Mondo Asean – Sud-Est, il tesoro della biodiversità

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I mari e le foreste della regione, se protetti in maniera pianificata e seguendo logiche scientifiche calate nella realtà ecosistemica locale, potrebbero diventare un motore della crescita economica regionale. Poi il mega porto di Singapore e il cluster marittimo del Brunei

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean dell’8 luglio.

A dicembre dell’anno scorso le Filippine e la Malesia sono state travolte da cataclismi naturali che hanno provocato ingenti fatalità e serie conseguenze sul territorio e la biodiversità dei due Paesi. Non solo Filippine e Malesia, ma l’intero Sud-Est asiatico è una delle zone più colpite dal cambiamento climatico al mondo. Eppure, il ruolo della regione è oltremodo cruciale nel progresso degli obiettivi di transizione energetica globale e il suo potenziale economico nel settore della protezione ambientale è stato valutato solo di recente. 

L’Accademia delle Scienze della Malesia ha pubblicato il 15 giugno uno studio commissionato dal gruppo Campaign for Nature, intitolato “The Nexus Of Biodiversity Conservation And Sustainable Socioeconomic Development In Southeast Asia”, che riconosce il valore, in termini sia ambientali sia economici, di investimenti in conservazione e protezione della biodiversità dell’estremità sudorientale del continente asiatico. Per di più, l’Accademia evidenzia il sostanziale contributo che la competenza nella salvaguardia degli ecosistemi dei Paesi ASEAN potrebbe dare ad altri, se fosse elevata a modello di sviluppo socio-economico. Difatti, sebbene il Sud-Est asiatico ricopra solamente il 4 per cento delle terre emerse globali, secondo l’Indice di Conservazione della Biodiversità (Biodiversity Intactness Index- BII) la regione, da sola, ospita l’80 per cento della diversità biologica mondiale. Ciò che fa spiccare il caso del Sud-Est asiatico quale ragionevole modello a cui ispirarsi è dato dal fatto che è la regione meglio capace al mondo di preservare la biodiversità che la caratterizza. Quindi se correttamente finanziato, il Sud-Est asiatico potrebbe essere la culla del nesso a lungo cercato tra crescita sostenibile e conservazione di fauna e flora locali. 

I mari e le foreste della regione, se protetti in maniera pianificata e seguendo logiche scientifiche calate nella realtà ecosistemica locale, potrebbero diventare un motore di crescita economica regionale, la quale non sarebbe più basata sullo sfruttamento ma bensì sull’arricchimento delle risorse naturali, facendo così della regione un modello di crescita economica basata sulla protezione ambientale. 

Lo studio malesiano ha colto l’importanza della protezione ambientale quale fattore economico attivo nella crescita di un Paese grazie ad un report del World Wide Fund for Nature (WWF) del 2018, che ha riconosciuto alla conservazione degli ecosistemi mondiali il valore di 125 trilioni di dollari americani. Di questi, considerato che il 57 per cento di aree marine e foreste protette globali mondiali è nel Sud-Est asiatico, 2,9 trilioni di dollari americani potrebbero finire ai Paesi ASEAN, il cui prodotto interno lordo (PIL) nel 2018 era di 3 trilioni di dollari americani. Quindi il potenziale economico della protezione e conservazione della biodiversità è, nelle premesse, molto allettante, soprattutto per dei Paesi in via di sviluppo. Ma per poter raccogliere questi benefici, i governi della regione devono essere disposti ad investire, a partire da oggi, 10 miliardi di dollari americani all’anno, che potrebbero diventare 46 miliardi annuali nel 2030. Inoltre, i finanziamenti devono essere destinati a progetti come il ripristino delle mangrovie, l’inverdimento delle città, la generazione di crediti di carbonio, l’educazione delle persone e la digitalizzazione. 

Un membro del comitato direttivo di Campaign for Nature, il professor Emil Salim, ha affermato che inquadrare la biodiversità come un’impresa generatrice di entrate è la chiave per coinvolgere le agenzie internazionali e locali nella conservazione. Per esempio il Rimba Raya Biodiversity Reserve Project in Indonesia è il più grande progetto per la riduzione delle emissioni derivanti dalla deforestazione e dal degrado forestale (REDD+), che punta a preservare torbiere tropicali ad alta densità di carbonio e ha interrotto la deforestazione di 65 mila ettari che sarebbero stati adibiti alle coltivazioni di olio di palma. Grazie a questo progetto, finanziato anche dalla canadese Carbon Streaming, parte delle entrate derivanti dalla vendita dei crediti-carbonio è stata reimmessa nelle comunità locali e nelle infrastrutture. Questo è stato il primo progetto REDD+ ad aver contribuito a tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e l’interruzione della deforestazione di Rimba Raya ha permesso anche la salvaguardia di 105 mila orangotanghi, specie a rischio di estinzione. 

