Xi Jinping porta avanti la sua lotta alla corruzione, mentre si aspettano novità sulla sorte di Zhou Yongkang. L’incendio in una fabbrica di scarpe nella Cina orientale che ha ucciso 16 lavoratori. L’inquinamento continua a essere da record, ma i dati ufficiali sono sempre più trasparenti. Il collaudo di un caccia ipersonico. Maglio anticorruzione
“Per sopravvivere, è necessario avere il coraggio di amputarsi la mano morsa dal serpente”. Con questa metafora piuttosto convincente, il presidente Xi Jinping ha spiegato eri che la lotta anticorruzione, da lui inaugurata oltre un anno fa, deve continuare più risoluta che mai.
Xi l’ha fatto durante la riunione della Commissione di Ispezione e Disciplina, il massimo organo d’indagine contro il malaffare. Xi ha definito la situazione “triste” e “una malattia che richiede una forte medicina”. Ha inoltre aggiunto che il sistema di controllo non deve diventare “una tigre di carta o uno spaventapasseri”.
Nell’anno appena trascorso sono stati indagati 180mila funzionari, il 13 per cento in più rispetto a quello precedente e, come richiesto da Xi, la campagna ha spesso colpito sia le “tigri” sia le “mosche”, cioè sia i pezzi grossi sia quelli piccoli. Sono per esempio attese a giorni comunicazioni sulla sorte di Zhou Yongkang, l’ex potentissimo zar della sicurezza.
Restano tuttavia in alto mare – e forse mai si faranno – misure preventive come l’obbligo di trasparenza rispetto ai redditi dei funzionari.
Incendio: 16 morti sul lavoro
Un incendio in una fabbrica di scarpe della Cina orientale ha ucciso 16 persone. Cinque sono i feriti, mentre altri venti lavoratori sono stati tratti in salvo, riporta l’agenzia di Stato Xinhua.
L’ennesima tragedia sul lavoro si è verificata in uno stabilimento di Wenling, nella provincia dello Zhejiang. A giugno dello scorso anno, un incendio in un macello di pollame nella provincia nord-orientale di Jilin aveva ucciso 120 persone. Allora, il disastro fu imputato a una pessima gestione dell’impianto, alla mancanza di controlli da parte del governo e alle uscite di sicurezza bloccate.
inquinamento record ma "trasparente"
Gli impianti industriali in alcune delle province cinesi più inquinate emettono una quantità di sostanze tossiche fino a 10 volte superiori rispetto al consentito.
Lo ha rivelato uno studio ufficiale, che ha anche sottolineato il notevole sforzo di trasparenza compiuto da alcuni governi locali, come in Hebei, Shandong, Zhejiang e a Pechino.
Tra gli impianti sotto accusa, soprattutto centrali elettriche a carbone, fabbriche siderurgiche, cementifici e industrie petrolchimiche.
Bombardiere nucleare ipersonico
La Cina ha collaudato un velivolo ipersonico – cioè almeno cinque volte più veloce del suono – predisposto a compiere attacchi missilistici nucleari e in grado di penetrare qualsiasi sistema di difesa esistente. Non lo dice la propaganda di Pechino, bensì il Pentagono. I cinesi hanno in seguito confermato la notizia. La Cina diventa così la seconda potenza, dopo gli Usa, a sviluppare la tecnologia ipersonica.
Il volo di un hypersonic glide vehicle (HGV), soprannominato “Wu-14” dagli statunitensi, è stato rilevato lo scorso giovedì nei cieli cinesi. Il velivolo viaggiava ad almeno 10 volte la velocità del suono. L’informazione è comparsa sul sito online del Pentagono ed è stata in seguito confermata da fonti Usa, senza che si fornissero ulteriori dettagli.
La tecnologia dei voli ipersonici consente di evitare i sistemi antimissile esistenti. Anche Russia e India ci stanno lavorando.
[Foto credits: brookings.edu]