Nella mattinata dell’11 ottobre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, si è tenuta la presentazione del Secondo Convegno letterario italo-cinese “Letteratura e viaggio”, che si terrà dall’11 al 16 ottobre tra Tianjin e Pechino.
Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, quando l’evento ha esordito nella sua prima edizione dedicata al noir ed al mistero, quest’anno l’Istituto Italiano di Cultura ripropone, con la collaborazione di Alessandro Vaccari, uno spazio aperto al confronto ed allo scambio interculturale tra scrittori italiani e cinesi.
I vari incontri, divisi tra tavole rotonde e conferenze incontro con studenti cinesi, si snoderanno lungo il tema del viaggio, alternando le descrizioni della realtà oltre i confini geografici e linguistici alle esperienze di viaggio introspettivo.
Il Convegno di quest’anno ospita, in rigoroso ordine di presentazione: Tang Shizheng, fotografo e corrispondente di guerra per l’agenzia di stampa cinese Xinhua; Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera, esperto di migrazioni e della malapolitica italiana; Giovanni Porzio, giornalista di Panorama ed inviato di guerra; Camilla Baresani, scrittrice urbana e cronista gourmet della borghesia italiana, collaboratrice del Sole 24 Ore, Io Donna e Sette; Li Er, romanziere dello Henan, ex professore che spazia nella narrazione degli intellettuali e dei contadini cinesi contemporanei; Jarmila Ockayova, slovacca di nascita ed emiliana di adozione, una “betulla che vaga in un boschetto di pioppi” approfondendo nei suoi romanzi i concetti di identità ed alterità; Renato Martinoni, professore svizzero di letteratura italiana, autodefinitosi ironicamente “scrittore della domenica”, è autore tra gli altri del romanzo Il Tramonto degli dei, dal quale è stato tratto un film omonimo; Eraldo Affinati, scrittore ed insegnante di italiano presso la Città dei ragazzi; Sandra Petrignani, scrittrice e giornalista culturale, ha pubblicato raccolte di racconti, romanzi e libri di viaggio; Hong Ying, scrittrice e poetessa, emigrata in Inghilterra dopo i fatti di Tiananmen, è tornata in Cina nel 2000 ed ha all’attivo cinque romanzi tradotti in italiano; Xu Xiaobin, scrittrice e sceneggiatrice televisiva, ha pubblicato romanzi, racconti ed antologie per un totale di “oltre 40 milioni di caratteri”; Ning Ken, nato a Pechino e vissuto a lungo in Tibet, si definisce uno scrittore “diviso a metà” tra un’infanzia pechinese ed una lunga esperienza tibetana, è inoltre vicedirettore capo della rivista letteraria Shiyue (Ottobre).
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