In Cina e Asia — Un uomo di Xi in Corea del Nord

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Un uomo di Xi in Corea del Nord

Pechino ha annunciato l’invio di un diplomatico in Corea del Nord dopo più di un anno dall’ultima missione di un suo rappresentante nel “Regno eremita”. Song Tao, capo dell’ufficio rapporti internazionali del Partito comunista cinese sarà a Pyongyang da venerdì di questa settimana. Secondo fonti ufficiali, Song incontrerà i vertici del governo nordcoreano per “aggiornarli” sugli esiti del 19esimo congresso del Pcc, come già ha fatto in Vietnam e Laos negli ultimi giorni. Non è chiaro però se l’inviato di Xi Jinping incontrerà anche Kim Jong Un. Da tempo Pechino spinge per una soluzione diplomatica alle tensioni in Corea del Nord, ma i colloqui tra le due parte si sono ridotti notevolmente. Lo stesso incaricato delle relazioni con la Corea del Nord Kong Xuanyou, nominato lo scorso agosto non ha ancora visitato il paese.

Corruzione: il paese rosso rischia di cambiare colore, dice il vice capo dell’anticorruzione Pcc

Fermare la corruzione, o finiremo come l’Unione sovietica. Sono forti le parole di Yang Xiaodu, vice capo della Commissione centrale per le indagini disciplinari, l’organo interno al partito incaricato di scovare le “tigri e mosche” che minacciano l’integrità morale del Pcc e preannunciano un ulteriore giro di vite sui corrotti. Di più, sembrano lanciare strali sulle precedenti amministrazioni ree di aver fatto troppo poco sulla questione. “La corruzione”, ha detto Yang, “è stata permessa in periodi precedenti” al punto da indebolire la leadership del partito sul paese. Ora, ha spiegato Yang, promosso nell’ufficio politico centrale all’ultimo congresso del partito di ottobre, non c’è tempo per rilassarsi. “Bisogna continuare ad attaccare”.

Cina, troppi pochi asili

Un caso di violenza su bambini in una struttura di Shanghai, ha suscitato un dibattito sulla carenza di asili nel paese di mezzo e sull’impatto di questa questione sul tasso di natalità della Cina. Xi Jinping avrebbe anche nominato il problema durante l’ultimo congresso del Partito: alcune ricerche hanno dimostrato che il tasso di iscrizione di bambini negli asili in Cina è del 4,1 per cento contro una media dei paesi sviluppati del 50. Alcune aziende stanno cercando di offrire servizi di questo genere ai dipendenti con figli piccoli, ma rimane difficile ottenere licenze e trovare insegnanti preparati. Questa crisi sarà evidenziata ancora di più dalla politica dei due bambini che mira ad aumentare il tasso di natalità del paese di mezzo. Il rischio è che ci siano sempre più coppie con figli e sempre meno strutture per accudirli mentre i genitori sono a lavoro. Così, sarà sempre più difficile rompere con le tradizioni che vogliono i nonni come “asilo” preferito.

Giappone crescita all’1,4%, continuità record dal 2001

La Abenomics porta frutti. Nel bimestre luglio-settembre, la crescita del più giapponese si è attestata sull’1,4%. Merito dell’aumento dell’export, soprattutto di beni di consumo e elettronica verso l’Asia e di auto verso gli Usa. Ma anche dei consumi dei turisti sempre più numerosi verso il paese del sol levante. Soddisfazione dal governo che dichiara che la ripresa economica continua. Ma non mancano i problemi: lo scandalo della Kobe steel, accusata di aver truccato i dati di qualità dei suoi prodotti, pesa sul mondo dei grandi conglomerati industriali giapponesi.