In Cina e Asia – Militanti Isis arrestati in Xinjiang

In by Gabriele Battaglia

Avevano aderito allo Stato islamico e sono stati arrestati una volta ritornati a casa: questa la sorte di alcuni militanti originari dello Xinjiang, Cina occidentale. Il sistema nepotistico dell’Esercito Popolare di Liberazione, dove tutto ha un prezzo e bisogna essere parenti o compari di chi ha influenza. Twitter punta alla Cina: si auspica un graduale sblocco del social network. CINA – Arrestati sospetti militanti dell’Isis in Xinjiang

Militanti islamici originari dello Xinjiang che avevano aderito all’Isis (Daesh) sono stati arrestati dopo il loro ritorno a casa, ha comunicato Zhang Chunxian, capo del Partito comunista della regione autonoma.
“Credo che ci siano estremisti dello Xinjiang che hanno aderito Stato islamico”, ha detto ieri. “Abbiamo recentemente arrestato alcuni gruppi che sono tornati [in Xinjiang] dopo l’adesione al gruppo”, ha aggiunto senza aggiungere altro. Precedentemente, l’inviato cinese per il Medio Oriente aveva affermato che sarebbero cento i militanti “cinesi” (si suppone uiguri) che hanno aderito all’Isis.
Le dichiarazioni giungono mentre la Cina sta concludendo il varo della propria legge antiterrorismo, accusata in Occidente di limitate i diritti civili con la scusa della lotta all’islamismo radicale, e mentre trae un primo bilancio della campagna di repressione del “separatismo” lanciata un anno fa.

CINA – Misteri militari e alta tensione


Foto credit: defencetalk.com

“I gradi nell’Esercito Popolare di Liberazione hanno un prezzo, la tessera del Partito comunista ha un prezzo, e le importanti cariche militari sono riservati ai compari, figli e parenti di alti funzionari”, hanno raccontato tre generali in pensione a una televisione; una rivelazione a orologeria mentre prosegue il giro di vite nelle forze armate voluto dal presidente Xi Jinping. Altre fonti raccontano che l’offensiva di Xi sarebbe finalizzata a rimuovere dall’esercito ogni residua influenza di Jiang Zemin – l’”Andreotti cinese” – l’uomo che nel dopo-Deng, per vent’anni, ha tenuto in pugno le redini del Paese.
Si dice addirittura che il presidente che ha preceduto Xi, Hu Jintao, fosse regolarmente scavalcato da Jiang – formalmente in pensione – per quanto riguarda le faccende militari. Che la situazione sia tesa lo rivela anche il fatto che il presidente ha rivoltato come un guanto l’Ufficio centrale per la sicurezza, cioè l’entità che si occupa della sua incolumità personale, secondo quanto rivelato da tre fonti diverse al South China Morning Post.

CINA – Twitter come Facebook punta alla Cina

Twitter apre un ufficio a Hong Kong per corteggiare le imprese cinesi, anche se il suo sito è bloccato oltre Muraglia dal 2009.
L’ufficio avrà il compito di trovare aziende cinesi che vogliano promuovere i propri prodotti presso clienti stranieri attraverso il social network. Insomma, inserzionisti. È la stessa strategia adottata da Facebook, che ha aperto un ufficio a Pechino. Entrambi sperano sotto sotto che il legame commerciale porti poi a un graduale allentamento del blocco.

COREA DEL NORD – L’anno dell’amicizia con la Russia

Il 2015 sarà l’anno dell’amicizia tra Corea del Nord e Russia. L’annuncio è stato dato dall’agenzia ufficiale Kcna. Mosca e Pyongyang, sottolinea l’agenzia, approfondiranno i legami politici, economici e culturali.”.L’iniziativa è l’ultima in ordine di tempo della sempre maggiore collaborazione tra i due Paesi, entrambi soggetti a sanzioni internazionali imposte nel caso Russo per la crisi ucraina e per quanto riguarda i nordcoreani in risposta ai test nucleari e balisitici.

La scorsa settimana i due governi hanno siglato un accordo di cooperazione per l’istituzione di una zona di sviluppo nell’estremo oriente della Federazione russa. L’intesa è stata firmata durante la riunione inaugurale del nuovo consiglio congiunto per gli affari. E a maggio il leader nordcoreano Kim Jong Un potrebbe partecipare alle celebrazioni per il 70esimo anniversario della vittoria contro il nazismo in programma a maggio a Mosca, in quello che potrebbe essere il suo primo viaggio all’estero dalla salita al potere nel 2011. Visita che potrebbe precedere l’incontro con i leader cinesi a Pechino che ancora non è avvenuto.

[Foto credit: haaretz.com]