Oggi in Asia – Riesplode la violenza settaria

In by Gabriele Battaglia

Nelle Filippine nuovi scontri tra forze governative e militanti del Moro National Liberation Front. Migliaia di sfollati e diverse vittime da una parte e dall’altra. Un sudcoreano di 78 anni ritorna in patria dopo 41 di prigionia al Nord. In Giappone, sesta esecuzione dall’inizio dell’anno  FILIPPINE – Riesplode la violenza nel Sud

Nuovi scontri tra esercito di Manila e ribelli di religione musulmana nel Sud del Paese. A Basilan, una località vicino alla città portuale di Zamboanga, da lunedì scorso si verificano sparatorie sporadiche tra militari e ribelli del Moro National Liberation Front (MNLF). A causa di queste almeno 13mila persone sono state fatte evacuare le proprie abitazioni. Almeno tre soldati sono rimasti feriti nell’ultimo attacco, secondo quanto riferito dalle autorità.

I combattenti sono seguaci di Nur Misuari, fondatore del MNLF che nel 1971 ha lanciato una ribellione spearatista. Appena un mese fa, una nuova dichiarazione di indipendenza, con l’accusa al governo di avere violato i termini del trattato di pace del 1996 secondo la quale si sarebbe venuta a creare nel sud una zona islamica di auto-governo.


COREA DEL SUD – Ritorna dalla Corea del Nord dopo 41 anni

Torna a casa dopo 41 anni di prigionia in Corea del Nord Jeon Wook-pyo, un uomo sudcoreano di 68 anni. Nel 1972, quando fu catturato dalle forze di Pyongyang, era a bordo di un peschereccio nel Mare giallo.

Secondo quanto riporta l’agenzia Yonhap, l’uomo sarebbe scappato ad agosto, riuscendo a tornare solo questo mese. Il Ministero per l’unificazione di Seul ha confermato il ritorno dell’uomo, ma non ha aggiunto ulteriori particolari. Sembra chiaro però che l’uomo sia tornato in Corea del Sud passando attraverso un paese terzo, da cui ha poi scritto un appello al presidente sudcoreano Park Geun-hye.

L’uomo rimane sotto la custodia delle autorità di intelligence di Seul. Fin dalla guerra di Corea (1950-53) 500 cittadini sudcoreani sono stati rapiti e trattenuti in Corea del Nord. Molti di loro sono stati utilizzati da Pyongyang per attività d’intelligence.


GIAPPONE – Giustiziato il sesto prigioniero dall’inizio dell’anno

Un uomo di 73 anni è stato giustiziato ieri in un centro di detenzione di Tokyo. L’uomo era entrato in carcere nel 2004 dopo aver ucciso a colpi d’arma da fuoco il proprietario di un ristorante e di avergli rubato una borsa contenente 400mila yen, poco meno di tremila euro. È la sesta esecuzione dall’inizio dell’anno. Tre condannati erano stati giustiziati a febbraio e altri due ad aprile. Al momento in tutto il Giappone ci sono 132 condannati in attesa di esecuzione. 

In Giappone le esecuzioni avvengono tutte per impiccagione. Da anni il sistema delle esecuzioni in Giappone è sotto accusa da parte delle organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani. Non pubblicando infatti dati chiari sulle esecuzioni e sulle condanne a morte, il governo giapponese mantiene un velo di silenzio impenetrabile .

[Foto credit: scmp.com]