Riforma vera o tentativo di ingraziarsi gli elettori? In Malaysia la legge contro la sedizione diventa la legge per l’armonia sociale. Nello Sri Lanka si cerca di controllare i siti d’opposizione e per le società Usa sarà possibile fare affari in Birmania.
MALAYSIA- Abrogare la legge antisedizione
Abrogare la legge contro la sedizione di epoca coloniale e rimpiazzarla con una legge per sostenere l’armonia nazionale. Il primo ministro malaysiano, Najib Razak, ha annunciato la riforma che i critici bollano come un tentativo di ingraziarsi i favori dei cittadini in vista delle elezioni che dovrebbero tenersi il prossimo marzo, salvo ipotesi di voto anticipato.
La riforma dovrebbe aprire alla libertà di espressione e punire i reati di incitamento all’odio razziale e religioso. Gli scettici vedono tuttavia un tentativo di mettere a tacere le voci d’opposizione.
Già negli scorsi mesi Najib Razak aveva aperto al cambiamento riformando le draconiane leggi sulla sicurezza che davano alla polizia il potere di detenzione senza processo e limitavano il diritto di manifestare. Tuttavia, denunciano gli oppositori, tali leggi sono state sostituite da nuove altrettanto severe.
La coalizione di cui oggi Najib Razak è premier guida incontrastata il Paese dal 1957 sebbene accusata di corruzione e discriminazione razziale a favore dei malay e a scapito di indiani e cinesi.
Nel 2008 ha tuttavia subito la peggiore botta elettorale in mezzo secolo, non riuscendo a conquistare per la prima volta i due terzi del Parlamento e costringendo il primo ministro a impegnarsi per riconquistare consenso.
SRI LANKA – Stretta sui siti d’opposizione
Il governo di Colombo ha annunciato nuove regole per il controllo dei siti internet, nonostante le pressioni della comunità internazionale preoccupata per i recenti attacchi ai portali critici con l’esecutivo.
Come annunciato dal ministro dell’Informazione, Keheliya Rambukwell, sarà emendata la legge sulla stampa del 1973 cosicché anche i siti internet debbano registrarsi per lavorare, mettendo quindi i giornalisti sotto il controllo del Consiglio della stampa che ha potere di multare e arrestare chi contraddice le direttive.
Il mese scorso nove giornalisti dei siti d’opposizione SrilankaNews e SrilankaMirror sono stati arrestati con l’accusa di aver screditato il presidente Mahinda Rajapakse.
Dalla vittoria contro le Tigri tamil nel 2009, il capo di Stato è diventato sempre più insofferente alle critiche e tenace nel mettere a tacere le voci dissonanti.
BIRMANIA – Revocate sanzioni Usa
Per le società statunitensi sarà da oggi possibile investire “responsabilmente” in Birmania. L’amministrazione Obama ha revocato un’altra serie di sanzioni contro il regime da un anno e mezzo sulla strada dell’apertura e della riforma.
Sebbene si siano congratulati per la recente scarcerazione dei detenuti politici, gli Usa restano tuttavia preoccupati per la mancanza di trasparenza nel Paese.
Le sanzioni saranno ancora applicate ai settori e alle società legate o gestite dall’esercito e dal ministero delle Difesa. Le società statunitensi che decideranno di andare in Birmania saranno inoltre controllate affinché rispettino standard internazionali di responsabilità sociale e trasparenza.
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