Tra gli ambienti ecosistemici, le foreste sono tra i più ricchi di biodiversità, e il loro valore non si misura solo nella loro ampiezza, ma anche nella loro rigogliosità e benessere. Trovare il giusto bilanciamento tra agricoltura, arboricoltura e foreste protette è chiave, ma la tutela del loro benessere ecosistemico è imperativo per la loro sopravvivenza, specialmente quando le conseguenze del cambiamento climatico colpiscono le piantagioni tanto quanto gli ecosistemi protetti. Oxford Economics, una società di previsione globale, ha evidenziato che in una prospettiva di lungo termine, Thailandia e Filippine sono sopra la media rispetto all’aumento delle temperature e nella frequenza e volume delle piogge torrenziali. La società ha notato che le ondate di caldo in Thailandia nel dicembre 2014 e in Vietnam nel febbraio 2019 hanno contribuito a far salire i prezzi dei generi alimentari tra il 5 e il 6% durante quei mesi. Quindi concentrare gli sforzi e gli investimenti per migliorare la resilienza climatica degli ecosistemi, ridurrebbe la vulnerabilità di questi a condizioni meteorologiche estreme e permetterebbe ai governi di avere più controllo sulle conseguenze economiche di questi eventi sul Paese. 

A cura di Chiara Suprani

 

Il nuovo mega porto di Singapore

La città-stato di Singapore punta a terminare la costruzione di un mega porto entro il 2040. L’infrastruttura ha come obiettivo la risoluzione del problema che nel gergo logistico di oggi è conosciuto come “containergeddon”, vale a dire l’impossibilità a muovere container con velocità sufficienti a soddisfare le richieste dei clienti. La congestione portuale e i ritardi nei trasporti sono solo due degli aspetti della crisi delle catene di fornitura mondiale che ha caratterizzato gli ultimi due anni. Per questo motivo Singapore ha già iniziato la realizzazione del porto attraverso investimenti per il valore totale di 14 miliardi di dollari americani. Situato nello stretto di Malacca, il mega porto raddoppierà la sua capacità fino a 65 milioni di unità, ossia venti piedi (TEU) entro il 2040, nella speranza di districare i nodi logistici che hanno in parte contribuito al rialzo dei prezzi dei generi alimentari e dei carburanti per le navi cargo. Il 90 percento del commercio mondiale è spedito via mare e quando nel 2020 diversi Paesi del mondo entrarono in lockdown a causa della pandemia da Covid-19, iniziarono a diffondersi gli ingorghi logistici. “Singapore con questa mossa si sta ponendo come punto di riferimento per altri porti”, ha affermato Choi Na Young Hwan, capo del team di analisi logistica internazionale presso il think tank Korea Maritime Institute, anche provando a spostare attenzione dagli scali portuali della Cina, dove vige ancora la strategia zero Covid. Ma non si tratta solamente di una questione di spazio: il mega porto sarà altamente tecnologico. Verranno implementate le capacità di tracciamento e coordinamento delle fasi della catena di spedizione, così come il trasporto con il sussidio dell’automazione. I veicoli verranno telecomandati, mentre i droni saranno utilizzati per la consegna da terra alle navi e per il pattugliamento. 

 

Brunei, un cluster marittimo per la ripresa 

La diversificazione economica del Brunei Darussalam passa per il nuovo progetto del Marine Maintenance and Decommissioning Yard. Il Ministro delle Finanze e dell’Economia Dato Seri Setia Dr Awang Haji Mohd Amin Liew ha dichiarato che il nuovo cantiere marittimo per la manutenzione e lo smantellamento “esemplifica i benefici che il Paese, l’economia e la popolazione del Brunei Darussalam possono ottenere quando il settore pubblico e quello privato collaborano, compiendo un altro importante passo avanti verso il nostro programma di diversificazione economica attraverso un approccio globale”. Questo progetto potrebbe attrarre potenzialmente benefici economici di un valore stimato tra i 10 e i 25 milioni di dollari l’anno, per servizi navali di vario genere, e potrebbe creare oltre 4.000 posti di lavoro attraverso la moltiplicazione delle opportunità commerciali e il miglioramento delle infrastrutture. Il Ministro delle Finanze e dell’Economia del Brunei ha affermato che per gli imprenditori locali e per gli specialisti stranieri di altri servizi industriali si creeranno così opportunità di investimento e di trasferimento di conoscenze e tecnologie alle MSME locali. Il cluster marittimo, secondo The Star, sarebbe realizzato all’insegna degli impegni per la sostenibilità assunti dal Sultanato. Il progetto consentirà al Brunei di allinearsi alle disposizioni della Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento. Il Ministro ritiene anche che “la combinazione di un programma pluriennale di smantellamento e ripristino e di un impianto di recupero dei materiali a terra può fungere da stimolo per trasformare il Brunei in un centro di eccellenza regionale”. Il progetto si inserisce nell’alveo dell’obiettivo globale di sviluppo sostenibile “Consumo e Produzione responsabili”, che intende adottare la prospettiva dell’economia circolare per l’implementazione di iniziative a vocazione ecologica e rispettose dell’ambiente. L’obiettivo del governo è quello di ripensare le strategie di crescita post-pandemia del Sultanato per procedere verso una ripresa economica “resiliente e sostenibile”.

