Mondo Asean – Combinare uguaglianza di genere ed economia digitale in ASEAN

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L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 30 aprile.

L’Economic Research Institute for ASEAN and East Asia ha recentemente pubblicato un policy brief dal titolo “Women’s Participation in the Digital Economy: Improving Access to Skills, Entrepreneurship, and Leadership Across ASEAN”. Le autrici del policy brief, Giulia Ajmone Marsan e Araba Sey, hanno osservato come tra le tendenze riscontrate all’indomani della pandemia da Covid-19 vi sia la progressiva digitalizzazione dell’economia, considerata una vera opportunità per le lavoratrici del Sud-Est asiatico.

In un recente webinar, Araba Sey ha constatato la difficoltà di trattare tali argomenti, sostenendo “it is difficult to legislate gender equality because it comes from the heart”. In effetti, affrontare tematiche legate alla sistematica esclusione delle donne da alcuni settori economici, specie quello delle tecnologie digitali, è sempre un’impresa complessa. È difficile destreggiarsi nella pluralità di istanze racchiuse nella nozione di uguaglianza di genere, poiché la battaglia per una maggiore inclusione si gioca su livelli materiali e immateriali – dal divario salariale alle discriminazioni sociali.

In generale, l’obiettivo del report è quello di indicare un paradigma di strategie che possa favorire l’integrazione delle lavoratrici asiatiche in un’economia regionale che sta registrando prestazioni sempre in crescita. Ricordiamo infatti che alcuni Paesi ASEAN, pur avendo conosciuto tracolli del PIL nel 2020, hanno dimostrato eccezionali capacità di ripresa negli ultimi mesi. A questo proposito, puntare su un’economia digitale più inclusiva può contribuire ulteriormente alla ripresa post-pandemica delle economie nazionali. 

Le autrici del rapporto sostengono che per includere le lavoratrici nella digital economy del Sud-Est asiatico sia necessario elaborare strategie politiche mirate e realizzare un piano d’azione a livello regionale. La popolazione femminile è stata duramente colpita dalle conseguenze economiche del Covid-19, perché in percentuale è sovra-rappresentata in settori come il turismo e vendita al dettaglio e l’abbigliamento: il primo settore è quasi completamente fermo da un anno a questa parte, i secondi sono ambiti a forte rischio di automazione. Inoltre, sottolineano, esiste una profonda connessione tra bassi salari, lavori poco qualificati e rischio di automazione. Ecco perché suggeriscono di investire nella creazione di una forza lavoro femminile più qualificata, che favorisca maggiori opportunità di accesso all’economia digitale. 

Durante il webinar, Araba Sey ha sottolineato che a una strategia economica coordinata a livello regionale debba coniugarsi anche un impegno volto a decostruire stereotipi e pregiudizi di genere, che supportano simbolicamente la sistematica esclusione femminile. Ad esempio, mentre gli uomini sono premiati per la loro devozione al lavoro, le donne sono frequentemente chiamate a scegliere tra una devozione familiare e lavorativa, con il risultato che il desiderio di non rinunciare a nessuna delle due comporta il ricorso a impieghi poco qualificati, e dunque sottopagati, ha sottolineato Sey.

Il report dimostra infine che i Paesi ASEAN sono a un buon punto per quanto riguarda l’accesso a tecnologie e strumenti digitali basilari, come tablet e smartphone. Ma le donne vengono lasciate indietro quando si tratta di fornire l’accesso a tecnologie più avanzate e posizioni di leadership in ambito digitale, che garantirebbero l’integrazione di una prospettiva di genere nel settore, e dunque un contesto economico più inclusivo. Considerando che entro il 2025 quasi la metà della popolazione mondiale risiederà in Asia, il destino delle lavoratrici nel Sud-Est asiatico ha grande rilevanza per la condizione delle lavoratrici di tutto il mondo. 

