Guai per il figlio di Hu Jintao

In by Simone

Guai per Hu Haifeng, trentottenne uomo d’affari e figlio maggiore del più celebre Hu Jintao, presidente della Repubblica Popolare Cinese e segretario generale del Partito Comunista Cinese.

Hu Haifeng è stato infatti fino allo scorso anno il presidente della Nuclear Tecnology Company, azienda statale cinese, leader nel campo delle macchine a raggi x per i controlli di sicurezza negli aeroporti; la compagnia è stata recentemente accusata di corruzione e concorrenza sleale in almeno tre paesi: Regno Unito, Namibia e Filippine. Hu Haifeng è oggi dirigente della Tsinghua Holding, che controlla la Nuclear Tecnology Company e altre numerose compagnie.

La Nuclear Tecnology Company fu creata nel 1997 come ramo della prestigiosissima Tsinghua University di Pechino, dove sia Hu Jintao sia suo figlio Hu Haifeng si sono laureati in ingegneria. La ditta ha avuto subito un rapido sviluppo, copre oggi il 90% del mercato interno cinese ed esporta in più di cinquanta paesi.

In Inghilterra l’indagine è partita lo scorso marzo, anche se gli ipotetici fatti di concorrenza sleale risalgono al 2006. Ad accusarla è la Smith Groups, azienda britannica e sua principale concorrente.  Nelle Filippine l’accusa sarebbe invece di corruzione e abuso d’ufficio, e vedrebbe inoltre coinvolti anche funzionari locali.
Ma è in Namibia dove il caso è ancor più grave: nei giorni scorsi sono stati arrestati tre uomini, uno è cinese, con l’accusa di aver accettato mazzette per assicurare una fornitura alla Nuclear Tecnology Company negli aeroporti della Namibia; un affare da 55,3 milioni di dollari.

Poco si sa ancora sulle effettive responsabilità di Hu Haifeng, che è per ora stato invitato a rispondere come testimone e non come accusato. Tuttavia in Cina i siti che fanno riferimento alla Nuclear Tecnology Company e ai relativi casi di corruzione sono già stati oscurati.