Il video – Away from the grassland

In by Simone

Selezionato al New York City Independent Film Festival, Away from the grasslands. Non sappiamo né quando né come ci sarà concessa la visione dell’intero lavoro, ma recentemente si sono raccontati a China Files in questa intervista.  Nel 2007, con il loro primo album Introducing Hanggai, scelgono di cominciare a privilegiare l’utilizzo degli strumenti tradizionali mongoli: il Tovshuur e il Morin Khuur, due strumenti a corda simili al liuto, accostandoli però a una batteria senza rullante e hi-hat, adattata, così, alle loro sonorità ritmate e incalzanti.

Il Tovshuur è uno strumento utilizzato nella zona degli Altai, che accompagna i balli e i canti, mentre si raccontano storie e leggende, il timbro non è molto luminoso ma dà una sensazione di semplicità, introversione e autenticità….anche la voce è uno strumento, cantiamo tutti nel gruppo, ma Bagen è quello che utilizza di più il canto armonico. Abbiamo studiato entrambi ad Ulan Bator, con il maestro Aoolusuuron”.

Un’altro strumento condiviso con altri popoli dell’Asia Nord Occidentale è il Morin Khuur, (Matouqin 马头琴 in cinese) “Questo strumento, invece, è d’impatto, ha un ritmo che va bene per le lunghe melodie, con una sonorità che svela le cicatrici e le vicissitudini della vita”.

Oltre il carattere ed il suono autentico degli strumenti tradizionali, i coproduttori Robin Haller e Matteo Scumaci hanno offerto il loro appoggio per creare un risultato che può essere incluso tra la World Music, il Rock ed il Folk. “Ormai facciamo molti concerti e partecipiamo a festival diversi in tutto il mondo, non importa definire a cosa apparteniamo, quello che conta è che abbiamo ridato vita alle canzoni della nostra cultura d’origine”

Il risultato è che gli Hanggai suonano ormai nei festival più importanti a livello internazionale, come Roskilde in Danimarca, Womad con le sue multi venue, e Fujirock in Giappone. Alla fine del 2010 sono usciti in Europa con He who travels far, album che segna definitamente il suono della Mongolia, associato alla contemporaneità riadattata. Questo, grazie anche all’entrata nel gruppo, nel 2009, di Ilalata, i cui assolo elettrici si fondono a dovere con le melodie di base

Hanggai: Away From The Grasslands (documentary preview) from Khalid Ali on Vimeo.

Nella speranza di vedere di Hanggai dal vivo in Italia, ci ascoltiamo anche In The Grassland Away, dei Pink Floyd che tanto ci ricorda il documentario sugli Hanggai, solo per il titolo, ovviamente.