A cura di Agnese Ranaldi

L’ASEAN Leaders’ Summit per una ripresa economica people-centered

Il 24 aprile 2021, presso il Segretariato di Giacarta, si è tenuto l’incontro dei rappresentanti dei governi dei Paesi ASEAN per discutere di ripresa post-Covid-19, questioni regionali, crisi politiche, relazioni esterne e partenariati. Nonostante il vertice straordinario non fosse previsto dal calendario eventi della Presidenza, e sia stato indetto principalmente per discutere della crisi politica in Myanmar, dal comunicato del Segretariato si evince come siano stati trattati una varietà di temi. L’incontro ha dato nuovamente prova di come l’ASEAN prediliga una visione sistemica e olistica alle sfide regionali contingenti, che si intersecano in dimensioni che vanno dalla crisi sanitaria, all’instabilità di istituzioni politiche, a questioni socioculturali come l’inclusione di identità marginalizzate e temi ambientali. In questa occasione, infatti, i leader riuniti hanno concordato il pieno supporto all’iniziativa proposta dalla Presidenza del Brunei Darussalam di sviluppare delle Priority Economic Deliverables (PEDs) all’insegna di tre parole chiave: ripresa economica, digitalizzazione, sostenibilità. L’ASEAN sembra ben consapevole del fatto che la transizione verso un futuro post-pandemia non possa prescindere da un’economia sviluppata su questi capisaldi. Sempre rispetto alla ripresa economica, i rappresentanti hanno ribadito anche l’impegno a sviluppare tempestivamente il Piano di Implementazione per il Comprehensive Recovery Framework, e hanno accolto la proposta di utilizzare il Covid-19 Response Fund per finanziare la distribuzione di vaccini nella regione. A questo proposito, è stata anche sottolineata l’urgenza di stabilire un Centro ASEAN per Emergenze di Salute Pubblica e Malattie Emergenti. Inoltre, il fil rouge del comunicato è la necessità di impostare politiche economiche o di risposta a disastri sociali, sanitari o ambientali, che siano people-centered. Nelle parole del Sultano del Brunei si chiarisce l’impegno delle Nazioni del Sud-Est asiatico di continuare a lavorare per la prosperità dei propri popoli sostenendo l’impegno alla cooperazione multilaterale, il diritto internazionale, la pace, la sicurezza e la stabilità regionali. 

Il ruolo chiave dell’ASEAN nella risoluzione della crisi in Myanmar

L’ASEAN ha deciso di inviare una propria giunta diplomatica per veicolare il dialogo tra i militari birmani e l’opposizione. È quanto si evince da un comunicato stampa rilasciato il 24 aprile dopo il vertice indetto a Giacarta, cui ha partecipato anche il leader della giunta militare, Min Aung Hlaing. Secondo una dichiarazione rilasciata subito dopo l’incontro, le parti avrebbero concordato l’immediata cessazione delle violenze. Come suggerisce anche Bloomberg l’intervento dell’ASEAN nella questione non è da darsi però per scontato. Tradizionalmente, i Paesi del Sud-Est asiatico dimostrano una certa reticenza nell’esprimersi in questioni di politica interna relative ad altri Stati. L’Associazione, infatti, tiene particolarmente alla propria natura intergovernativa, da cui discende anche l’obbligo di astenersi dall’ingerenza diretta nelle altrui controversie politiche. La presa di posizione dell’ASEAN, che ha deciso comunque di intervenire per facilitare un confronto tra le parti in Myanmar, ha suscitato perciò l’ottimismo del Portavoce del governo nazionale, il Dr. Sasa, e quello della leader della Lega Nazionale per la Democrazia, Aung San Suu Kyi. Nonostante questo, gli attivisti per la democrazia hanno lanciato una serie di altre proteste contro la giunta, lamentando il fatto che il vertice ASEAN si sia rivelato invece molto vago: non si sarebbe fissata infatti alcuna data per l’attuazione del cessate il fuoco, né ne sarebbe stata chiarita la portata. L’ASEAN ha comunque riconosciuto la necessità di dialogare con l’esercito del Myanmar per puntare a una rapida risoluzione della crisi. Sembra proprio che l’obiettivo sia quello di ottenere il miglior risultato possibile, date le compromesse condizioni sociopolitiche in cui versa il Paese, dove la guerra civile è uno scenario sempre più probabile. L’inviato speciale dell’ASEAN nel Paese avrà infatti un ruolo cruciale. Chi sarà chiamato a ricoprire questo incarico dovrà tenere a mente una priorità su tutte: preservare la stabilità regionale del Sud-Est asiatico.

Geopolitica

Relazioni Corea del Nord-ASEAN

Diversi Stati ASEAN potrebbero sostenere l’azione di Washington nel sorvegliare e limitare l’impatto di Pyongyang sulla regione, bloccando attività illegali come il contrabbando e la raccolta di fondi illeciti.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2021/04/24/north-koreas-dwindling-relations-with-southeast-asia/ 

Energia

Transizione energetica

Per garantire una decisa svolta sostenibile nel post pandemia sarà importante allocare risorse ed essere consapevoli che, oltre agli stanziamenti economici, sono necessari investimenti in tecnologia e infrastrutture all’altezza.

