Un attentato in una moschea nella provincia del Sindh in Pakistan fa 31 morti. Non è ancora chiara la matrice ma forte è la condanna del premier Nawaz Sharif. Nelle Filippine è lutto nazionale dopo l’attentato di domenica a Maguindanao in cui sono rimasti uccisi 44 agenti di polizia. Condannati per lesa maestà due alti ufficiali della polizia thailandese. PAKISTAN – Attentato in una moschea nel Sindh, 31 morti
È di almeno 31 morti il bilancio di un attentato in una moschea sciita nella provinciale pakistana del Sindh. Ma il numero dei morti potrebbe aggravarsi perché molti sono le vittime ferite in modo grave. Secondo quanto riporta la stampa locale si sarebbe trattato di un attentato suicida.
Ancora non è chiara la matrice, ma già in passato gruppi fondamentalisti sunniti hanno preso di mira la comunità sciita, minoranza nel Paese dei puri. Il primo ministro Nawaz Sharif ha condannato l’attacco e ordinato un’inchiesta. L’attacco è il quinto dal 2010 nella parte interna della provincia, mentre sono più frequenti nel capoluogo Karachi.
FILIPPINE – Lutto per i morti di domenica a Maguindanao
Giorno di lutto nazionale nelle Filippine per la morte di 44 uomini della polizia uccisi in uno scontro con un gruppo di ribelli islamisti domenica scorsa nella provincia meridionale di Maguindanao.
Oggi i caduti sono stati celebrati in una cerimonia pubblica a Manila alla presenza del presidente Benigno Aquino.
I sospetti attentatori sarebbero al momento in un villaggio controllato dal Fronte Islamico di Liberazione Moro. In settimana Aquino ha difeso in Parlamento la linea della trattativa con i ribelli con cui lo scorso anno il governo ha firmato un trattato di pace
THAILANDIA – Condanna per lesa maestà a due ufficiali della polizia.
Sono stati condannati a sei anni di carcere per lesa maestà i due alti ufficiali della polizia thailandese implicati nello scandalo che ha portato alla caduta della principessa Srirasmi. L’ex capo del Central investigation bureau e il suo vice era stati coinvolti a novembre in un caso d corruzione che aveva tirato in ballo anche familiari della principessa.
La sposa del principe ereditario fu costretta a rinunciare al titolo in quello che ha avuto l’aria di un intrigo di palazzo mentre ci si interroga sulla salute del re.
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