Oggi in Cina – HK, ancora arresti e sgomberi

In by Gabriele Battaglia

Il movimento Occupy HK ha compiuto ieri 60 giorni con lo sgombero di Mong Kok e più di 160 persone arrestate dalla polizia. Gli Usa decidono di non collaborare con la Cina nella caccia ai funzionari rifugiatisi all’estero e accusati di crimini finanziari. Prezzo d’asta da record per uno stendardo buddhista del XV secolo: 36 milioni di euro. OCCUPY HK, ARRESTI E SGOMBERI

Il movimento OccupyHK ha compiuto ieri 60 giorni con lo sgombero di Mong Kok e 169 arresti tra cui anche quelli dei i leader studenteschi Joshua Wong di Scholarism e Lester Shum della Federazione degli studenti (gli agenti sono autorizzati ad arrestare chiunque opponga resistenza) e all’uso di spray urticanti.

Nella notte circa duecento persone si sono nuovamente raggruppate nell’area e hanno protestato con un sit in contro gli sgomberi. Non ci sono stati scontri. In giornata è atteso il processi a Joshua Wong, il leader che ha compiuto 18 anni i primi giorni di Occupy.

GLI USA NON COLLABORANO ALLA "CACCIA ALLA VOLPE"

Nel 2013, 762 persone sospettate di crimini vari e corruzione sono state riportate in Cina dall’estero, e 10,14 miliardi di yuan sono stati confiscati, secondo dati della Procura Suprema del Popolo. Ma alcuni paesi occidentali come l’Australia e gli Stati Uniti oppongono resistenza all’estradizione dei cosiddetti “funzionari nudi”, ovvero coloro che sono fuggiti all’estero portando via ingenti capitali.

La Repubblica popolare denuncia che negli ultimi dieci anni gli Usa avrebbero estradato solo due indagati, di cui uno che aveva portato fuori dal paese 485 milioni di dollari, sotto la rassicurazione che il sospetto non sarebbe stato torturato né condannato a morte.

L’operazione è stata chiamata “Caccia alla volpe 2014”. La Cina è membro dell’Organizzazione internazionale di polizia criminale (Interpol) dal 1984 ma molti paesi non hanno stipulato trattati di estradizione con la Cina.

PEZZO RECORD PER UN PEZZO TIBETANO ALL’ASTA

Record all’asta per tangka, stendardo buddhista ricamato, risalente al XV secolo. Per 36 milioni di euro se l’è aggiudicato il miliardario di Shanghai Liu Yiqian. Dieci anni fa costava un decimo e il prezzo stimato da Christie’s prima della vendita era poco superiore agli 8 milioni. Le case d’asta e la bolla dell’arte in Cina.