In Cina e Asia – IDE in Cina ai minimi da 30 anni, Pechino effettua taglio record sui mutui

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • IDE in Cina ai minimi da 30 anni, Pechino effettua taglio record sui mutui
  • Cina, il premier Li Qiang chiede al governo di agire per ripristinare la fiducia nell’economia
  • Guardia costiera cinese ferma imbarcazione turistica taiwanese per effettuare controlli
  • Corea del sud, medici e specializzandi si dimettono in segno di protesta contro il governo
  • Papua Nuova Guinea, almeno 25 persone massacrate in imboscata causata da faide tribali
  • Il Giappone rinnova il suo impegno per la ricostruzione dell’Ucraina
  • Nuova Delhi continua a investire nelle Maldive nonostante la politica di “India out”

“Coloro che tentano di escludere la Cina in nome del de-risking commetteranno un errore storico”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese partecipando nel weekend alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Tentativo estremo di raddrizzare una tendenza che sembra inarrestabile senza riforme strutturali. Gli investimenti diretti esteri (IDE) in Cina sono precipitati al livello più basso degli ultimi 30 anni. Secondo i dati rilasciati domenica dall’Amministrazione statale dei cambi, nel 2023 gli investimenti diretti esteri della Cina sono ammontati a 33 miliardi di dollari, in calo di circa l’80% rispetto al 2022 e inferiori del 10% rispetto al picco segnato nel 2021. Nonostante le promesse di nuove aperture, l’amministrazione Xi Jinping sconta la stretta normativa sul settore privato, nonché le molteplici misure a protezione della sicurezza nazionale, con annessi arresti di dipendenti di società straniere. Non giovano le restrizioni commerciali degli Usa sui chip e le limitazioni pianificate dall’Ue sul flusso di capitali nelle industrie strategiche cinesi. Questo aiuta a spiegare i toni insolitamente pacati di Wang che – dopo aver incontrato Blinken – nel fine settimana si è confrontato con diversi leader europei, persino con alcuni europarlamentari sanzionati da Pechino. Stamani gli istituti di credito cinesi hanno intensificato il sostegno al settore immobiliare in difficoltà effettuando un taglio record al tasso di riferimento dei mutui ipotecari.

Guardia costiera cinese ferma imbarcazione turistica taiwanese per effettuare controlli

La guardia costiera cinese ha abbordato un’imbarcazione turistica nei pressi delle isole Kinmen, controllate da Taiwan che si trovano vicino alla Cina continentale. Lo ha riferito Taipei lunedì. Pechino aveva annunciato domenica che avrebbe rafforzato i controlli intorno alle isole, in seguito alla morte di due cittadini cinesi in fuga dalle autorità taiwanesi per essersi spinti con uno motoscafo in acque controllate da Taipei. Le autorità cinesi avrebbero chiesto all’equipaggio della nave di verificare il piano di rotta e le licenze, per poi ripartire mezz’ora dopo. La guardia costiera taiwanese, osservando l’avvicinamento di lunedì, ha inviato una propria nave incaricata di riaccompagnare l’imbarcazione turistica nel porto dell’isola principale di Kinmen. 

Corea del Sud, medici e specializzandi si dimettono in segno di protesta contro il governo

In Corea del Sud medici e specializzandi si dimettono in massa, in segno di dissenso contro una politica del governo che prevede di aumentare di 2mila unità le ammissioni alla scuola di medicina. La protesta ha causato ritardi negli interventi e nei trattamenti terapeutici negli ospedali, anche se per il momento, secondo South China Morning Post, l’impatto delle interruzioni non è stato eccessivamente grave. Alcuni pensano che l’aumento della concorrenza tra i medici potrebbe portare al diffondersi di trattamenti sanitari non necessari gravando sul piano di assicurazione sanitaria pubblica. Per i professionisti del settore, Seul dovrebbe impiegare le risorse in altro modo, come alzare le tasse mediche. Il governo sostiene invece che sia necessario assumere più medici, in vista del rapido invecchiamento demografico della popolazione sudcoreana.