The ASEAN Post: https://theaseanpost.com/article/five-post-covid-key-energy-transition-lessons 

Politica

Vietnam-Indonesia

Hanoi e Giacarta attraverso i rispettivi primi Ministri rilanciano sulla conclusione di negoziati che definiscano nel dettaglio i confini marittimi tra le loro zone economiche esclusive nell’area del Mar Cinese Meridionale. 

The Jakarta Post: https://www.thejakartapost.com/seasia/2021/04/24/indonesia-vietnam-renew-calls-to-finish-eez-negotiations.html

Turismo

Il turismo stenta a ripartire

Phuket, uno dei principali siti turistici della Thailandia divenuto celebre in tutto il mondo, aveva definito piani ambiziosi per ripartire quest’estate, ma una nuova ondata di infezioni da Covid-19 sembra mettere a rischio l’arrivo dei turisti.

The New York Times: https://www.nytimes.com/2021/04/25/world/asia/thailand-covid-19.html 

Business

Investire a Singapore

Con le sue politiche fiscali favorevoli e la sua posizione strategica per il Sud-Est asiatico, Singapore offre agli investitori stranieri un accesso competitivo e senza precedenti al mercato asiatico.

ASEAN Briefing : https://www.aseanbriefing.com/news/an-introduction-to-doing-business-in-singapore-2021-new-publication-from-dezan-shira-associates/ 

Salute

Così il Vietnam ha sconfitto il Covid

Un anno fa il Paese si chiudeva al mondo. Ora la vita lì scorre come prima della pandemia, a parte qualche lockdown breve e mirato, dopo che il Vietnam ha registrato in tutto 35 vittime e 2.700 contagiati.

Corriere della Sera: https://www.corriere.it/esteri/21_aprile_24/cosi-vietnam-ha-sconfitto-covid-prima-vaccino-4ea774e8-a4d9-11eb-b217-273add3a391e.shtml 

 

Business

Singapore: un’opportunità per il commercio agroalimentare

L’Accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e Singapore entrato in vigore a fine 2019 liberalizza ed incoraggia gli scambi e gli investimenti, con nuove possibilità per gli operatori del settore.

News Clal: https://news.clal.it/it/singapore-una-opportunita-per-il-commercio-agroalimentare/?utm_source=clalit&utm_medium=website&utm_campaign=clalitMenuMenuIT

Finanza

Corsa alle SPAC in Asia

Dopo l’approdo a Wall Street dell’unicorno Grab, altre società come PropertyGuru o Traveloka stanno pensando ad una quotazione in Borsa tramite una Special Purpose Acquisition Company.

 Channel News Asia: https://www.channelnewsasia.com/news/business/what-is-spac-asia-investors-regulations-singapore-grab-14678504

Cultura

Cucina a Singapore

Oltre ad avventure gastronomiche interessanti (alcune riconosciute dalla Guida Michelin), la cultura hawker della città-Stato, riconosciuta anche dall’Unesco, offre un affascinante scorcio storico e culturale di Singapore.

 Financial Times: https://www.ft.com/content/0f18c154-e0ab-4e59-b717-5771af069df2

Salute

ASEAN e COVID-19

Mentre il coronavirus miete migliaia di vittime nella vicina India, una terza ondata di contagi minaccia diversi Paesi del Sud-Est asiatico, che ricorrono a lockdown mirati per contenere le infezioni. Come conseguenza un rallentamento del rilancio economico.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2021/04/covid-19-third-wave-menaces-southeast-asian-nations/ 

Economia

Le PMI nel Sud-Est asiatico

Nonostante la Banca Asiatica per lo Sviluppo nel suo rapporto annuale “Asian Development Outlook” preveda una ripresa economica nell’area, molte medie, piccole e micro imprese del Sud-Est asiatico avranno bisogno di supporti concreti per ripartire.

The Business Times: https://www.businesstimes.com.sg/asean-business/micro-businesses-need-support-even-as-south-east-asia-readies-for-recovery-report 

Ambiente

Cooperazione Cina-Laos

I due Paesi collaboreranno per costruire una zona di sviluppo a basse emissioni di anidride carbonica nella capitale Vientiane, che diventerà un progetto di riferimento per lo sviluppo sostenibile nell’ambito della Belt and Road Initiative.

