Alcuni anni fa, la Cina sembrava un paese frustrato nelle sue relazioni internazionali dedicate a scovare riserve di gas naturale. Il problema – stando a quanto scritto dal Wall Street Journal – risiedeva nella convinzione cinese di avere un mercato interno talmente vasto da permettersi di strappare un prezzo più conveniente. La Cina riteneva di meritare un trattamento preferenziale da chi deteneva le risorse. Era la cosiddetta “teoria delle contrattazione”, secondo la quale gli acquirenti di massa avrebbero dovuto beneficiare di uno sconto su grandi acquisti.
Ai venditori di gas naturale, però, questa idea non andava granché a genio. Sapevano che la Cina aveva bisogno di gas per i suoi ambiziosi piani di energia pulita volta a sostituire il carbone e non avevano alcuna intenzione di praticare sconti, anzi.
Oggi però, con gli equilibri mondiali cambiati, la Cina non si preoccupa più di negoziare: ha i soldi e può pagare quanto chiesto.
La Cina oggi sta pagando un surplus per il gas naturale liquefatto, (GNL o LNG in inglese), gas congelato trasportato su navi cisterna, attraverso il mare. Il Qatar – ad esempio – sta dirottando circa il 10% delle sue esportazioni di gas naturale verso la Cina anziché verso gli Stati Uniti: perché la Cina paga di più.
"Non accettiamo un mercato al ribasso. C’è parecchia domanda per il nostro gas altrove", ha detto Ibrahim al-Ibrahim, consigliere del sovrano del piccolo stato del Golfo Arabo, secondo quanto riportato dalla Reuters.
Il Qatar è il più grande esportatore del mondo di GNL. La Cina utilizza il carbone molto di più rispetto al gas naturale, che rappresenta solo circa il 3% del suo consumo totale di energia. Ma le importazioni di gas sono in rapida crescita. Lo scorso mese di settembre, la Cina ha importato un volume record di gas naturale liquefatto.
La scorsa settimana, la Cina ha avuto il suo primo carico di GNL del Qatar, parte di un accordo di 25 anni tra la China National Offshore Oil Corp., di proprietà statale e Qatargas, il principale esportatore di GNL del Qatar.
Secondo il Wall Street Journal, “sembra l’inizio di un bellissimo rapporto”.