In India, il primo ministro eletto Narendra Modi ha fatto il suo esordio in Parlamento, tributando il dovuto rispetto al "tempio della democrazia". In Giappone le rivelazioni dello Asahi Shimbun mettono in crisi le ricostruzioni di Tepco sulla gestione della crisi nucleare nel marzo 2011. Presto pubblici i dati satellitari dell’MH370 della Malaysian Airlines. INDIA – Narendra Modi entra in parlamento a New Delhi
Oggi Narendra Modi, prossimo primo ministro della Repubblica indiana – il giuramento è fissato per il 26 maggio – ha fatto il suo esordio nell’aula parlamentare di New Delhi. Visibilmente emozionato, il leader del Bjp è stato ufficialmente nominato capo del gruppo parlamentare del Bjp alla Lok Sabha (la camera bassa del parlamento indiano).
Modi, appena varcata la soglia, si è chinato fino a toccare il pavimento con la fronte, tributando il rispetto dovuto al "tempio della democrazia" indiana. Lodando la democrazia indiana, Narendra Modi ha spiegato che la sua nomina a primo ministro rappresenta "una nuova speranza per l’uomo comune. Questo è il significato più grande di queste elezioni. In fin dei conti, per chi è questo nostro governo? Per i poveri".
GIAPPONE – Fukushima 2011, in 70 a gestire la crisi nucleare
Circa il 90 per cento dei lavoratori della centrale di Fukushima Daiichi lasciò l’impianto all’apice della crisi che ha portato al meltdown di uno dei reattori dell’impianto danneggiato da un potente terremoto e dal successivo tsunami.
Lo ha rivelato lo Asahi Shimbun, che è riuscito ad entrare in possesso di alcuni documenti finora conservati nell’ufficio del primo ministro. Nelle carte ci sono le trascrizioni delle interviste degli inquirenti all’allora direttore della centrale Masao Yoshida, morto nel 2013 per un cancro all’esofago.
A quanto trapela dalla ricostruzione del quotidiano giapponese, oltre 650 lavoratori si rifugiarono nell’impianto di Fukushima Daini, a nord della centrale danneggiata, lasciandone appena 70 a gestire per circa tre giorni la crisi nucleare.
Gli ordini di Yoshida tuttavia erano stati semplicemente di rifugiarsi in luoghi all’interno dell’impianto da cui potessero immediatamente tornare ai propri posti. Tepco nelle sue ricostruzioni di quanto avvenuto tra l’11 e il 15 marzo 2011, accusa lo Asahi, non avrebbe mai menzionato gli ordini di Yoshida. E oggi l’azienda elettrica di Tokyo si difende dicendo che gli ordini del direttore dell’impianto erano “flessibili” e che non c’è stata nessuna violazione.
MALAYSIA – Presto pubblici i dati raccolti dal satellite
Il governo malaysiano ha annunciato che presto renderà pubblici i dati raccolti dai satelliti per restringere le ricerche del velivolo scomparso l’8 marzo scorso.
Le famiglie dei 239 passeggeri dell’MH370 da tempo chiedono che i dati siano resi pubblici per condurre analisi indipendenti.
Intanto, Kuala Lumpur ha fatto sapere che i dati raccolti dal satellite Immersat, l’aereo avrebbe terminato il suo volo nell’Oceano Indiano dove si è schiantato dopo aver esaurito il carburante. Nonostante numerose ricerche congiunte, tuttavia, non è stato ancora ritrovato alcun resto.
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