Papua Nuova Guinea, almeno 25 persone massacrate in imboscata causata da faide tribaliì

In Papua Nuova Guinea almeno 25 persone sono state uccise sugli altopiani della provincia di Enga, nel più grande massacro degli ultimi tempi causato da faide tribali. L’afflusso di armi illegali, secondo gli esperti, avrebbe esacerbato le violenze. Il sovrintendente ad interim della Toyal Papua New Guinea, George Kakas, ha detto all’emittente australiana ABC che gli uomini uccisi stavano andando ad attaccare una tribù vicina, prima di cadere in un’imboscata vicino alla città di Wabag.

Cina, il premier Li Qiang chiede al governo di agire per ripristinare la fiducia nell’economia

Ora che la Festa di Primavera è finita, è arrivato il momento di “rispondere attivamente alle preoccupazioni dell’opinione pubblica” con “azioni pragmatiche”, in modo da “rafforzare la fiducia” delle persone nell’economia cinese. Lo ha chiesto il premier cinese, Li Qiang, durante il meeting del Consiglio di Stato che si è tenuto domenica 18 febbraio. Come riportato da Xinhua, Li ha detto al governo di mettere in atto quanto deciso nel corso della Conferenza centrale per il lavoro economico dello scorso dicembre, così da cercare di “progredire nello sviluppo di alta qualità”. Il Consiglio di Stato ha anche discusso la bozza della relazione sul lavoro dell’esecutivo che sarà annunciata durante le due sessioni di marzo. La relazione conterrà i principali obiettivi di crescita economica per il 2024.

Il Giappone rinnova il suo impegno per la ricostruzione dell’Ucraina

Lunedì 19 febbraio si è tenuta a Tokyo la Conferenza Giappone-Ucraina per la promozione della crescita economica e della ricostruzione. Durante l’evento il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha ribadito l’impegno a lungo termine del Giappone per la ricostruzione dell’Ucraina, martoriata da quasi due anni di guerra con la Russia, definendolo un “investimento nel futuro”. Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti di 130 aziende e circa 300 persone, compresa la delegazione ucraina guidata dal primo ministro del paese, Denys Shmyhal. I governi e le imprese giapponesi e ucraine hanno firmato più di 50 accordi di cooperazione economica e commerciale, mentre Kishida si è impegnato a fornire a Kiev altri 105 milioni di dollari di aiuti. Come riportato dall’Associated Press, negli ultimi due anni il Giappone (che non può esportare armamenti letali) ha promesso all’Ucraina 12,1 miliardi di dollari in sostegni umanitari e finanziari.

Nuova Delhi continua a investire nelle Maldive nonostante la politica di “India out”

Nonostante il nuovo presidente delle Maldive, Mohamed Muizzu, abbia promesso di allontanare il paese dall’India per riavvicinarsi alla Cina, Nuova Delhi non ha smesso di investire nell’arcipelago. Anzi, nell’ultimo anno fiscale (che finisce a marzo) l’India ha persino intensificato il proprio supporto allo sviluppo delle Maldive, dirottando verso il paese insulare 7,71 miliardi di rupie indiane (circa 93 milioni di dollari) per costruire una serie di infrastrutture, come strade, ponti e aeroporti. La cifra è molto più alta degli 1,83 miliardi di rupie spesi nel 2022-23, ed è seconda solo a quella che Nuova Delhi ha destinato al Bhutan (24 miliardi di rupie). Come riportato da Reuters, il budget del 2023-24 per i progetti indiani nelle Maldive è di 6 miliardi di rupie. Questo anche se poche settimane fa Nuova Delhi e Malé si siano accordate per il ritiro di tutte le truppe indiane dall’arcipelago, come promesso in campagna elettorale da Muizzu.

A cura di Agnese Ranaldi e Francesco Mattogno; ha collaborato Alessandra Colarizi