Tianjin World Economic Forum economia

In Cina e Asia – Al via la “Davos estiva” a Tianjin

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • Cina, al via la “Davos estiva” a Tianjin
  • Wagner, la Cina “crede nelle capacità della Russia di mantenere la stabilità”
  • Cina, Wang Yi incontra la delegazione Usa a Pechino
  • Cina, pronta la legge per cittadini “più patriottici”
  • Cina, Pechino inaugura il più grande impianto idro-solare al mondo
  • Tokyo rimuove Seul dalla lista nera per le esportazioni high-tech
  • Pakistan, al via il giro di vite tra i sostenitori di Khan nell’esercito
Cina, al via la “Davos estiva” a Tianjin

Martedì 27 giugno ha avuto inizio la tre giorni del World Economic Forum che avrà sede – per la prima volta in presenza dopo tre anni – nella metropoli nordorientale di Tianjin. L’appuntamento riunisce uomini d’affari e decisori politici, alcuni di altissimo livello – come nel caso dell’Arabia Saudita, evidenzia il Financial Times. Segnale, evidenzia l’articolo, che Ryadh è “desiderosa di ricevere l’aiuto cinese per diversificare la sua economia e desidera investimenti oltre i tradizionali settori del petrolio, della raffinazione e delle telecomunicazioni.”

Nel suo discorso di apertura, il premier Li Qiang ha parlato di cooperazione economica invitando a non allontanarsi dalla globalizzazione. “In Occidente si parla molto di de-risking e di ridurre la dipendenza dai partner economici”, ha avvertito, “questi concetti sono una proposizione falsa, perché lo sviluppo della globalizzazione economica è tale che l’economia mondiale è diventata un’entità comune in cui tu ed io siamo entrambi mescolati. Le economie di molti paesi si fondono l’una con l’altra, fanno affidamento l’una sull’altra, realizzano risultati l’una per l’altra e si sviluppano insieme. Questa è una buona cosa, non una cattiva cosa.”

Wagner, la Cina “crede nelle capacità della Russia di mantenere la stabilità”

Pechino continua a osservare quanto accaduto in Russia dopo che il leader del gruppo mercenario Wagner Evgenij Prigozhin ha invitato i suoi a rivoltarsi contro i vertici militari. “Come vicino amichevole di Mosca e partner strategico globale di coordinamento nella nuova era, la Cina sostiene e crede nella capacità della Russia di mantenere la stabilità nazionale, conseguendo sviluppo e prosperità”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning durante il briefing giornaliero con la stampa.

Nel frattempo, anche gli analisti cinesi iniziano a rilasciare alcune dichiarazioni in merito all’accaduto. Xu Wenhong, ricercatore dell’Accademia cinese delle scienze sociali afferma che “sebbene la crisi sia stata risolta in superficie, l’ammutinamento del gruppo Wagner rivela che i problemi sociali, economici e politici sono aumentati dal conflitto russo-ucraino.” Anche Yu Sui del China Center for Contemporary World Studies parla di “contraddizioni intrinseche alla società russa”, spiegando che Mosca avrebbe sottostimato le capacità del gruppo e il suo potere su di esso.

Cina, Wang Yi incontra la delegazione Usa a Pechino

Lunedì 26 giugno il diplomatico numero uno di Pechino Wang Yi ha incontrato una delegazione statunitense in visita nella capitale cinese. L’incontro, che segue di pochi giorni il meeting con il segretario di Stato Usa Anthony Blinken, è stata occasione di nuove promesse di collaborazione dopo diversi mesi di raffreddamento delle relazioni. Rivolgendosi a Jacob Lew, presidente del Comitato nazionale per le relazioni Usa-Cina (Ncuscr), Wang Yi ha affermato che lo Ncuscr ha svolto – e continua a svolgere – un importante compito nel “promuovere la comprensione reciproca tra i due popoli” e spera che “continui a promuovere la stabilizzazione delle relazioni Cina-Usa.” Non si evidenziano contraccolpi dopo la provocatoria uscita di Joe Biden, che ha definito Xi Jinping “un dittatore il giorno dopo la partenza di Blinken dalla Repubblica popolare.

Cina, pronta la legge per cittadini “più patriottici”

I cinesi non sono abbastanza “pariottici“, serve una normativa ad hoc per “elevare lo spirito nazionale”. Questo sarebbe il contenuto di una nuova bozza di legge proposta dal Comitato centrale dell’Assemblea nazionale del Popolo, la legislatura della Repubblica popolare. Il documento, di cui non si conoscono ancora i dettagli, chiede un maggiore intervento di media e piattaforme online affinché sviluppino e diffondano contenuti utili al rafforzamento del senso di appartenenza alla nazione. La richiesta non è nuova nell’infosfera cinese: dall’arrivo di Xi Jinping sono numerose le iniziative governative legate al controllo dei contenuti online e della diffusione dei valori del Partito comunista cinese (come la nota app Xuexi Qiangguo).

Cina, Pechino inaugura il più grande impianto idro-solare al mondo

Domenica 25 giugno le autorità della provincia cinese del Sichuan hanno inaugurato l’impianto idro-solare più grande al mondo. Si tratta di un’ampia serie di pannelli solari che operano in tandem con la diga di Lianghekou, localizzata a 4600 metri sul livello del mare. Si tratta di un progetto unico al mondo per altitudine ed estensione, l’impianto può produrre 2 miliardi di chilowattora di elettricità all’anno, pari al consumo energetico di oltre 700 mila famiglie in un anno.

Tokyo riaccoglie Seul nella lista bianca dei partner commerciali

Il riavvicinamento di Tokyo e Seul si consolida anche in economia. Martedì il ministro del Commercio giapponese Yasutoshi Nishimura ha annunciato l’inserimento della Corea del Sud nella lista bianca dei paesi che godono di un canale preferenziale per le esportazioni giapponesi. A marzo il governo giapponese aveva già rimosso i limiti alle esportazioni high tech verso la penisola coreana, mentre ora la volontà è quella di risolvere le storiche tensioni commerciali che preoccupavano i due vicini asiatici. La mossa, afferma il ministero in un comunicato, rappresenta il  “completo recupero della fiducia tra i due paesi nel controllo delle esportazioni”.

Pakistan, al via il giro di vite tra i sostenitori di Khan nell’esercito

Lunedì 26 giugno le autorità militari del Pakistan hanno licenziato tre comandanti – tra cui il generale Ahmad Sharif Chaudhry – e disciplinato 15 ufficiali per cattiva condotta durante le recenti rivolte promosse dall’ex premier Imran Khan. Si tratta della procedura disciplinare più dura mai avviata tra i ranghi dell’esercito pakistano, segnale che l’attuale governo intende reprimere con la forza tali comportamenti all’interno delle forze armate. Secondo fonti citate dal Times sarebbero almeno 102 le persone che verranno giudicate presso il tribunale militare per aver dimostrato il loro sostegno all’ex primo ministro.

A cura di Sabrina Moles