rivendicato l’omicidio di due poliziotti di scorta alle campagne di vaccinazione.  

GIAPPONE – Arresti per oscenità, l’artista dei "selfie vaginali" rimane in carcere

La scorsa settimana Megumi Igarashi, artista conosciuta per le sue opere a forma di vagina, è stata nuovamente messa in carcere, riavviando il dibattito sui crimini per "oscenità" in Giappone. Ieri l’altra donna arrestata con l’artista – la scrittrice, attivista e proprietaria di un sex shop per sole donne,

Minori Watanabe (nome di penna: Minori Kitahara), critica recentemente anche nei confronti del governo Abe su quotidiani e settimanali – accusata di essere associazione con Igarashi, è stata scarcerata. Secondo alcuni osservatori, tuttavia, il caso è da interpretare nel senso di una crescente pressione del governo Abe sulla libertà di opinione.