Agenzia Nova: https://www.agenzianova.com/a/60869f61b40186.84538660/3418560/2021-04-26/laos-cina-coopera-a-progetto-di-zona-di-sviluppo-a-basse-emissioni-inquinanti-a-vientiane

 

RASSEGNA UE/ASEAN

Berlino, tra Cina e Indo-Pacifico

Durante la pandemia, le relazioni tra Cina e Germania si sono intensificate sempre di più. Ma, allo stesso tempo, Berlino ha delineato una strategia che guarda all’Indo-Pacifico. L’obiettivo del governo tedesco è quello di diversificare il portafoglio dei rapporti diplomatici e commerciali in Asia. Non a caso, a settembre 2020, Berlino ha adottato nuove linee guida per la strategia nell’Indo-Pacifico, orientate verso un maggiore investimento nell’area, andando a rafforzare soprattutto le partnership con i Paesi ASEAN e con le altre potenze regionali, come il Giappone e l’Australia. La ricerca di una nuova identità geopolitica nel Sud-Est Asiatico potrebbe, però, incrinare i rapporti con Pechino, la cui economia è strettamente interconnessa con quella tedesca. Per evitare incomprensioni, la Cancelliera Merkel, già dal 2020, ha cominciato ad accelerare sulla negoziazione del CAI, l’accordo sugli investimenti tra Cina e Unione Europea. In aggiunta, il prossimo agosto transiterà attraverso il Mar Cinese meridionale una fregata tedesca, la prima dal 2002. Non sarà l’unica nave europea ad attraversare quelle acque, protagoniste delle dispute territoriali in cui è coinvolta la Cina. Qualche settimana fa, infatti, Parigi ha guidato un’esercitazione navale nel golfo del Bengala, a cui hanno preso parte le marine dei Paesi del Quad (un’alleanza indo-pacifica in chiave anticinese che comprende India, Giappone, Australia e Stati Uniti). La Germania, però, non rinuncia a dialogare con la Cina. Solo ad aprile la Cancelliera tedesca e il Presidente Cinese Xi Jinping si sono incontrati due volte. Dopotutto la Germania, come anche l’Unione Europea, è alla ricerca di una propria “autonomia strategica” e deve mantenersi neutrale a livello bilaterale, cercando di rafforzare i legami con gli attori più forti della regione, come l’ASEAN, e con i Paesi interessati a ridurre la dipendenza dalla Cina, senza tuttavia troncare il legame con quest’ultima, che resta sempre un’alleata indispensabile.

Politica

Il Regno Unito post Brexit guarda ad Est

Nel ricostruire le relazioni politico-commerciali post Brexit, Londra guarda all’Indo-Pacifico. Già durante gli ultimi mesi del 2020 il Premier britannico, Boris Johnson, ha cominciato a tessere nuove intese commerciali con Giappone, Australia, Singapore e Vietnam.

China Files: https://www.china-files.com/mondo-asean-il-regno-unito-post-brexit-guarda-a-est/ 

Ambiente

Il caffè italiano e la deforestazione del Vietnam

Nuove ricerche confermano che l’Italia, insieme a Germania e Stati Uniti, è la principale responsabile della deforestazione nel Vietnam, causata dalla coltivazione di caffè su larga scala.

Rinnovabili.it: https://www.rinnovabili.it/ambiente/politiche-ambientali/deforestazione-impronta-paesi-g7/ 

Geopolitica

Strategie europee 

Le conclusioni del Consiglio sulla strategia dell’UE per la cooperazione nell’Indo-Pacifico dimostrano quanto l’Unione riconosca la crescente importanza della regione e voglia accrescere il suo impegno per rafforzarvi partnership solide.

Eeas: https://eeas.europa.eu/headquarters/headquarters-homepage_en/96741/EU%20Strategy%20for%20Cooperation%20in%20the%20Indo-Pacific 

Politica

Myanmar, nuove sanzioni dall’UE

L’Unione Europea ha deciso di imporre sanzioni a due società che concorrono a generare entrate per le forze armate del Myanmar, oltre a istituire un embargo sulle armi dirette nel Paese.

Notizie Geopolitiche: https://www.notiziegeopolitiche.net/birmania-nuove-sanzioni-dellunione-europea-per-il-golpe-di-febbraio/ 

Geopolitica

L’UE nell’Indopacifico

Lo scorso 19 aprile l’Unione Europea ha finalmente adottato la “Strategia dell’UE per la cooperazione nell’Indo-Pacifico”, cercando di formulare una posizione comune e attrattiva per i suoi Stati membri.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2021/04/the-eus-indo-pacific-strategy-in-10-points/ 

Geopolitica

Parigi rafforza la propria presenza nell’Indo-Pacifico

La Francia promuove sempre di più la propria presenza nel Sud-Est Asiatico, incrementando l’influenza commerciale e politica con i Paesi della regione, in particolare con il blocco ASEAN.

Notizie Geopolitiche: https://www.notiziegeopolitiche.net/francia-parigi-rafforza-la-propria-presenza-nella-regione-dellindo-pacifico/ 

 

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