In Cina e Asia – Sterminate famiglie “terroriste” in Xinjiang

In by Gabriele Battaglia

Tre famiglie di "terroristi" in Xinjiang sterminate dalle forze di sicurezza cinesi. La Turchia cancella un appalto da 3,4 miliardi di dollari per la fornitura di missili cinesi. Calati del 40 per cento gli investimenti cinesi in Africa. Proposta di legge sul reato di cospirazione in Giappone. CINA – Sterminate tre famiglie di "terroristi" in Xinjiang

Proprio all’indomani dei fatti di Parigi, le autorità dello Xinjiang cinese hanno comunicato di avere ucciso 17 sospetti appartenenti a tre famiglie – tra cui donne e bambini – accusati di avere compiuto un attentato che circa due mesi fa ha lasciato 50 morti e 50 feriti in una miniera di carbone. Lo dice Radio Free Asia, che riprende una notizia ufficiale del 14 novembre, poi rimossa. Il 18 settembre, un commando aveva assaltato con armi da taglio una miniera presso Aksu e, dopo avere eliminato le guardie, si era rivolto contro i minatori all’interno di un dormitorio. Gli assalitori si erano poi diretti con i veicoli della miniera contro la polizia accorsa sul posto. I tre uomini considerati responsabili dell’attentato si sono poi dati alla macchia con tutte le loro famiglie. Secondo indiscrezioni, i fuggitivi sarebbero stati fatti saltare in aria mentre si nascondevano all’interno di una caverna.

CINA – Turchia cancella appalto per i missili cinesi

La Turchia ha annullato un appalto da 3,4 miliardi di dollari, provvisoriamente assegnato alla Cina, per sviluppare un sistema di difesa missilistica a lungo raggio. L’ha dichiarato il ministero della Difesa di Ankara. Cancellato l’accordo con China Precision Machinery, il ministro dice che la Turchia svilupperà un sistema missilistico con “risorse domestiche”.
Il progetto made in China aveva suscitato la preoccupazione della Nato, di cui la Turchia è parte. Gli alleati premevano per un sistema compatibile con i dispositivi di difesa comuni.

CINA – Calano gli investimenti in Africa

Gli investimenti cinesi in Africa sono scesi del 40 per cento, anno su anno, nella prima metà del 2015e si attestano ora a circa 1,2 miliardi di dollari in totale. Alla radice, la minore domanda di materie prime a causa del rallentamento dell’economia. Anche le importazioni cinesi dall’Africa cono calate del 43 per cento da gennaio a giugno. Se la notizia di una Cina meno energivora fa piacere, a rimetterci sono però i Paesi che puntano tutto sulle risorse del sottosuolo per darsi uno sviluppo. Il rapporto Cina-Africa è basato su questo schema: prestiti, infrastrutture e investimenti in cambio di materie prime.

GIAPPONE – Verso una legge sulla "cospirazione" per combattere terrorismo

Una legge sulla cospirazione per proteggere le vite dei cittadini giapponesi. È questo il provvedimento allo studio del partito liberaldemocratico, attualmente al governo in Giappone, sulla scia degli attacchi di Parigi della settimana scorsa e del rinnovato impegno di Tokyo a combattere il terrorismo internazionale dopo il G20 di Antalya. Secondo la legge chiunque potrebbe essere arrestato preventivamente per aver semplicemente discusso l’organizzazione di un possibile attacco. Lo stesso provvedimento era stato sottoposto al voto parlamentare tre volte in passato, nel 2003, in coincidenza dell’impegno giapponese in Iraq a fianco degli Usa, ma sempre bocciato. Si tratterebbe tuttavia di un importante rafforzamento della sorveglianza – già pesante, soprattutto nella capitale, dove si trova il più grande corpo di polizia al mondo – in vista dei grandi eventi dei prossimi anni, Olimpiadi 2020 in primis. 

[Foto credit: scmp.com]