Oggi in Asia – India, 200 milioni chiamati al voto

In by Gabriele Battaglia

In India oggi è il giorno "più grande" della tornata elettorale a 9 turni: 200 milioni di aventi diritto sono chiamati alle urne. In Corea del Sud, aumenta il bilancio delle vittime del naufragio a largo di Incheon: 9 morti. Il capitano del traghetto sotto inchiesta. In Pakistan i taliban non rinnovano il cessate il fuoco con Islamabad. INDIA – Il giorno più grande per le elezioni

Oltre 200 milioni di aventi diritto sono chiamati oggi alle urne in molte parti dell’India, dallo hub tecnologico di Bangalore, alla città del tea Darjeeling.

Oggi infatti le operazioni di voto si svolgono in 12 stati, tra cui Karnataka, Rajasthan, Uttar Pradesh e Bihar. Il primo è uno degli stati chiave per il voto. Qui infatti vengono eletti 28 rappresentanti per il Parlamento.
Pesante sarà anche il voto in Rajasthan, dove vengono eletti altri 25 rappresentanti. Anche se Narendra Modi rimane dato per vincente, l’opinione pubblica sembra divisa. Un elettore musulmano ha spiegato ai microfoni della Bbc, che voterà per un candidato che "rappresenti tutte le comunità”. Per altre fette di elettorato, NaMo incarna il cambiamento di cui il paese ha bisogno.

Il voto in nove fasi si concluderà il 16 maggio prossimo. Più di 800 milioni di elettori sono chiamati alle urne. Dove il voto si è già svolto – in 111 seggi – l’affluenza è stata più alta rispetto al 2009.

Matteo Miavaldi sta seguendo le elezioni indiani per China Files. Twitta da @majunteo.

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COREA DEL SUD – 300 dispersi e 9 morti nella tragedia del traghetto affondato

Sono ancora quasi 300 i dispersi nel naufragio di un traghetto al largo delle coste sudoccidentali della Corea del Sud che ieri ha fatto almeno 9 morti confermati. I sommozzatori dell’esercito hanno tentato di entrare all’interno della nave, ma le operazioni di salvataggio sono rese difficili dalle condizioni atmosferiche con venti forti e onde.

La nave con a bordo 475 passeggeri è naufragata ieri mentre era in viaggio dal porto di Incheon fino all’isola di Jeju.

Il capitano Lee Joon-seok, 69 anni è ora sotto inchiesta, scrive la Yonhap citando fondi della Guardia costiera, perché alcune testimonianze rivelano sia stato tra i primi a lasciare la nave.

PAKISTAN – Taliban non rinnoveranno il cessate-il-fuoco

I talebani pakistani hanno annunciato che non rinnoveranno il cessate-il-fuoco accusando il governo di Islamabad di non tenere conto delle loro richieste. Tuttavia i turbanti neri dicono di essere ancora aperti al dialogo.

I colloqui di pace sono uno dei punti del programma del primo ministro Nawaz Sharif, eletto lo scorso maggio. Lo scorso 1 marzo i talebani avevano acconsentito a una tregua di un mese estesa fino al 10 aprile, cui il governo aveva fatto seguito sospendendo i raid aerei.Il vertice talebano contesta tuttavia al governo il silenzio totale alle loro richieste.

[Foto credit: Reuters]