Oggi in Asia – L’ultima provocazione di Pyongyang

In by Gabriele Battaglia

La Corea del Nord torna a farsi notare con degli spari verso il mare a est delle proprie coste. Colpi di lanciarazzi sono stati sparati a 160 km dalla zona demilitarizzata. In Vietnam il blogger Truong Duy Nhat è stato condannato al carcere per abuso delle libertà democratiche. La bozza di risoluzione Onu sui crimini di guerra contro la minoranza tamil in Sri Lanka. COREA DEL NORD – Spari a nordest

La Corea del Nord ha sparato almeno sette colpi di artiglieria nel mare a est delle proprie coste, nell’ultima in ordine di tempo di quelle che Seul definisce provocazioni, mentre sono in corso le esercitazioni miliari congiunte tra sudcoreani e statunitensi.

I primi tre colpi sono partiti verso le 6 del mattino, ha riferito il portavoce del ministero della difesa di Seul, da un lanciarazzi multiplo 240 mm. Verso le 16:17 sono partiti altri quattro colpi, direzione nordest, che hanno viaggiato per 155 chilometri. In questo secondo caso sarebbe stato usato il nuovo lanciarazzi KN-09, con una gittata da 180 chilometri, capace in teoria di colpire le basi Usa di Pyeongtek e Osan, distanti 160 chilometri dalla zona demilitarizzata al confine tra le due Coree.

Giovedì e martedì il regime di Pyongyang aveva effettuato il lancio di sei missili Scud a corto raggio. Le esercitazioni congiunte Key Resolve tra Usa e Corea del Sud andranno avanti per un’altra settimana, seguite dalle manovre Foal Eagle, che dureranno sino al 18 aprile. Entrambe sono definite da Pyongyang prove per un’eventuale invasione del proprio territorio

VIETNAM – Blogger condannato al carcere 

Truong Duy Nhat, un popolare blogger vietnamita, è stato oggi condannato a due anni di carcere per aver postato online articoli critici nei confronti del governo e del Partito comunista vietnamita.

Nhat è stato dichiarato colpevole di “abuso delle libertà democratiche e di danno agli interessi di stato” al termine di un processo durato mezza giornata nella città natale del blogger, Danang, nel centro del paese.
Condanne di questo tipo possono portare a una pena fino a sette anni di carcere. Ad aprile dello scorso anno, Nhat, ex giornalista in media ufficiali poi autore del blog “Un punto di vista diverso”, aveva scritto sul suo blog personale che era “tempo per un nuovo segretario generale del partito e un nuovo primo ministro”.

Il giorno prima della sentenza Human Rights Watch aveva chiesto al governo vietnamita di lasciare libero Nhat, sottolineando che non era possibile incarcerare qualcuno per aver espresso posizioni critiche nei confronti del governo. Brad Adams, direttore per l’Asia della ong, ha definito “inutili” gli sforzi del governo di Hanoi di zittire la comunità sempre più “effeverscente” dei blogger vietnamiti.

Il governo non ha rilasciato commenti sulla questione. Secondo Reporter senza frontiere, il Vietnam è secondo solo alla Cina per numero di blogger dietro le sbarre: sono 34.

SRI LANKA – Bozza di risoluzione sui crimini di guerra

Una bozza di risoluzione, sostenuta dagli Usa, per chiedere l’apertura di un’inchiesta sui crimini di guerra compiuti in Sri Lanka durante l’ultima fase del conflitto civile contro le Tigri Tamil è stata presentata al’Alto commissariato Onu per i diritti umani.

La risoluzione sostiene le raccomandazioni del commissario Navi Pillay e la richiesta di un’indagine indipendente avanzata dopo la missione in Sri Lanka dello scorso agosto, lamentando le carenze nel lavoro del governo singalese.

Secondo le organizzazioni per la tutela dei diritti umani, almeno 40mila civili morirono durante le fasi finali della guerra civile contro i separatisti tamil a maggio del 2009, uccisi dopo essere stati spinti in una zona che in teoria sarebbe dovuta essere sicura.

Il governo dello Sri Lanka ha già rigettato l’idea di un’inchiesta internazionale bollata come un’interferenza.

[Foto credits: telegraph.co.uk]