In Cina e Asia – La Cina annuncia misure economiche per rassicurare i mercati

In Notizie Brevi by Serena Console

I titoli di oggi:

  • La Cina annuncia misure economiche per rassicurare i mercati
  • La Cina non condanna la Russia al tribunale dell’Aja
  • Covid-19: La Cina rivede le misure per i pazienti
  • L’ONU accusa la giunta militare del Myanmar di crimini di guerra

Nuovo slancio ai mercati finanziari. Il vice premier Liu He, nella riunione di ieri del Commissione per la stabilità e lo sviluppo finanziario del Consiglio di Stato, ha presentato nuove misure per garantire una crescita economica costante, annunciando politiche favorevoli ai mercati dei capitali. Il governo, inoltre, si assicurerà che qualsiasi regolamentazione che potrebbe avere “un impatto significativo sui mercati dei capitali” sia coordinata in anticipo con i dipartimenti di gestione finanziaria. Il vicepremier ha messo sul piatto anche misure a sostegno degli operatori del mercato immobiliare, che saranno messe in atto per “soddisfare la necessità di rilanciare l’economia nel primo trimestre”, mentre arriveranno nuovi prestiti al settore.

La notizia ha scatenato i mercati cinesi, soprattutto l’indice Hang Seng di Hong Kong, ma sembra abbia voluto rispondere ai dati rilasciati ieri dal National Bureau of Statistics sul settore immobiliare cinese che, a differenza della produzione industriale, non dimostra di correre. Se da una parte i prezzi delle nuove case sono calati per il sesto mese consecutivo a febbraio, a seguito degli interventi governativi per fermare le speculazioni nel settore immobiliare, dall’altra si sono registrati aumenti mensili dei prezzi in 70 grandi città: qui, stando ai calcoli del Wall Street Journal, i prezzi sono scesi dello 0,12% a febbraio rispetto a gennaio, in aumento quindi rispetto al calo dello 0,04% registrato a gennaio. Le città più grandi della Cina – Pechino, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou – stanno emergendo più forti dalla recessione immobiliare iniziata lo scorso anno, con un aumento dei prezzi dello 0,5% su base mensile a febbraio, rispetto all’aumento dello 0,6% registrato a gennaio. I prezzi delle nuove case in 31 città di secondo livello sono rimasti stabili rispetto a quelli di gennaio, mentre quelli in 35 città di terzo livello hanno registrato un calo mensile dello 0,3% rispetto al mese scorso. Questi dati riflettono le persistenti preoccupazioni per la flessione degli immobili e per le restrittive politiche adottate per allontanare gli speculatori dal mercato immobiliare. La costante instabilità sembra motivare la decisione di sospendere l’attesa sperimentazione della property tax annunciata lo scorso anno. 

La Cina non condanna la Russia al tribunale dell’Aja

La Corte di Giustizia internazionale ha ordinato alla Russia di “sospendere immediatamente le operazioni militari iniziate il 24 febbraio nel territorio dell’Ucraina”. L’ordine, presentato da Kiev lo scorso 26 febbraio, è stato approvato con 13 voti favorevoli e due contrari, espressi dal giudice russo Kirill Gevorgian e dalla sua collega cinese Xue Hanqin. Nell’ordine si specifica inoltre che non si sono riscontrate alcune prove a sostegno delle giustificazioni usate dal Cremlino per legittimare l’invasione, cioè il presunto genocidio commesso da Kiev contro le popolazioni russofone dell’Ucraina orientale.

La giudice Xue, sebbene sia d’accordo sul fatto che la Russia dovrebbe interrompere la sua azione militare in Ucraina, ha comunque votato contro l’ordine perché non riconosce la tesi avanzata dall’Ucraina in base alla Convenzione sul genocidio del 1948. Per Xue l’ordine avanzato dall’Ucraina alla Corte internazionale ha lo scopo di dichiarare illegale il riconoscimento delle regioni di Luhansk e Donetsk come repubbliche indipendenti russe. La giudice cinese ha invitato il tribunale internazionale ad abbandonare i “pregiudizi” sul caso. Il documento delle motivazioni di Xue è stato pubblicato sul sito web della Corte internazionale di giustizia.

