Una proposta di legge del Congresso del popolo cinese equipara – e proibisce – la violenza domestica sia fisica sia psicologica. In Corea del Sud i rifugiati nordcoreani ricorrono alla chirurgia plastica per cancellare il proprio passato a nord del 48esimo parallelo. Il Nepal viene incontro alle richieste della minoranza madhesi e accetta di emendare la costituzione. Trovato un sopravvissuto nella frana di Shenzhen, dopo 60 ore. La nostra rassegna del mattino.In Cina la violenza domestica è anche psicologica
Nella bozza alla seconda revisione del Congresso del popolo, si legge che il governo «proibisce ogni forma di violenza domestica» e si specifica che essa è riferita sia alla violenza fisica sia a quella psicologica, a cui in una versione precedente non si faceva accenno. Come spesso accade, la difficoltà maggiore nell’individuare questi casi è che difficilmente escono dalle mura domestiche.
Secondo la Federazione delle donne cinesi, a fronte di un 25 per cento di vittime di violenza domestica si ricevono appena 50mila denunce l’anno. Le statistiche parlano chiaro: nell’88 per cento dei casi sono vittime del marito e nel 7 per cento dei genitori.
Chirurgia plastica per cancellare il proprio passato nordcoreano
Una volta raggiunta la Corea del sud, chi fugge dal nord si sottopone a una plastica per cancellare cicatrici e tatuaggi che potrebbero ricondurli al passato. Un video della Bbc mostra come si pensa così di poter cominciare veramente una nuova vita.
Sono più di 15mila i nordcoreani fuggiti dagli anni Cinquanta, ma quando raggiungono il sud spesso lamentano di essere discriminati.
Il Nepal prova a rompere l’embargo, propone di emendare la costituzione
Forse il blocco economico che paralizza il paese da mesi è forse destinato a finire. Il governo ha infatti accettato di emendare la nuova costituzione in favore delle richieste della minoranza madhesi. Questi ultimi, che hanno forti legami con l’India, sono circa il 30 per cento dei 28 milioni di nepalesi e bloccando le principali arterie che collegano il Nepal con l’India avevano di fatto bloccato il paese.
Trovato un sopravissuto nella frana di Shenzhen dopo 60 ore
A 60 ore dall’immensa frana che ha contribuito al collasso di più di 30 palazzi nella città simbolo del miracolo economico cinese, è stato ritrovato vivo un lavoratore migrante di 19 anni. Ci sono ancora 60 dispersi e le autorità ad oggi non hanno dato il numero ufficiale dei decessi.
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