In Cina e Asia – Il Pcc guiderà le riforme attraverso i pericoli

In Notizie Brevi by Redazione

La Cina continuerà il suo processo di riforma economica nonostante i pericoli, ma non cambierà il proprio sistema politico né permetterà ad altri paesi di dettare la propria agenda interna. Lo ha affermato questa mattina il presidente Xi Jinping nel suo discorso per le celebrazioni dei 40 anni dalle riforme e l’apertura di Deng Xiaoping. Letteralmente: “Sosterremo risolutamente la leadership autorevole e centralizzata del Comitato Centrale del Pcc e garantiremo che la leadership del partito venga attuata in materia di riforma, sviluppo, stabilità, affari interni ed esteri, difesa nazionale, partito, stato, esercito e altri campi”. Evitando di fornire dettagli, Xi ha dichiarato che Pechino continuerà a sostenere il comparto statale pur agevolando lo sviluppo del settore privato. Nessuno può dire alla Cina cosa deve o non deve fare, ha continuato il leader, sottolineando come il gigante asiatico sia diventato un interlocutore fondamentale per lo sviluppo di un ordine mondiale pacifico. L’anniversario ricorre mentre Cina e Stati uniti sono intenti a negoziare un accordo economico che, stando a Washington, dovrà includere riforme strutturali non solo concessioni commerciali.

Dai campi di detenzione in Xinjiang prodotti per il mercato americano

La Hetian Taida Apparel, è un’azienda privata cinese che ha di recente aperto uno stabilimento proprio all’interno del centro di detenzione di Yutian in Xinjiang, dove i detenuti sarebbero obbligati a lavorare per paghe minime, all’interno del programma di recupero stabilito dal governo di Pechino. I giornalisti dell’Associated Press, seguendo un carico in uscita dal campo hanno scoperto che questo portava dritto negli Usa, alla Badger Sportswear, un’azienda di sportwear di Statesville, North Carolina che vende magliette e felpe per i college e le università americane. Se così fosse si tratterebbe di una violazione del ‘‘Business Supply Chain Transparency on Trafficking and Slavery Act” del 2015 che vieta l’importazione di prodotti frutto di lavoro forzato negli Usa. Interrogato, il CEO di Badger ha confermato di aver visitato e sottoposto ad audit sociale lo stabilimento e ha confermato un’indagine interna per appurare i fatti e la sospensione delle forniture

La Cina censura il Natale

No ad alberi di Natale e festosi addobbi. L’Ufficio per la gestione urbana di Langfang, città nella provincia cinese dello Hebei, ha vietato l’esposizione di decorazioni nei negozi nonché l’organizzazione di attività celebrative all’aperto, aggiungendo che qualsiasi evento religioso negli spazi pubblici verrà segnalato alle autorità. Ogni anno, nella Cina atea, il Natale è fonte di polemiche. Festeggiato a partire dagli anni ’80, nel Regno di Mezzo la festa ha perso qualsiasi significato spirituale ma continua a suscitare l’ attenzione del governo per via delle sue origini straniere. Considerando che sotto Xi Jinping Pechino ha ripreso a valorizzare la cultura cinese, tutto ciò che proviene da Occidente viene visto con sospetto. Mentre da Langfang sostengono che i divieti siano mirati a vincere un premio messo in palio per le città “più civilizzate” del paese, non è la prima volta che il Natale viene preso di mira. Lo scorso dicembre era stata la Lega della Gioventù comunista dello Anhui a invitare i suoi membri a boicottare le feste straniere.

12enne uccide la madre con 20 coltellate. La Cina riflette

L’omicidio a sangue freddo di una 34enne di Yuanjiang da parte del figlio dodicenne ha riacceso i riflettori sulla giustizia minorile in Cina. Tutto era cominciato con una lita per delle sigarette. Poi le oltre 20 coltellate nel sonno. Dopo appena cinque giorni il bambino era di nuovo a scuola con lo sgomento del web cinese. In Cina, l’età minima per la responsabilità penale è di 14 anni (per le Nazioni Unite 12), e pertanto il piccolo assassino non può essere perseguibile penalmente. Ma la lucidità dimostrata insieme alla completa assenza di rimorso sono per molti aggravanti sufficienti a giustificare l’adozione di misure severe. “Non è possibile utilizzare l’età come standard per tutto “, scrive un utente su Weibo, “alcuni bambini hanno talento e addirittura superano gli adulti per I.Q”.

La Corea del Nord ha trovato un modo per evadere le sanzioni sul petrolio

La Corea del nord starebbe utilizzando tecnologia cinese per trasformare le proprie riserve di carbone in gas sintetico così da allentare la dipendenza dalle importazioni di petrolio, su cui pesano le sanzioni internazionali. Secondo fonti del WSJ, la Cina ha rifornito Pyongyang di un grande gassificatore di carbone progettato per produrre 40.000 metri cubi all’ora di gas sintetico in una zona industriale a nord di Pyongyang. Questa produzione da sola sarebbe sufficiente a produrre combustibili sintetici pari a circa il 10% del petrolio grezzo e raffinato importato dalla Corea del Nord negli ultimi anni. Il Regno Eremita ha riserve di carbone per 14,7 miliardi di tonnellate, più del Kentucky. In passato, gran parte della sua produzione di carbone è stata destinata all’esportazione, ma le sanzioni dello scorso anno hanno permesso l’accumulazione di un surplus per uso domestico. Secondo gli esperti,  la gassificazione del carbone ha contribuito a fornire materie prime per aumentare la produzione di fertilizzanti e teli di plastica per le serre, aumentando la produzione di cibo. La tecnologia è ora utilizzata anche in centrali elettriche su piccola scala per incrementare le forniture di elettricità.

Malaysia: Goldman Sachs sotto accusa nel caso 1MDB

La Malesia ha sporto denuncia penale contro Goldman Sachs e sue due ex dipendenti in relazione all’inchiesta sul fondo d’investimento 1MDB, istituito dall’ex premier Najib Razak e utilizzato impropriamente per l’acquisto di beni di lusso oltre che per finanziare il film con Leonardo Di Caprio The Wolf of Wall Street. La banca statunitense è indagata in almeno sei paesi per aver contribuito a raccogliere i fondi attraverso l’emissione di bond per un compenso di 600 milioni di dollari. Il governo malese oggi sotto la guida di Mahathir Mohamad ha minacciato sanzioni per 2,7 miliardi di dollari, mentre Najib è indagato per aver sottratto dall’1MDB 700 milioni di dollari.