Oggi in Asia- Riforme, scontri a fuoco e misteri

In by Simone

Indiscrezioni e notizie non confermate dalla Corea del Nord parlano di ipotetiche riforme economiche e di uno scontro armato dopo la rimozione dell’ex capo delle Forze armate. L’Asean cerca la mediazione sul Mar cinese meridionale e in Mongolia pare raggiunto l’accordo per un governo di coalizione.
COREA DEL NORD – I misteri delle epurazioni nell’esercito

Due notizie si accavallano dalla Corea del Nord quando sono passati pochi giorni dal cambio al vertice delle Forze armate e dalla nomina a maresciallo del leader Kim Jong-un che consolida così il suo potere sull’esercito.

Secondo quanto riferito dalla Reuters, che cita fonti vicine sia a Pechino sia a Pyongyang, il regime starebbe pensando a riformare il sistema economico e il settore agricolo, ora che i cambi al vertice lasciano maggiori spazi di manovra per il giovane Kim.

La fonte precisa l’agenzia è considerata attendibile e già in passato le sue indiscrezioni si erano rivelate vere, come quando nel 2006 preannunciò il primo test nucleare nordcoreano che avvenne effettivamente due giorni dopo.

Secondo l’informatore, il regime ha istituito un ufficio speciale incaricato di sottrarre il controllo dell’economia dalle mani dei militari

La destituzione lunedì del vice maresciallo Ri Yong-ho da capo delle forze armate potrebbe favorire il processo. Già nei giorni successivi al rimpasto gli esperti avevano sollevato perplessità sui presunti motivi di salute alla base del cambio al vertice. dubbi destinati ad aumentare con le indiscrezioni, ancora tutte da verificare,pubblicate oggi dal Chosun Ilbo.

Secondo il quotidiano sudcoreano, alla destituzione di Ri sarebbe seguito uno scontro a fuoco tra le guardie dell’ex vice maresciallo e i soldati incaricati di arrestarlo, e nel quale lo stesso Ri potrebbe essere rimasto ferito o addirittura ucciso.Rumors che tuttavia attendono e forse non avranno conferma.

ASEAN – Terreno comune sulle dispute, ma niente comunicato

I Paesi del Sudest asiatico hanno trovato una posizione comune sulle dispute territoriali nel Mar cinese meridionale, ma non rilasceranno alcun comunicato congiunto sul tema.

La scorsa settimana le dispute avevano creato una spaccatura senza precedenti al vertice dell’Asean terminato per la prima volta in 45 anni di storia senza una dichiarazione finale. Circostanza che ha messo in grave imbarazzo gli Stati membri decisi a istituire entro il 2015 una comunità ispirata all’Unione europea.

La decisione senza precedenti riflette le spaccature interne con Filippine e Vietnam che volevano un comunicato che includesse un riferimento confronto fra Cina e Filippine sulla secca di Scarborough, atollo conteso tra le due parti e che si aggiunge alla serie di dispute per il controllo dei fondali ricchi di materie prime dell’area e per il controllo di posizioni strategiche per le vie di comunicazione marittime.

MONGOLIA – Raggiunto l’accordo per la coalizione di governo

Come il diavolo e l’acqua santa. Il Partito democratico della Mongolia, considerato vicino agli imprenditori, ha formato una coalizione di governo con i piccoli partiti favorevoli a limitare gli investimenti esteri nel settore minerario, volano dell’economia mongola.

L’accordo arriva quando sono trascorse tre settimane dalle elezioni vinte dai democratici che non erano tuttavia riusciti a ottenere la maggioranza assoluta.

Il tema al centro della campagna elettorale è stato proprio lo sfruttamento delle risorse minerarie del Paese, alla base di una crescita economica che l’anno scorso ha fatto registrare un più 17 per cento

Il patto di governo è una vittoria per l’ex presidente Enkhbayar Nambar e per il suo piccolo Partito rivoluzionario del popolo, nato da una scissione del Partito del popolo mongolo, prima al governo, che chiede maggiori benefici per i mongoli dagli accordi con le società straniere.

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