L’intenzione di Shinzo Abe di sciogliere le camere e convocare nuove elezioni, prima dell’approvazione di un nuovo aumento della tassa sui consumi. Seul chiede spiegazioni a Tokyo per il respingimento di un cantante coreano che si era esibito sulle isole contese Dokdo-Takeshima. Attiviste per il diritto alla terra arrestate in Cambogia. GIAPPONE – Tassa sui consumi: la prova di forza di Abe
Il premier giapponese Shinzo Abe avrebbe intenzione di sciogliere le camere e convocare nuove elezioni per il prossimo dicembre. E’ il Sankei Shimbun, quotidiano conservatore vicino al partito attualmente al governo, a rivelarlo.
Il primo ministro, che oggi gode di uno dei tassi di popolarità più alti dal dopoguerra a oggi, vorrebbe blindare il suo mandato per far approvare una volta rieletto un ulteriore aumento della tassa sui consumi che passerebbe dall’attuale 8 per cento al 10. Il governo Abe è già uscito indenne da un aumento della tassa sui consumi – passata in aprile dal 5 all’8 – ma un nuovo aumento, in linea con gli altri paesi Ocse, potrebbe non avere l’appoggio parlamentare necessario e far precipitare il tasso di approvazione del governo.
D’altra parte, Abe può giocare sull’assenza di una vera alternativa al suo Partito liberaldemocratico: il Partito democratico – al governo ai tempi di Fukushima – è infatti troppo inconsistente e ancora troppo impopolare. Ma le insidie – divisioni all’interno del partito mostratesi in occasione dei recenti casi di ministre dimissionarie – sono sempre presenti.
COREA DEL SUD – Proteste contro il Giappone per il cantante respinto
Il governo di Seul ha chiesto spiegazioni al Giappone per il respingimento del cantante Lee Seung Chul. La star del K-pop ilo scorso agosto si era esibito sulle isole Dokdo, contese tra i due Paesi, chiamate Takeshima dai giapponesi e motivo di scontro. Sarebbe proprio questa la causa della decisione dell’autorità per immigrazione nipponica di Haneda.
Il concerto, tenuto assieme a un coro di esuli nordcoreani, è stato significativamente organizzato nel giorno dell’ anniversario dell’indipendenza della penisola coreana dalla colonizzazione giapponese, durata dal 1910 al 1945. Tuttavia, il capo di Gabinetto giapponese, Yoshihide Suga, ha negato che il caso Lee sia legato alla contesa territoriale.
CAMBOGIA – Attiviste per il diritto alla terra condannate
Il tribunale di Phnom Penh ha condannato a un anno di carcere sette attiviste per il dirotto alla terra che durante una manifestazione avevano bloccato una strada della capitale. Tra le donne condannate c’è anche una settantacinquenne. Le attiviste sono alcuni dei rappresentanti di alcune delle decine di famiglie che abitano un area vicino a una zona prescelta per un progetto di sviluppo edilizio e che in passato hanno rifiutato di trasferirsi.
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