Oggi in Cina – Invasione siberiana

In by Gabriele Battaglia

La Russia ha lanciato un programma per affittare a contadini cinesi ampie porzioni di terreni siberiani disabitati. Il governo di Lanzhou ha esplicitamente criticato la locale sussidiaria della China National Petroleum Corporation (CNPC) per un recente incidente. Secondo molti esperti, il problema dell’inquinamento del suolo cinese è ben peggiore di quello dell’aria. ambientale. Il New York Times aveva criticato la Cina per tutti i problemi che affliggono Myanmar: la risposta cinese. Quello più inquietante dal punto di vista della vivibilità ci dice che ormai sono 35 le città cinesi che hanno più di un milione di auto circolanti. INVASIONE SIBERIANA
La Russia ha lanciato un programma per affittare a contadini cinesi ampie porzioni di terreni siberiani disabitati. Il progetto dovrebbe rafforzare l’amicizia tra i due Paesi e al tempo stesso riempire le casse del governo centrale e di quelli regionali russi, mentre sul lato cinese darebbe sfogo alla pressione demografica e aumenterebbe la sicurezza alimentare. È la tipica soluzione win-win che i media corporate occidentali – ultimo il NYT pochi giorni fa – hanno sempre dipinto come potenziale fonte di tensioni tra Russia e Cina, per via della paventata “invasione” della Siberia da parte delle cavallette cinesi. Ora, così sembra, è invece lo stesso Putin a tenere a battesimo il progetto.

INQUINAMENTO: SCONTRO TRA TITANI
Il fatto che l’inquinamento stia diventando un problema davvero critico lo rivela il fatto che gli stracci cominciano a volare in casa. Nella fattispecie, il governo di Lanzhou ha esplicitamente criticato la locale sussidiaria della China National Petroleum Corporation (CNPC) per un recente incidente ambientale che ha condizionato la vita di 3,6 milioni di persone. Stato contro Stato, dunque, con una novità politica sullo sfondo: dopo la fine di Zhou Yongkang – zar della sicurezza e del settore petrolifero – e l’annunciata riforma delle grandi SOE, sta diventando sempre più possibile – forse addirittura vantaggioso – sparare a zero sui grandi conglomerati statali.

INQUINAMENTO: IL PROBLEMA DEL SUOLO
Secondo molti esperti, il problema dell’inquinamento del suolo cinese è ben peggiore di quello dell’aria. Ora il governo ha diffuso il suo programma per affrontare il problema. Si prevede di allargare la lista delle sostanze chimiche bandite e di abbassare i livelli di contaminazione consentiti, trovando altresì un efficace sistema di monitoraggio. Dalle 10 categorie di contaminazione si passerà ora a 20, ma i problemi sono i soliti quando si tratta di dare ordine alla Cina: unificare tutti i sistemi attualmente in vigore, così diversi da zona a zona.

BIRMANIA: SCONTRO CINA-USA
In un articolo di qualche giorno fa, il New York Times aveva criticato la Cina per tutti i problemi che affliggono Myanmar: depredazione del suolo e conseguente instabilità politica. Oggi risponde la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, secondo cui “La Cina si è sempre opposta al disboscamento illegale, all’estrazione illegale e al commercio illegale di specie selvatiche”. Myanmar appare sempre più il nuovo fronte del “pivot to Asia” Usa a cui si contrappone Pechino, per nulla intenzionata a subire pressioni americane ai propri confini. Noi siamo stati nella zona di confine sino-birmana e vi raccontiamo cosa abbiamo visto.

I NUMERI DELLE AUTO
Quello più inquietante dal punto di vista della vivibilità ci dice che ormai sono 35 le città cinesi che hanno più di un milione di auto circolanti. Ma i dati sulla motorizzazione diffusi dal ministero della Pubblica Sicurezza cinese sono un inno all’automobile in tutti i sensi. Sono 17 milioni le nuove auto scese in strada nel 2014 e i veicoli di proprietà sono ora 154 milioni. Le quattro ruote hanno ormai sostituito la moto come metodo principale di trasporto, dato che le auto costituiscono ormai il 58,6 per cento dei veicoli a motore complessivi, contro il 43,9 per cento di soli cinque anni fa.
Tra 2013 e 2014, i cinesi patentati sono passati da 218 a 247 milioni, 29.7 milioni in più nel giro di un anno.