Oggi in Asia – Il costo delle Senkaku-Diaoyu

In by Simone

Il governo giapponese tratta con i proprietari delle Senkaku-Diaoyu per acquistare il gruppo di isole contese con la Cina. In Corea del Nord l’Assemblea suprema del popolo è stata convocata inaspettatamente e i tamil rifugiati in India non vogliono tornare nello Sri Lanka.
Giappone – Tokyo vuole comprare le Senkaku-Diaoyu

Riprendendo il titolo di un libro nazionalista cinese pubblicato qualche anno fa, la Cina non sarà contenta. Secondo quanto riferito dalla stampa giapponese, il governo sta trattando per l’acquisto delle isole Senkaku o Diaoyu come sono chiamate dai cinesi che contendono a Tokyo il gruppo di isolotti oggi di proprietà di privati.

L’agenzia Kyodo parla di un accordo per la cessione di tre delle cinque isole principali, raggiunto lunedì. In conferenza stampa il segretario di Gabinetto, Osamu Fujimura, si è limitato a confermare i colloqui tra il governo e la proprietà, senza entrare nei dettagli della trattativa. Il prezzo, secondo quanto riportano i giornali, si dovrebbe aggirare attorno ai 26 milioni di dollari e un contratto preliminare potrebbe arrivare già a fine mese.

In passato il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, aveva tentato l’acquisto delle Senkaku-Diaoyu, iniziando una raccolta di donazioni e fomentando le tensioni con Pechino. Tensioni che nelle ultime settimane hanno visto nazionalisti e attivisti dell’una e dell’alta parte sbarcare sull’arcipelago.

Prima 14 attivisti cinesi partiti da Hong Kong, che hanno issato sulle isole anche la bandiera di Taiwan ( che al pari di Pechino rivendica le isole) creando qualche imbarazzo tra i due governi che rivendicano il nome Cina. In risposta pochi giorni dopo è stato l’arrivo a nuoto dei nazionalisti nipponici scintilla per manifestazioni anti-giapponesi in diverse città cinesi.

COREA DEL NORD – Assemblea a sorpresa

La Suprema assemblea del popolo nordcoreano si riunirà il 25 settembre per una sessione straordinaria. È quanto riferito dall’agenzia ufficiale KNCA secondo cui la decisione è stata presa martedì dal comitato permanente del “Parlamento” di Pyongyang.

La seconda convocazione plenaria è un fatto inusuale. Nei 17 anni di potere di Kim Jong-il, stroncato da un attacco cardiaco lo scorso dicembre, era accaduto soltanto due volte: nel 2003 e nel 2010.

Lo scorso aprile l’annuale sessione ordinaria nominò il nuovo leader Kim Jong-un primo presidente della Commissione nazionale di difesa, vero centro del potere del regime. Secondo gli osservatori, riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap, la convocazione straordinaria potrebbe servire a sostenere i programmi di riforma economica di cui si vocifera da diverse settimane.

INDIA – I tamil non vogliono tornare

Trascorsi tre anni dalla fine della guerra civile nello Sri Lanka gran parte dei tamil rifugiati in India non hanno intenzione di ritornare a casa per per paura di abusi e delle difficoltà economiche.

Secondo i dati del governo di New Delhi, citati dall’agenzia d’informazione umanitaria Irin, sono almeno 100mila i tamil originari dello Sri Lanka che hanno trovato riparo nello Stato indiano del Tamil Nadu, dei quali 68mila nei campi allestiti dal governo, in fuga dal conflitto durato 25 anni che ha visto opposta Colombo alla guerriglia separatista delle Tigri Tamil.

Le testimonianze di soprusi, persone scomparse, costi della vita troppo alti e problemi economici che continuano ad arrivare dall’isola sembrano però aver scoraggiato chi vuole tornare. Inoltre molti tra i rifugiati sono nati in India e non hanno legami con la patria dei propri genitori.

Dalla fine delle guerra, appena 5.000 rifugiati sono rimpatriati volontariamente nell’ambito dei programmi dell’Unhcr.

[Foto credit: voiszneias.com]