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In Cina e Asia – Wang Yi incontra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba

In Notizie Brevi by Francesco Mattogno

I titoli di oggi:

  • Guerra in Ucraina, Wang Yi incontra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba
  • Capodanno lunare: viaggi in Cina sopra i livelli del 2019
  • Palau chiede i finanziamenti americani per continuare a riconoscere Taiwan
  • La Commissione Europea avvia indagine contro azienda cinese accusata di distorsione del mercato unico
  • Giappone, lanciato con successo il nuovo razzo H3
Guerra in Ucraina, Wang Yi incontra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba

Nel fine settimana, durante la prima tappa del suo tour diplomatico in Europa, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha partecipato alla Conferenza di Monaco sulla Sicurezza e tenuto una serie di incontri bilaterali di alto livello. Il 16 febbraio Wang ha incontrato l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, che ha chiesto alla Cina di non vendere all’esercito russo prodotti dual-use. Il ministro cinese ha parlato di guerra in Ucraina anche con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba, sabato 17, al quale ha detto che Pechino “non ha mai esportato armi letali” alla Russia. I due si sono impegnati a mantenere “i contatti tra Cina e Ucraina a tutti i livelli”. Nel suo discorso alla conferenza, prima del meeting, Wang ha ribadito il supporto di Pechino a una soluzione diplomatica del conflitto. Sul fronte economico, l’alto funzionario cinese ha detto che sarebbe un “errore storico” per i paesi occidentali proseguire con il de-risking dalla Repubblica popolare. Stessa linea di quella mantenuta nell’incontro di venerdì 16 con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante il quale Wang ha chiesto la rimozione delle sanzioni americane su aziende e persone cinesi. Sempre venerdì 16 il ministro ha incontrato anche l’omologo britannico David Cameron, che ha spinto Pechino a intercedere con l’Iran per porre fine agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso.

Capodanno lunare: viaggi interni sopra i livelli del 2019

Inizio incoraggiante per l’anno del Drago in Cina. Durante gli otto giorni di vacanza per il Capodanno lunare (terminati domenica 18 febbraio), secondo i dati del Ministero della Cultura e del Turismo, la spesa turistica a livello nazionale è stata di 632,7 miliardi di yuan (87,96 miliardi di dollari), in aumento del 47,3%  rispetto allo stesso periodo del 2023. In crescita anche il numero di viaggi: 474 milioni, ovvero un + 34,3% su base annua. Trattandosi del primo Capodanno dalla fine del Covid, il miglioramento era atteso. Tuttavia i numeri si confermano particolarmente positivi anche rispetto alle vacanze pre-pandemia. Secondo i dati del ministero, la spesa turistica interna e il numero dei viaggi nazionali sono aumentati rispettivamente del 7,7% e del 19% rispetto al 2019 (sebbene la spesa pro capite sia scesa del 9,5%). Complice un giorno in più di vacanza rispetto ai sette di quattro anni fa.

Più di 1,2 milioni di viaggiatori cinesi hanno scelto di trascorrere la festività a Hong Kong, un numero superiore a quello registrato nel 2018, l’anno precedente alle proteste pro-democrazia. 

Il traguardo resta ancora lontano per quanto riguarda invece il turismo internazionale: i flussi in entrata e uscita dalla Repubblica popolare si sono fermati al 90% dei livelli pre-pandemia. Segnano invece un nuovo record gli incassi al botteghino che negli otto giorni di festa hanno superato gli 8 miliardi di yuan (1,11 miliardi di dollari), secondo la China Film Administration.

Palau chiede i finanziamenti americani per continuare a riconoscere Taiwan

Palau è uno degli 11 paesi al mondo che ancora oggi riconoscono la Repubblica di Cina (Taiwan) e non la Repubblica popolare cinese, ma è una condizione che presto potrebbe cambiare, secondo il presidente palauano Surangel Whipps Jr. Come riportato dal South China Morning Post, a inizio febbraio il leader del piccolo Stato del Pacifico ha scritto una lettera a un senatore americano per chiedere con urgenza il supporto economico degli Stati Uniti, visto che “molti politici locali stanno vacillando di fronte alle offerte cinesi”. La scorsa settimana, però, il Senato americano non ha incluso nella bozza di legge sugli aiuti all’estero i fondi per il Compact of Free Association (COFA), programma che Washington ha stipulato con Isole Marshall, Micronesia e Palau per avere accesso esclusivo alle acque e allo spazio aereo dei tre paesi in cambio di supporto economico. Lo stallo prosegue da mesi e la situazione economica di Palau non è delle migliori. Ogni giorno che passa senza che gli Stati Uniti mandino i finanziamenti promessi “fa il gioco del Partito comunista cinese”, ha scritto Whipps.

La Commissione Europea avvia indagine contro azienda cinese accusata di distorsione del mercato unico

La Commissione Europea ha avviato un’indagine nei confronti di CRRC Qingdao Sifang Locomotive, costruttore di treni cinese sospettato di aver battuto la concorrenza dei produttori europei grazie ai sussidi statali. L’azienda ha vinto un bando per la costruzione di 20 treni elettrici, da destinare alla Bulgaria, con un’offerta di vendita da 610 milioni di euro, la metà di quanto è riuscita a proporre un’azienda spagnola. Come riportato dal Financial Times, si tratta della prima indagine di questo tipo da quando lo scorso anno sono state introdotte delle nuove norme per prevenire la distorsione del mercato unico a causa dei sussidi garantiti alle proprie aziende da paesi che non sono parte dell’Unione. La decisione finale della Commissione sulla vicenda dovrebbe arrivare entro il 2 luglio.

Giappone, lanciato con successo il nuovo razzo H3

Il Giappone ha lanciato con successo il suo nuovo razzo H3, successore più economico e potente del modello H-2A, che presto verrà dismesso. Come riportato da Associated Press, il razzo H3, partito il 17 febbraio, ha rilasciato in orbita senza problemi due satelliti utilizzati per l’osservazione dallo spazio. Si è trattato del secondo tentativo di lancio dell’H3: il primo era fallito a marzo del 2023. Il successo arriva dopo l’approdo sulla luna del primo lander giapponese, avvenuto lo scorso 20 gennaio, e conferma la volontà di Tokyo di costruirsi un accesso sempre più indipendente alle rotte spaziali.

A cura di Francesco Mattogno; ha collaborato Alessandra Colarizi