 

 

 Geopolitica

ASEAN-USA-UE

Dal 28 al 30 giugno scorsi, gli Stati Uniti, l’Unione Europea e Singapore hanno co-ospitato il simposio del Forum regionale ASEAN dal titolo “Building on Lessons Learned from the Women, Peace and Security and the Youth, Peace and Security Agendas”.

US Departmnt of State: https://www.state.gov/asean-regional-forum-arf-symposium-building-on-lessons-learned-from-the-women-peace-and-security-and-the-youth-peace-and-security-agendas/

 

BusinessVendite di yacht

Boat Lagoon Yachting, una delle più grandi concessionarie di yacht del Sud-Est asiatico che opera a Singapore, Indonesia, Malesia, Thailandia e Maldive, ha annunciato di aver registrato delle vendite record di 85 yacht di lusso negli ultimi 24 mesi, 42 dei quali sono nuovi yacht.

Adnkronos: https://www.adnkronos.com/aumento-delle-vendite-di-yacht-nel-sud-est-asiatico_5Ww8IyU1ksy5PQniOeeLyM

AmbienteOlio di palma

Il conflitto ucraino sta interrompendo più della metà delle forniture globali dell’olio di girasole e l’industria alimentare torna a puntare su quello di palma, la cui produzione ha causato nel tempo la distruzione delle foreste pluviali nel Sud-Est asiatico.

Sky tg 24: https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2022/07/01/olio-palma-fa-male 

TecnologiaDivario digitale

La pandemia ha accelerato alcune tendenze già in atto nella regione ASEAN, tra cui quella alla digitalizzazione, ma nonostante le decine di milioni di nuovi utenti internet c’è ancora molto da fare per annullare i gap tecnologici nella società ASEAN.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/07/01/addressing-the-digital-divide-in-asean/ 

EconomiaComunità ASEAN

Come osservano alcuni analisti economici, l’integrazione economica del Sud-Est asiatico è ancora in una fase embrionale e stenta a giungere a un punto di svolta. Quale sarà il futuro della comunità economica dell’ASEAN?

Policy Forum: https://www.policyforum.net/the-future-of-the-asean-economic-community/ 

 

Difesa 

Tensioni Myanmar-Thailandia

Nello stesso giorno in cui una delegazione militare thailandese si è recata a Naypyidaw per colloqui sui confini, un jet da combattimento birmano violava lo spazio aereo thai, obbligando la giunta militare a ricorrere immediatamente a scuse ufficiali.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2022/07/myanmar-apologizes-after-jet-fighter-violated-thai-airspace/

 

BusinessStart-up

Il Sud-Est asiatico continua a confermarsi, nonostante la pandemia e la crisi globale, un’area dinamica ed in continua crescita, in cui anche molti giovani italiani sono riusciti ad avviare nuovi e promettenti business.

Il Sole 24 Ore: https://www.ilsole24ore.com/art/fare-start-up-asia-scopriamolo-l-ottica-founder-italiani-AEjSt7KB?refresh_ce=1 

 InfrastruttureProgetti per l’ASEAN

La scorsa settimana, durante il vertice dei leader del Gruppo dei Sette (G7) in Germania, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lanciato la “Partnership for Global Infrastructure and Investment”. Quali saranno i benefici per il Sud-Est asiatico?

The Diplomat: https://thediplomat.com/2022/07/what-the-g-7-infrastructure-initiative-can-offer-southeast-asia/

PoliticaIl futuro delle Filippine

Secondo alcuni osservatori, il discorso di insediamento del nuovo leader filippino, che promette grande unità nel Paese, segnerebbe una netta rottura rispetto ad un approccio “divisivo” del Presidente uscente Duterte. 

Asia Times: https://asiatimes.com/2022/07/marcos-vows-new-era-of-unity-for-the-philippines/ 

 

TecnologiaCooperazione Indonesia-Finlandia

Con l’Indonesia che sta portando avanti un ambizioso programma di smart cities, la Finlandia può svolgere un ruolo importante nel guidare la nazione del Sud-Est asiatico durante l’intero ciclo di trasformazione, con ottime opportunità per le aziende finlandesi.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/smart-cities-cooperation-indonesia-and-finland/ 

EconomiaRipresa in ASEAN

L’ASEAN sta riaprendo le frontiere al turismo internazionale, il che darà un forte impulso al PIL e all’occupazione della regione sostenendo la ripresa economica e il mercato azionario.

Borneo Post: https://www.theborneopost.com/2022/07/02/asean-a-region-of-reopenings-and-recovery/ 

 

Geopolitica

Relazioni ASEAN-Corea del Sud

Durante il 26° dialogo ASEAN-Corea del Sud, tenutosi lo scorso venerdì a Seul, importanti esponenti dei due blocchi hanno riaffermato l’importanza delle relazioni bilaterali tra Giacarta e Seul a partire dalla ripresa post-pandemica.

The Star: https://www.thestar.com.my/aseanplus/aseanplus-news/2022/07/02/south-korea-attaches-many-importance-to-relations-with-asean