La Fox parla in esclusiva con il medico che contribuì alla scoperta del nascondiglio di Bin Laden e per questo è agli arresti in Pakistan. Seul vuole un suo satellite in orbita e a Hong Kong è stata sgomberata Occupy.
PAKISTAN- Parla dal carcere il medico che aiuto la Cia a scovare Bin Laden
Shakil Afridi, il medico pakistano agli arresti nel suo Paese per il presunto aiuto dato agli Stati Uniti per individuare Osama Bin Laden, ha detto di essere stato all’oscuro del vero obiettivo della Cia quando collaborò con gli statunitensi.
Il dottore ha rilasciato un ‘intervista in esclusiva al canale Fox news dal carcere di Peshwar in cui è rinchiuso da un anno, sebbene non sia ancora chiaro come l’emittente statunitense sia riuscita a entrare in contatto con lui.
Afridi ha spiegato di aver rifiutato le proposte di fuga in Afghanistan perché non riteneva di correre alcun rischio. Per i servizi segreti pachistani il dottore organizzò finte campagne di vaccinazione contro l’epatite B nella regione di Abbottabad, dove si nascondeva Bin Laden, così da raccogliere campioni di Dna utili ad identificare lo sceicco il leader di al Qaida, scovato e ucciso in un’incursione delle truppe speciali Usa nel suo covo a maggio dell’anno scorso.
Afridi ha denunciato di essere stato torturato dagli agenti dell’Isi. “Gli statunitensi sono i peggiori nemici del Pakistan, anche peggio degli indiani”, ha detto riportando le parole degli agenti. Per gli esperti questa potrebbe essere la posizione minoritaria di parte dei servizi pakistani.
Afridi ha inoltre rimarcato le accuse contro l’Isi di dare sostegno finanziario a gruppi militanti come la rete Haqqani, inserita la scorsa settimana dagli Usa nelle lista delle organizzazioni terroristiche e cui sono attribuiti alcuni dei più importanti attacchi in Afghanistan.
L’uccisione di Bin Laden ha contribuito al deterioramento dei rapporti tra gli Usa e l’alleato pakistano che accusa Washington per le vittime dei raid aerei con i droni nelle zone di confine con l’Afghanistan.
La morte dello sceicco saudita, che si nascondeva a pochi chilometri dalla capitale Islamabad, ha inoltre aumentato la diffidenza statunitense sul reale impegno dei militari pakistani nella lotta contro i gruppi armati.
COREA DEL SUD – Il satellite sudcoreano
La Corea del Sud ha annunciato per il prossimo mese il lancio di un razzo per portare in orbita un satellite per le osservazioni. Sarà il terzo tentativo di Seul di mandare per la prima volta un razzo nello spazio.
Il lancio è stato annunciato quando sono trascorsi cinque mesi dal tentativo del regime nordcoreano di mandare un satellite nello spazio, denunciato dalla comunità internazionale come un test missilistico mascherato in violazione delle risoluzione Onu, e rivelatosi un fallimento con il razzo rimasto in aria appena qualche minuto.
Il ministero della Scienza di Seul ha annunciato che il lancio sarà tra il 26 e il 31 ottobre. Due tentativi precedenti ad agosto del 2009 e a giugno del 2010 si rivelarono un fallimento.
HONG KONG – Sgomberata Occupy
Il campo Occupy di Hong Kong è stato sgombrato. Era una delle più durature occupazioni contro lo strapotere della finanza globale. I manifestanti nell’ex colonia britannica erano accampati nel distretto finanziario della città, sotto la sede principale asiatica del gruppo bancario HSBC.
Gli ultimi dimostranti sono stati allontanati nel pomeriggio dalle guardie di sicurezza, dopo aver ignorato un ordine del tribunale che già il 27 agosto aveva intimato loro di sgomberare. In molti hanno opposto resistenza chiudendosi dentro le tende.
L’occupazione era iniziata lo scorso 15 ottobre, in contemporanea con proteste simili nel resto del mondo. Da un centinaio che erano, gli attivisti si sono ridotti a circa una decina, ma hanno resistito più di altri come nei casi New York, Londra e Francoforte.
Il terreno su cui erano accampati è legalmente della banca, ma considerato una zona di passaggio. Pertanto i giudici hanno motivato lo sgombero spiegando che gli attivisti usavano l’area per uno scopo diverso da quello stabilito.
[Foto credit: tribune.com.pk]