Le parole di Shinzo Abe al keynote speech di ieri al World Economic Forum di Davos, che fanno riaffiorare tensioni con la Cina. In Myanmar, il governo ha riconosciuto solo una piccola parte dei 6mila reclami contro gli espropri terrieri, presentati nel 2012. In Libia, un addetto di un’agenzia sudcoreana viene rilasciato dopo tre giorni di prigionia. GIAPPONE – Abe a Davos contro il riarmo in Asia
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha parlato ieri al World Economic Forum di Davos, evocando la minaccia costituita da un riarmo nell’area dell’Asia Pacifico in una critica velata a Pechino.
Abe è stato il primo premier giapponese a essere invitato come relatore di riferimento al World Economic Forum. Il leader del Partito liberaldemocratico ha invitato i vicini asiatici del Giappone a frenare le spese militari e a rendere i budget del comparto difesa pubblici.
Particolare scalpore ha suscitato la sua affermazione secondo cui Cina e Giappone sono al momento nella stessa situazione in cui si trovavano Gran Bretagna e Germania a inizio del secolo scorso, poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Le frasi del primo ministro nipponico hanno quasi immediatamente riacceso le tensioni con la Cina, in un periodo in cui l’attenzione mediatica è ancora puntata sulla sua visita qualche settimana fa al santuario shinto di Yasukuni, dove sono ricordati i caduti delle guerre combattute dal Giappone, criminali di guerra di classe A inclusi.
Wu Xinbo, un professore universitario vicino alla leadership del Partito comunista cinese e anche lui presente a Davos, ha etichettato Abe come un “piantagrane”.
MYANMAR – Riconoscimento per gli espropri terreni
Il governo birmano ha riconosciuto soltanto una piccola parte degli oltre 6mila reclami contro gli espropri terrieri presentati al comitato parlamentare istituito all’inizio del 2012.
Secondo quanto riporta il sito del magazine Irrawaddy, il viceministro all’Agricoltura, Ohn Than, ha detto al Parlamento che soltanto 745 casi sono stati presi in considerazione, di cui 423, ha aggiunto, già risolti dall’esecutivo.
I parlamentari sembrano tuttavia non essere soddisfatti dei dati del governo e chiedono spiegazioni sulle migliaia di denunce escluse. Secondo il parlamentare Mi Myint Than, l’esecutivo sta sottovalutando il problema.
La questione degli espropri è al centro del dibattito parlamentare a ogni sessione sin dall’inizio della legislatura e del processo di riforma intrapreso dal Paese dei pavoni con le elezioni di novembre 2010.
COREA DEL SUD – Liberato un addetto commerciale in Libia
Un addetto dell’agenzia sudcoreana per la promozione del commercio e degli investimenti in Libia, Han Seo-woo, è stato rilasciato oggi, dopo essere stato sequestrato per tre giorni da un gruppo ribelle locale.
L’uomo era stato rapito tre giorni fa mentre tornava a casa, ed è stato liberato dalle forze di sicurezza del governo libico. “Han sta bene ed è stato riaffidato all’ambasciata sudcoreana a Tripoli”, ha fatto sapere il ministero degli esteri sudcoreano. È l’ultimo episodio di rapimento di stranieri in Libia, dove a partire dal 2011, anno della caduta di Muhammar Gheddafi, il governo cerca di tenere a bada i gruppi ribelli armati che agiscono sul territorio.
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