Incidente mortale in un impianto chimico nipponico. Il bilancio di un’esplosione è di almeno 5 morti. In Pakistan l’ex dittatore Musharraf ha ricevuto l’ordine di presentarsi alla prossima udienza del processo per tradimento che lo vede coinvolto. A Delhi attivo il numero contro la corruzione. GIAPPONE – Esplosione in un impianto chimico. Almeno 5 i morti
È di almeno cinque morti e dodici feriti il bilancio dell’esplosione avvenuta nell’impianto chimico della Mitsubishi Materials a Yokkaichi, nel Giappone centrale.
Secondo le ricostruzioni, la deflagrazione nell’impianto usato per la produzione di silicio per semiconduttori è avvenuta mentre era in corso la manutenzione dei macchinari.
Scorrendo i dati dell’ufficio statistico nipponico, le morti negli incidenti industriali nell’arcipelago sono diminuiti negli ultimi 20 anni dai circa 2.500 del 1990 agli oltre mille del 2012. Prima di quello odierno l’incidente industriale più grave risale a febbraio del 2012, quando cinque persone morirono nel crollo di un tunnel in una raffineria.
PAKISTAN – Musharraf si dovrà presentare a processo
L’ex presidente e generale pakistano Pervez Musharraf dovrà presentarsi in aula il prossimo 16 gennaio per l’udienza del processo che lo vedo imputato per tradimento. I giudici hanno respinto la richiesta dei legali di esentare l’ex dittatore per problemi di salute.
La scorsa settimana Musharraf fu ricoverato per problemi al cuore. I giudici, riporta il quotidiano Dawn, sottolineano tuttavia come i documenti presentati dalla difesa non menzionino l’attacco cardiaco né che le condizioni dell’ex presidente non gli permettono di presentarsi in aula. L’ex generale non aveva partecipato a precedenti udienze per ragioni di sicurezza.
Musharraf è sotto processo per l’imposizione dello stato d’emergenza nel 2007. Sull’ex generale pesano inoltre le accuse, definite una forma di vendetta politica, di omicidio per non aver saputo prevenire l’attentato in cui nel 2007 morì l’allora leader dell’opposizione Benazir Bhutto e per le misure, imposte sempre lo stesso anno, per frenare il potere giudiziario.
INDIA – Telefonata contro la corruzione
Il nuovo governo locale di Delhi, presieduto da Arvind Kejriwal del "partito dell’uomo comune", sta iniziando a introdurre le prime novità nella macchina amministrativa della capitale.
È da oggi attivo un numero telefonico cui i cittadini potranno chiedere ragguagli su come comportarsi in caso di richiesta di mazzette da parte di amministratori locali e denunciare i malfattori.
Secondo quanto indica la stampa locale, in tre ore il servizio ha ricevuto più di 300 chiamate. Kejriwal e il suo partito, che hanno fatto della lotta alla corruzione la loro bandiera, hanno invitato i cittadini di Delhi a non rifiutarsi di dare mazzette ai signorotti locali, ma di acconsentire e registrare tutto, chiamare e denunciarli; la registrazione avrà poi valore legale in tribunale.
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