Più di 150 agenti di polizia sono dovuti intervenire per placare una folla inferocita di genitori che ha aggredito cinque venditori di libri in una scuola. La notizia era stata riportata dai media cinesi, già ieri, ma solo oggi è stato comunicato l’inquietante epilogo secondo il quale, uno degli uomini aggrediti, sarebbe deceduto.
Ennesimo tragedia causata dalla diffusione di una voce incontrastata che ha causato un fenomeno di isteria: la supposizione, nonché causa dell’aggressione, si è infine verificata falsa. I genitori avevano attaccato con violenza gli uomini, spinti dalla certezza che sotto le spoglie dei venditori, si nascondessero in realtà membri di una gang dedita al rapimento e alla vendita dei bambini.
Così, i cinque uomini giunti a distribuire volantini ai bambini della Yuhuan Chumen Primary School, contea di Yuhuan, provincia di Zhejiang, sono stati attaccati: "due dei genitori che sono stati coinvolti negli attacchi sono già stati arrestati dalla polizia, mentre altre persone collegate con le violenze sono ancora ricercati", ha detto un funzionario dell’Ufficio di pubblica sicurezza della contea. La polizia sta cercando di ottenere più informazioni, con l’aiuto delle telecamere poste all’esterno della scuola.
Novità anche circa la ricostruzione dell’accaduto: il morto e i suoi quattro colleghi feriti erano effettivamente dei semplici distributori di volantini, secondo quanto riportato dalla polizia. Assunti da una organizzazione educativa di Ningbo, avrebbero dovuto tenere una lezione proprio ai figli delle persone da cui sono stati aggrediti.
L’incidente è iniziato quando un alunno ha gridato “sei un imbroglione” dopo aver ricevuto i volantini da uno dei distributori. Alcuni tra i genitori presenti, sentite quelle parole, hanno immediatamente pensato che si stesse verificando un pericolo per i propri figli, vista la frequenza con cui avvengono rapimenti e vendite di bambini in Cina.
La polizia è stata avvisata, ma al loro arrivo, ha solo potuto cercare di salvare i cinque uomini, portandoli all’ospedale e cercando di fare ritornare la calma presso la scuola. I genitori hanno ostacolato le procedure: uno dei feriti, giunto all’ospedale, è morto.