La quarta sezione penale della Corte di Cassazione spagnola di Madrid, ha accusato l’ex presidente cinese Hu Jintao del genocidio perpetrato negli ultimi 50 anni in Tibet. Un incendio in un ospedale giapponese ha fatto 10 morti. La Corea del Sud teme le spie del Nord che si fingono disertori. CINA – Hu Jintao sotto accusa per genocidio
L’Alta corte penale spagnola, l’Audiencia, ha deciso di riaprire una causa per “genocidio” contro Hu Jintao, l’ex presidente della Repubblica popolare cinese.
I giudici della quarta sezione del tribunale hanno accolto il ricorso in appello dei legali del Comitato de Apoyo al Tibet (Cat), che ha sede a Madrid, e di Thubten Wangchen, direttore della “Casa del Tibet” di Barcellona, gruppo di attivisti pro-Tibet con sede nella capitale catalana.
Hu Jintao dovrà rispondere delle politiche repressive adottate nella regione autonoma della Cina occidentale tra il 1988 e il 1992, quando l’ex presidente cinese era segretario del partito locale.
Secondo il principio di universalità, riconosciuto dal sistema legale spagnolo, chi è accusato di genocidio può essere giudicato fuori dal proprio paese. Per la Spagna il processo per genocidio può essere avviato solo se chi si dichiara vittima del reato è – come Thubten – cittadino spagnolo.
La Corte ha deciso di riaprire la causa, dopo che la stessa era stata rigettata a giugno scorso dal giudice Ismael Moreno. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais, il Cat ha manifestato apprezzamento per la decisione della Audiencia, che “presuppone un nuovo riconoscimento e una descrizione di fatti qualificati come genocidio”.
COREA DEL SUD – Spie o disertori?
Metà della spie nordcoreane scovate in Corea del Sud negli ultimi dieci anni si spacciava per un disertore del regime. Lo ha rivelato il parlamentare del Partito democratico Sim Jae-kwon, in base ai dati pubblicati dal ministero della Giustizia di Seul.
Dal 2003 sono state arrestate 49 spie di Pyongyang. Di questi 31 sono stati scoperti durante la presidenza del conservatore Lee Myung-bak, tra il 2008 e il 2012, che segnò un irrigidimento delle relazioni tra le due Coree, con l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan a marzo del 2010 e il bombardamento sull’isola di Yeongpyong a novembre dello stesso anno.
“Il governo deve prendere misure adeguate”, ha detto Sim, “Dobbiamo proteggere il rispetto dei diritti umani e i disertori”. Tuttavia, ha aggiunto, il fatto che tra di loro si annidino spie pone il problema delle indagini condotte dall’intelligence, già sotto accusa per il tentativo di orientare le elezioni presidenziali dello scorso novembre.
I timori per le infiltrazioni nordcoreane sono in aumento e hanno toccato anche esponenti del parlamento. Il deputato di sinistra Lee Seok-ki è stato arrestato e incriminato recentemente con l’accusa di aver ordito un complotto per sostenere la Corea del Nord.
GIAPPONE – Incendio in un ospedale, 10 vittime
Almeno dieci persone sono morte in un incendio in un ospedale della prefettura di Fukuoka nel sudest del Giappone. Otto erano pazienti della struttura, gli altri due membri del personale sanitario.
L’incendio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è partito alle due e venti di mattina, anche se la causa rimane ancora da chiarire. I vigili del fuoco hanno avuto difficoltà nell’arginare le fiamme e nel tentare di salvare i pazienti. “Abbiamo ricevuto notizia dell’incendio tardi e non ci sono stati tentativi da parte dello staff per controllare le fiamme nelle prime fasi”, ha spiegato ai giornalisti un responsabile della polizia. “Avvieremo al più presto un’indagine”.
Altre cinque persone sono rimaste ferite, mentre alcune delle persone soccorse sono ora in condizioni critiche.
[Foto credit: http://claudearpi.blogspot.it]