I protestanti che spiegano l’educazione sessuale

In by Simone

Gli studenti cinesi andranno a lezione di castità. I primi corsi di educazione sessuale nelle scuole superiori e nelle università della Repubblica popolare si baseranno sugli insegnamenti di un gruppo cristiano conservatore statunitense. L’esperimento partirà nella provincia sud-occidentale dello Yunnan. L’ufficio per l’Istruzione locale ha deciso di adottare in tutti gli istituti ‘No apologies’ (Senza scuse), il libro curato dall’organizzazione evangelica ‘Focus on the Family’.

I personaggi del libro si trovano a dover affrontare problemi comuni agli adolescenti di tutto il mondo: primi rapporti sessuali, uso del preservativo, prevenzione dell’Aids. L’idea di fondo è che i rapporti prematrimoniali siano da evitare.“Se una ragazza va a letto con il fidanzato prima del matrimonio diventerà dipendente da lui e questo le darà problemi nello studio e nella vita”, ha detto il professor Yang Wanqiu della Yunnan University, intervistato dal quotidiano ‘Global Times’. Una tesi condivisa da molti utenti della rete perché affonderebbe le sue radici nella tradizione cinese e negli insegnamenti di Confucio.

Perché il libro di un gruppo evangelico sia stato scelto dai dirigenti comunisti dello Yunnan non è ancora chiaro. Forse un tentativo di assecondare quella “crescita senza precedenti del cristianesimo in Cina”, sottolineata dal direttore dell’ufficio per gli Affari religiosi, Wang Zuoan, in un’intervista alla ‘Bbc’. D’altronde i protestanti legati alle chiese approvate dallo Stato sono almeno 20 milioni. Mentre in tutta la Repubblica popolare i cristiani sarebbero tra i 40 milioni e i 100 milioni.

I corsi di educazione sessuale sembrano comunque necessari. L’alternativa, ha detto al ‘Global Times’ uno studente di nome Xu Tao, è imparare cosa sia il sesso dalla pornografia. Ed è ufficialmente per combattere i contenuti pornografici e “proteggere i giovani” che il governo cinese ha ideato software come la ‘Diga verde’ o altri sistemi di controllo della rete. Una censura, però, estesa anche ad argomenti che con le luci rosse, o gialle come si dice in Cina, hanno poco a che fare: Tibet, Tiananmen, libertà.

Gli studenti cinesi hanno però un atteggiamento diverso in materia di relazioni. Secondo un sondaggio pubblicato dal ‘Nanjing Morning Post’, il 70 per cento degli intervistati si è dichiarato tollerante verso i rapporti prematrimoniali. E il 14,4 per cento ha detto di essere andato a letto con il partner durante gli studi.