Nord Corea: L’Erede

In by Simone

In una Pyongyang addobbata a festa il giovane generale a quattro stelle, Kim Jong-un, ha assistito all’imponente parata militare organizzata dal Partito dei lavoratori per celebrare sé stesso e i suoi sessantacinque anni di storia e il potere sulla Corea del Nord.

Per la prima volta il ragazzo indicato da tutti come il possibile successore del padre, Kim Jong-il, alla guida del regime nordcoreano è apparso in un’occasione ufficiale accanto al Caro Leader. Quasi un passaggio di consegne, mentre sotto i loro occhi marciava parte di quell’imponente esercito che in un Paese con l’economa al collasso può contare su circa un milione e 200mila sodati e almeno 77mila riservisti.

Kim accanto a Kim, padre e figlio nella piazza dedicata al fondatore della Repubblica democratica popolare, l’Eterno Leader, Kim Il-sung, che a sedici anni dalla sua morte è ancora formalmente il capo di Stato. È il ritratto della ‘dinastia rossa’ che da oltre mezzo secolo comanda il Paese.

Il sessantottenne Caro Leader è malato. L’ictus che lo ha colpito due anni fa ha lasciato segni anche sulla sua figura, sciupata e smunta. L’esatto contrario del corpulento figlio che potrebbe prendere il suo posto. Per adesso il condizionale è d’obbligo. Sebbene i segnali sulla successione siano sempre più evidenti, manca ancora l’ufficialità. Le conferme arrivano a poco a poco. Prima del 28 settembre, quando il Partito ha tenuto la sua prima riunione negli ultimi trent’anni, Kim Jong-un era poco più di un nome, di cui si ignorava addirittura il volto.

Nelle ultime settimane la sua presenza sui media è aumentata. Prima la promozione a generale senza che il ragazzo avesse mai ricoperto posizioni nell’esercito. Poi la nomina nel comitato centrale del partito e a vice presidente della Commissione militare centrale. “Il futuro del Paese è splendente”, ha commentato un alto ufficiale dell’esercito. Già venerdì, intervistato dall’agenzia Aptn, il generale Yang Hyong Sop era stato chiaro: “Abbiamo onorato il grande presidente Kim Il-sung e il grande leader Kim Jong-il, adesso abbiamo anche l’onore di fare lo stesso con il generale Kim Jong-un”.

Nei giorni successivi alla conferenza del partito le prime foto del giovane Kim erano iniziate a circolare sulla stampa nordcoreana. Oggi la prima uscita pubblica è stata filmata dalle telecamere  televisione di Stato, e con loro da quelle delle tv internazionali accorse per partecipare ad un’insolita apertura del regime ai media stranieri. “Sto ‘twittando’ da Pyongyang” ha scritto ieri Tania Branigan,”la vita è piena di sorprese”.
D’altronde ad agosto il regime aveva aperto i propri account Youtube e Twitter ufficiali, entrambi con il nome utente uriminzokkiri (il nostro popolo). Ma a stupire la corrispondente del Guardian non è stato soltanto il poter usare mandare messaggi “Sono appena tornata da un colossale spettacolo di danza sincronizzata. Straordinario”. Per l’appuntamento tutto sembra essere stato preparato nei minimi particolari e Pyongyang ha voluto precisare che la parata è stata la più imponente nella storia del Paese. “Tutto notevole”, ha scritto Melissa Chan, corrispondente di Al Jazeera, “ma relativo e molto probabilmente temporaneo”.