Oggi in Cina – Pechino tra sicurezza e repressione

In by Gabriele Battaglia

Pechino ha reagito ad una serie di attacchi mortali contro i civili distribuendo 150 unità armate "per combattere il terrorismo e mantenere la stabilità" nella capitale cinese. La polizia cinese ha arrestato 53 persone sospettate di aver istigato le proteste dello scorso contro la costruzione d un inceneritore a Hangzhou. Una stretta sui cristiani d’oriente? Pechino tra sicurezza e repressione
Pechino ha reagito ad una serie di attacchi mortali contro i civili distribuendo 150 unità armate "per combattere il terrorismo e mantenere la stabilità" nella capitale cinese. Le unità – composte di 13 uomini ciascuna – sarebbero destinate a contrastare il "terrorismo di strada" e le "violenze gravi". Il loro obiettivo principale saranno incidenti "che coinvolgono pistole, bombe e violenza di massa o il terrorismo", ha aggiunto Xinhua. La sicurezza è attualmente rafforzata nelle città di tutta la Cina in risposta a una recente ondata di attentati che hanno mietuto decine di vittime. Nel frattempo, secondo il Global Times, la polizia avrebbe arrestato 232 persone nello Xinjiang con l’accusa di “diffondere video violenti o terroristici”.

Arrestati ambientalisti
La polizia cinese ha arrestato 53 persone sospettate di aver istigato le proteste dello scorso contro la costruzione d un inceneritore a Hangzhou. La manifestazione è stata l’ultima protesta in ordine di tempo contro grandi progetti che presentano rischi di inquinamento. Questo tipo di progetti spesso inizia con poco preavviso e fa scattare una serie di preoccupazioni per l’economia locale, l’uso del suolo, la corruzione e la trasparenza, oltre all’ambiente. Molte di queste manifestazioni nascono pacifiche, ma di tanto in tanto c’è qualche episodio di violenza dall’una o dall’altra parte

Cristiani in crescita, chiese abattute
La chiesa Longwan Hebin a Wenzhou, una città nella provincia orientale del Zhejiang conosciuta come "la Gerusalemme della Cina", è stata completamente distrutta dalle autorità. Il luogo di culto "è stato raso al suolo in sole due ore", ha scritto un testimone sui social media. All’inizio della settimana i funzionari hanno rimosso una croce dal tetto della chiesa Baixi alla periferia di Wenzhou. Anche parti della chiesa Feng’ao sono state demolite. Nel frattempo, la congregazione di una delle più grandi chiese “domestiche” di Pechino ha chiesto il rilascio di tre membri che sono stati arrestati domenica scorsa mentre tenevano una "messa all’aperto".
Si tratta di una stretta sui cristiani d’Oriente? La comunità protestante contava un milione di membri nel 1949, quando vene fondata la Repubblica popolare. Ma oggi stiamo assistendo a un vero e proprio boom evangelico. Nel 2010 i protestanti in Cina erano 58 milioni (sono 40 in Brasile e 36 in Sud Africa) e alcuni studiosi cinesi credono che raggiungerà la cifra di 160 milioni di membri entro il 2025, superando così la popolazione protestante Usa.