Il governo cinese ha confermato l’esecuzione di due tibetani per gli incendi dolosi mortali verificatisi durante i disordini scoppiati lo scorso anno a Lhasa. Un portavoce del ministero degli esteri, Ma Zhaoxu, ha detto che due uomini sono stati uccisi, rifiutando di fornire ulteriori dettagli.
Gruppi di tibetani all’estero hanno identificato le vittime come Lobsang Gyaltsen e Loyak.
Lobsang Gyaltsen fu condannato a morte quest’anno per un incendio doloso che ha ucciso il proprietario di un negozio di Lhasa, secondo quanto riportato a suo tempo dall’agenzia di stampa Xinhua. Loyak ha avuto la stessa pena per avere appiccato un incendio in un negozio di moto: cinque le persone morte a seguito della sua azione.
Radio Free Asia ha dichiarato che a Lobsang Gyaltsen è stato permesso una sola visita della madre prima della sua esecuzione. Non c’è stata alcuna conferma di altre due esecuzioni, riportate giovedì scorso dal gruppo di campagna Free Tibet.
Il ministro degli Esteri britannico Ivan Lewis, attraverso dichiarazioni rilasciate al Gurdian, ha condannato le esecuzioni: “rispettiamo il diritto della Cina di consegnare alla giustizia i responsabili delle violenze in Tibet dello scorso anno, ma ci opponiamo alla pena di morte in tutte le circostanze. Abbiamo sempre sollevato le nostre preoccupazioni circa la mancanza di un giusto processo”.