Dal 1989 Tiananmen è il simbolo di ogni protesta di piazza. Per oltre un mese e mezzo fu teatro di un movimento trasversale, nato per denunciare la corruzione dilagante dei funzionari e partecipare attivamente alla costruzione della nuova Cina. Ultimo atto di un richiesta di riforme politiche ed economiche che aveva percorso la seconda metà degli anni Ottanta, prima di essere represso nella notte tra il 3 e il 4 giugno. Il documentario The Gate of Hevenly Peace, uscito nel 1995, ripercorre quei giorni. Gli autori, Richard Gordon e Carma Hinton, cercano di comprendere non soltanto cosa successe durante quella protesta, ma la struttura delle proteste popolari in Cina lungo un arco di tempo più ampio. Il documentario affronta i fatti del 1989 da diverse angolazioni, facendo emergere anche contraddizioni e punti di vista opposti tra i protagonisti di quella piazza.
Su tutte la controversia attorno a una delle eroine del movimento, Chai Ling cui all’epoca, in un’intervista, scappò l’ammissione: speriamo in uno spargimento di sangue. Dimostrerebbe le reali intenzioni di questo governo". Una frase che da molti fu letta come un tentativo delle frange più radicali di forzare la mano a un governo, dove si erano fatte più forti le voci dei conservatori e di quanti optavano per una linea di intransigenza contro i manifestanti, e che in seguito la spinse a cercare di bloccare la pubblicazione di tali sue affermazioni nel film.
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