Oggi in Asia – Elezioni India, vantaggio Modi

In by Gabriele Battaglia

In India chiusura positiva per le borse, mentre dagli exit poll viene confermato il vantaggio della coalizione di destra guidata da Narendra Modi. Islamabad accusa l’Oms di coinvolgimento nelle campagne di finte vaccinazioni condotte per scovare Bin Laden. In Vietnam proteste contro la piattaforma cinese nel Mar cinese meridionale. INDIA – Modi in vantaggio, chiusura positiva per la borsa

Record per la borsa indiana mentre escono i primi exit poll che danno in vantaggio la coalizione di destra guidata da Narendra Modi.

Il Sensex, il principale indice borsistico indiano è salito dell’1,7 per cento, chiudendo per la seconda volta in positivo dopo il 2,4 per cento di ieri. Secondo gli analisti citati oggi dalla Bbc, il buon risultato in borsa dipenderebbe dalle speranze che un governo guidato dal Bjp possa invertire la tendenza negativa dell’economia indiana.
"Dati i successi economici ottenuti come chief minister del Gujarat, Modi è visto come un leader pro-business e pro investimenti”, ha spiegato all’emittente britannica David Kuo della Motley Fool, un’azienda di consulenza finanziaria.

Le proiezioni danno unanimemente la coalizione guidata dal partito di destra del Bjp in largo vantaggio, con la vittoria di oltre 250 seggi (alcuni ne danno addirittura 280), il Congress sarebbe fermo intorno ai 100 mentre si sarebbe riconsolidata l’importanza dei "partiti regionali", con Jayalalithaa in Tamilnadu e Mamata Banerjee in Bengala occidentale salde al potere e detentrici di tanti seggi quanto basta per ritagliarsi il ruolo di "kingmaker". C’è da dire però che gli exit poll in India sono noti per la loro inaccuratezza: nel 2009, ad esempio, diedero per vittorioso il Bjp, venendo poi sfatati dalla conta dei voti che – questa volta – terminerà venerdì prossimo.

Per formare un governo è necessaria una maggioranza di 273 seggi.

Nelle dirette televisive della giornata di ieri i rappresentanti del Congress, sintomaticamente, hanno deciso di disertare le telecamere, mentre i media nazionali hanno rilanciato con forza gli effetti della cosiddetta "Modi Wave", l’impatto devastante che il carisma e la campagna elettorale del candidato premier Narendra Modi hanno avuto sulle elezioni di quest’anno.

Matteo Miavaldi sta seguendo le elezioni indiane per China Files. Twitta da @majunteo.

PAKISTAN – L’Oms respinge le accuse di Islamabad

L’Organizzazione mondiale della sanità respinge le accuse pakistane di coinvolgimento nelle finte campagne di vaccinazione messe in atto dalla Cia per scovare Osama bin Laden.

II presunto ruolo dell’Oms era stato enfatizzato la scorsa settimana dalla portavoce del ministero degli Esteri nel rispondere agli allarmi sui pericoli della poliomielite e sui ritardi nella vaccinazione a causa degli attacchi di cui sono bersaglio volontari e personale medico.
Il Pakistan è uno dei Paesi, assieme a Camerun e Siria, in cui la malattia si sta nuovamente diffondendo ed è nuovamente endemica.

Per l’agenzia Onu le dichiarazioni della portavoce di Islamabad, pronunciate in conferenza stampa, “sono incorrette”. Le finte campagne di vaccinazione sono costate il carcere al medico Shakil Afridi, accusato di legami con i gruppi fondamentalisti, si ritiene per ritorsione per aver collaborato con gli Usa 

VIETNAM – Lavoratori contro le fabbriche cinesi

Migliaia di lavoratori di impianti cinesi in Vietnam hanno manifestato contro l’installazione di una piattaforma petrolifera cinese in un tratto di mare conteso tra Pechino e Hanoi. La protesta è iniziata lunedì sera e al momento coinvolge almeno quattro unità, scrive l’Associated Press citando un manager del complesso industriale.

Il Vietnam ha reagito con veemenza all’inizio della costruzione di una piattaforma di trivellazione vicino alle isole Paracelse. Già la scorsa settimana il governo vietnamita aveva dato il proprio assenso alle manifestazioni anti-cinesi. In questo occasione si teme tuttavia che la situazione possa sfuggire di mano.

[Foto credits: indianexpress.com]