Giovani, ricchi e patiti del lusso

In by Simone

Che il mercato di oggetti di lusso abbia ormai ampio spazio in Cina è ormai un dato di fatto. Gli ultimi mesi hanno visto l’apertura di una serie di negozi di bandiera a Shanghai e Pechino, con l’inaugurazione di boutiques come Hermes, Emporio Armani, e Car Shoe di Prada. Ora si parla di Louboutin, Comme De Garcons e Salvatore Ferragamo, pronti ad aprire negozi in Cina entro il prossimo anno.

Seppure in sordina, la Cina è diventata ormai la prima consumatrice al mondo di  prodotti in pelle e gioielli, con un consumo in crescita costante. La notizia risale ad una ricerca pubblicata la scorsa settimana dalla consulting firm Bain&Company, secondo cui il mercato di generi di lusso in Cina è destinato ad aumentare del 23% quest’anno, raggiungendo cosi 84.3 miliardi di yuan.

Secondo Bain, sono 8 le marche ad essere particolarmente popolari tra i consumatori cinesi: Louis Vitton(46%), Chanel(36%), Gucci(22%), Armani,(20%) Christian Dior(17%), Rolex(14%), Cartier(11%) ed Hermes(8%). Il mercato dei nuovi ricchi cinesi sembra propendere dunque per i nomi classici del mondo della moda, forse anche per la mancanza (almeno per il momento), di una forte concorrenza a livello di compagnie made&designed in Cina.

La ricerca pubblicata da Bain conferma la diffusione di marche di lusso non solo a Pechino e Shanghai ma anche in molte altre metropoli cinesi, con negozi e centri commerciali di alta moda aperti o pronti ad aprire in qualsiasi città mediamente popolata (il che significa la maggior parte delle città in Cina). Secondo il sondaggio effettuato durante gli scorsi 12 mesi su 1500 consumatori cinesi nella Cina continentale, la fascia d’eta della maggior parte dei clienti di lusso rientra  tra i 25 e i 44 anni, un contrasto netto con l’Europa e il Giappone, dove il consumatore medio di marchi di lusso è generalmente sopra i quarant’anni.

L’infatuazione per i marchi di lusso è ben lontana dalla tradizionale inclinazione del popolo cinese a risparmiare. Al contrario, rivela che una famiglia media a Pechino o Shanghai il cui introito medio oscilla tra i 5mla e i 15mila yuan al mese è disposta a spendere, o perlomeno vorrebbe spendere, 21,000 yuan all’anno su oggetti di lusso.

La situazione è simile in città minori come Tianjin o Chongqing, dove i nouveau riches con un salario oltre i 100,000 yuan al mese spendono 186,000 yuan all’anno per Dior&co. Oltre due mesi di stipendio vanno per i nomi dell’alta moda tra  i benestanti cinesi, il che spiega il numero di marchi stranieri pronto a mettere radici nel Regno di mezzo, per rispondere e ovviamente alimentare la richiesta del mercato.

Bain evidenzia come i 15 marchi di lusso considerati nella ricerca abbiano aperto, in totale, 80 negozi di lusso in Cina solo nel 2010. Con l’annuncio di Burberry di 100 nuovi negozi pronti ad aprire in Cina l’anno prossimo, e il piano di Tiffany’s di aprirne 4, è solo l’inizio di una crescita di mercato che si prospetta multi-miliardiaria.

*Marianna Cerini- Laureata in Cinese(Classico e Moderno) alla School of Oriental and African Studies, University of London, si e trasferita a Pechino a studi completati, seguendo la sua passione per la Cina. Presso Time Out Beijing, contribuisce a ricercare e rendere noti gli eventi piu interessanti della capitale