In silenzio, ecco l’Asean

In by Simone

La formazione di un sistema economico integrato in Asia procede a grandi passi. Con l’inizio del nuovo anno l’Accordo di Libero Commercio tra i paesi dell’ASEAN (Association of South East Asian Nations)  e la Repubblica Popolare Cinese entra in vigore, dando vita alla più grande area di libero commercio dopo quella dell’Unione Europea (UE) e del Trattato di Libero Commercio Nord Americano (NAFTA).

Si tratta di un accordo, proposto dalla Cina e sottoscritto dopo anni di trattative nel 2005, che nasce dalla necessità di favorire le esportazioni dei paesi del sud-est asiatico e facilitare l’acquisto di materie prime e risorse naturali di cui la Repubblica Popolare ha un forte bisogno.

La Cina, dopo aver superato gli USA, rappresenta il terzo partner commerciale dell’ASEAN, preceduta da Unione Europea e Giappone. L’ammontare degli scambi commerciali nel 2008 è stato di 192,6 miliardi di dollari, di cui 107,1 costituiti dalle esportazioni cinesi,e 85,5 dalle importazioni dai paesi ASEAN. Uno squilibrio che non colpisce fortemente paesi come la Thailandia, Singapore e Malesia, ma che affligge paesi come il Viet-nam che nel 2008 ha esportato prodotti per un valore di 4,5 miliardi ma ne ha importati per un valore di 15,7 miliardi.

Proprio in considerazione di questi dati alcuni paesi hanno dimostrato preoccupazione per il possibile incremento di questo deficit, ma tuttavia l’opposizione non è stata vigorosa. Sebbene infatti, alcuni settori potrebbero essere sfavoriti dall’abbattimento delle tariffe doganali- Indonesia e Viet-nam sono tra i paesi che temono di più la concorrenza dei manufatti cinesi- altri settori come quello delle materie prime e delle risorse naturali potrebbero svilupparsi favorendo la riduzione dello squilibrio nella bilancia commerciale.

Al di la di queste considerazioni, ciò che emerge chiaramente dalla ratifica di questo accordo è la potenza dell’Impero di Mezzo che ricopre una posizione dominante nell’area e dalla quale non si può prescindere. Le economie dei paesi dell’ASEAN sono strettamente connesse con quella della Cina che a partire dalla crisi finanziaria del 1997 ha svolto un ruolo significativo per la ripresa economica e ha sviluppato scambi commerciali in continua crescita. L’inaugurazione dell’area di libero scambio rappresenta un ulteriore passo in avanti per l’affermazione della Cina come potenza guida nella regione. Chissà cosa ne pensano dall’altra parte del Pacifico dopo il viaggio in Asia di Barack Obama.