In Cina e Asia – Semiconduttori: Pechino punta ad acquisire tecnologia straniera

In Notizie Brevi by Alessandra Colarizi

I titoli di oggi:
  • Semiconduttori: Pechino lancia progetto transfrontaliero  
  • Partita la staffetta olimpica
  • La Cina supera per Pil l’Ue 
  • Olimpiadi: Taiwan “costretta” a partecipare alla cerimonia di apertura
  • Cina: 10mila centri per promuovere i valori della Nuova Era
  • Cantare in Tesla
  • La miniera che divide Tokyo e Seul
Promuovere la collaborazione internazionale nella produzione di semiconduttori. E’ con questo obiettivo in mente che Pechino si appresta a lanciare il Comitato di lavoro transfrontaliero sui semiconduttori, iniziativa coordinata dal Ministero del Commercio cinese insieme al Ministero dell’Industria e dell’Information Technology e all’Università Tsinghua. Nello specifico la nuova commissione incoraggerà gli scambi tra aziende e istituti di ricerca stranieri e cinesi, facilitando la creazione di basi di sviluppo e di produzione grazie allo stanziamento di appositi fondi. I governi locali sono chiamati a partecipare. Una parte delle risorse saranno altresì spese per sostenere l’acquisizione di società estere legate all’industria semiconduttori. L’americana Intel e l’olandese ASML sono tra i possibili target. Il progetto risponde agli sforzi messi in campo da Pechino per raggiungere una maggiore autonomia nei settori strategici. Rappresentando circa la metà della domanda globale di semiconduttori, oggi la Cina può contare su un’autosufficienza di appena il 16%. Il braccio di ferro con Washington ha reso anche più impellente la creazione di campioni nazionali. Il tema è talmente caldo da aver ispirato una serie tv che in 40 episodi racconta la storia del ricercatore cinese che dopo aver studiato in America è rimpatriato per aiutare la Cina a sviluppare chip avanzati.
Intanto, la crescente assertività cinese nel comparto tecnologico viene vista con sospetto non solo sull’altra sponda del Pacifico. Secondo quanto anticipato al FT da Margrethe Vestager,Commissario europeo per la concorrenza, nelle prossime ore l’Ue ufficializzerà il lancio di un programma per la definizione di standard nei settori strategici, dal riconoscimento facciale, alle batterie di prossima generazione fino all’ innovazioni ambientali. E’ prevista l’istituzione di un sistema di monitoraggio e supporto alle aziende in tandem con gli Stati uniti. La collaborazione transatlantica avverrà attraverso il Trade and Technology Council, inaugurato a settembre.
Partita la staffetta olimpica
E’ partita stamattina la staffetta della torcia olimpica di Pechino 2022. La fiamma attraverserà un totale di 12 aree e siti storici nella capitale cinese e nei sobborgo di Yanqing e Zhangjiakou, sedi delle competizioni, prima di venire depositata nel calderone olimpico durante la cerimonia di apertura dei Giochi nello stadio Nido d’Uccello. Tra i tedofori compaiono nomi dello sport, come il noto cestista Yao Ming, ma anche inaspettai outsider. E’ il caso di Qi Fabao, uno dei soldati cinesi coinvolti negli scontri mortali con le trupope indiane dello scorso anno nella Galwan Valley.
La Cina supera per Pil l’Ue 
Il Pil cinese ha superato per la prima volta quello dell’Unione europea. E’ quanto rivelano i dati rilasciati lunedì da Eurostat, secondo cui, con una crescita annua preliminare del del 5,2%, il Pil del blocco si attesta a 14,09 mila miliardi di euro,  al di sotto dei 18 mila miliardi di dollari registrati dalla Cina nel 2021. Il sorpasso è avvenuto grazie al ritmo sostenuto (l’8,1%) con cui si è espansa l’economia cinese nonostante le ripercussioni del Covd. Secondo gli analisti interpellati dalla stampa statale cinese, mentre le ultime statistiche assegnano alla Cina lo status di seconda potenza mondiale nel senso più ampio del termine, è bene ricordare che in termini di Pil pro capite il gigante asiatico ha ancora parecchia strada da compiere: nel 2020, il PIL pro capite medio dell’UE era circa 3,6 volte quello cinese.
Olimpiadi: Taiwan “costretta” a partecipare alla cerimonia di apertura
Suo malgrado, anche Taiwan parteciperà alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino. Ordine del Comitato olimpico internazionale. Un paio di giorni fa Taipei aveva annunciato l’assenza del proprio team all’evento, menzionando il Covid, ma lasciando intendere (come confermato alla stampa internazionale da alcune fonti) si trattasse in realtà di un boicottaggio simbolico in risposta alle pressioni militari di Pechino nello Stretto. A preoccupare è soprattutto l’eventualità che gli atleti taiwanesi siano costretti a comparire con uno standing equivalente a quello di Hong Kong. Un compromesso che andrebbe persino oltre l’usanza di gareggiare
– come voluto da Pechino – sotto l’etichetta “Chinese, Taipei” . Di ieri la notizia del dietrofront dopo “diversi avvisi” del COI: tutte le delegazioni sono state invitate a “cooperare nell’invio di personale per partecipare alle cerimonie di apertura e chiusura”. Non è ancora chiaro quanti dei 15 membri del team taiwanese saranno presenti.
Cina: 10mila centri per promuovere i valori della Nuova Era
Proiezioni cinematografiche, attività di volontariato, visite mediche gratuite. Sono alcune delle attività organizzate dai circa 10.000 centri per la promozione della civilizzazione nella Nuova Era, progetto lanciato a partire dal 2018, che ha già raggiunto 500 contee urbane e rurali in tutto il paese. Stando a uno studio ripreso dal WSJ, lo scopo è quello di riavvicinare la popolazione al partito; ovvero “ristabilire un’intimità tra le ‘masse’ e i loro governanti
dopo decenni di liberalizzazione economica.” L’arricchimento glorioso ha permesso alla leadership di cementare la propria legittimità, ma altresì ha distolto i cittadini dalla politica. Ricucire il rapporto con l’uomo della strada è diventata fin da subito una priorità per Xi, un membro dell'”aristocrazia rossa”. Secondo Jessica Batke, redattrice
dell’autorevole sito americano China File, i centri sono paragonabili alle unità di lavoro di epoca maoista, in quanto conservano responsabilità di propaganda offrendo al contempo servizi sociali. L’offerta comprende lezioni di ideologia abbinate ad attività culturali e di volontariato, che variano a seconda della collocazione geografica. 700 milioni di yuan (110 milioni di dollari) è la cifra sborsata dall’inizio del progetto allo scorso anno. Probabilmente è destinata a salire: le attività promosse dai centri sono perfettamente in linea con il mantra della “prosperità comune” rilanciato lo scorso anno dal presidente.
Cantare in Tesla