Covid-19: La Cina rivede le misure per i pazienti

A distanza di due anni dallo scoppio della pandemia, la Cina ha allentato la morsa sul trattamento del virus. Il governo di Pechino ha rilasciato una nuova circolare per aggiornare le linee guida per le cure di pazienti con Covid-19. Via libera all’uso dei test antigienici per individuare la positività del virus. Ma le novità riguardano soprattutto il ricovero. Secondo il nuovo piano, i pazienti con sintomi lievi saranno messi in quarantena in specifiche strutture, anziché essere portati direttamente negli ospedali come fatto finora. I pazienti saranno trasferiti in ospedale solo quando la loro condizione peggiora; invece, i pazienti con patologie continueranno a essere curati negli ospedali.

C’è un cambiamento anche per quel che riguarda la quarantena. I pazienti guariti dal Covid-19 saranno dovranno osservare un isolamento domiciliare di 7 giorni invece di una quarantena di 14 giorni. L’adeguamento dei criteri per la dimissione dall’ospedale potrebbe così alleggerire il carico sul sistema sanitario. Con l’aumento dei casi di Covid-19, la Cina sembra essere piombata nel 2020: Pechino ha aumentato i posti letti negli ospedali nazionali per i malati Covid, riducendo gli accessi per i pazienti con altre patologie. Il governo ha anche disposto l’apertura di otto ospedali temporanei per un totale di 10mila posti letto e due strutture per la quarantena nella provincia di Jilin, che ha riportato più di 5.000 casi nell’ultima settimana.

La gestione della pandemia colpisce anche i giganti dell’industria automobilistica. La sede della Volkswagen a Changchun riprende oggi la sua produzione dopo un’interruzione di tre giorni. Fino a domani cancelli chiusi anche per la fabbrica di Tesla a Shanghai, la Gigafactory 3, dove è stata interrotta la produzione delle auto elettriche da ieri. Invece Foxconn, il fornitore di Apple con sede a Shenzhen, ha riavviato alcune aree della sua fabbrica dopo aver siglato un accordo con i dipendenti, che ora si trovano a vivere e lavorare nella bolla aziendale.

La situazione pandemica di Hong Kong continua a spaventare Pechino. I ricercatori dell’ex colonia britannica stimano che il bilancio delle infezioni in città sia significativamente superiore ai dati ufficiali tanto da aver probabilmente raggiunto la metà dei suoi 7,4 milioni di abitanti. Il governo ha imposto la chiusura di gran parte delle spiagge in un nuovo giro di restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Le immagini delle spiagge affollate di Hong Kong, circolate lo scorso weekend, hanno destato rabbia tra molti utenti dei social media cinesi, dopo l’imposizione del lockdown a Shenzhen. La Chief Executive Carrie Lam ha poi aperto all’ipotesi di un nuovo rinvio delle elezioni per il prossimo capo esecutivo per contrastare l’ondata, pur precisando che un ulteriore cambiamento non può essere deciso dal governo locale ma da Pechino. Intanto il segretario alle finanze, Paul Chan Mo-po, ha aperto all’ipotesi di una riapertura dei viaggi senza quarantena in Cina già dalla seconda metà di quest’anno.

L’ONU accusa la giunta militare del Myanmar di crimini di guerra

A più di un anno dal colpo di Stato in Myanmar, le Nazioni Unite hanno pubblicato un report che fotografa la violenza perpetrata dalla giunta militare ai danni dei civili nel corso degli ultimi 13 mesi. Secondo il report dell’ONU, il Tatmadaw ha commesso “sistematiche e diffuse violazioni dei diritti umani”, alcune delle quali potrebbero essere considerate “crimini di guerra e contro l’umanità“. L’alta commissaria per i Diritti umani dell’ONU, Michelle Bachelet, ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché adotti “immediatamente” misure per mettere fine alla “spirale di violenza” che si registra nel Paese del sud est asiatico. Il report è stato redatto da esperti del consiglio dell’Onu per i diritti umani (Ohchr), dopo aver intervistato 155 persone tra vittime, testimoni e attivisti. Le testimonianze sono state raccolte da febbraio 2021 fino a gennaio di quest’anno.

A cura di Serena Console