Il Capodanno lunare è il momento in cui tradizionalmente le multinazionali scatenano il proprio marketing per corteggiare il mercato cinese. Quest’anno una delle trovate più curiose arriva da Tesla, che ha annunciato doterà le sue auto di microfoni per il karaoke. Il TeslaMic, per il momento  disponibile solo in Cina, funziona con il sistema Karaoke del sistema di infotainment, ma anche con la piattaforma dedicata Leishi KTV. Si accoppia automaticamente alla tecnologia della vettura ed è completamente wireless. Prezzo: 1.999 Yuan, pari a circa 280 euro al cambio attuale. Il progetto sembra un’evoluzione dell’iniziativa “Caraoke” lanciata da Tesla nel 2019 con
un numero più limitato di tracce musicali. Il karaoke è uno dei passatempi preferiti dai cinesi, ma dopo la recente sfilza di incidenti e problemi tecnici non è detto che la trovata basterà a ripulire l’immagine dell’azienda oltre la Grande Muraglia.

La miniera che divide Tokyo e Seul

Gli storici contenziosi tornano a sfilacciare i rapporti tra Giappone e Corea del Sud. Stavolta non c’entrano isole contese né donne di conforto.  Martedì il governo nipponico ha annunciato di voler fare richiesta per l’inserimento nella lista dei patrimoni dell’Unesco della miniera d’oro e argento di Sado. Proprio qui i cittadini coreani furono sottoposti con la forza a lavori brutali durante la colonizzazione giapponese della penisola coreana del 1910-1945. “Ci impegneremo in un dialogo con la Corea del Sud e altre nazioni in modo calmo ed educato così che il valore del sito come bene culturale sia riconosciuto”, ha detto il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno in conferenza stampa aggiungendo che “una task force sarà istituita in vista del processo di selezione che includerà deliberazioni sul contesto storico del sito”. Secondo Kyodo News, l’annuncio – che segna un’inversione rispetto a quanto anticipato in precedenza – rivela il peso mantenuto dall’ala conservatrici del Partito liberaldemocratico, guidata dall’ex primo ministro Shinzo Abe. La proposta del governo Kishida verrà valutata da un organo consultivo dell’Unesco, che si impegnerà a fornire una risposta entro maggio 2023.

A cura di Alessandra Colarizi