Era spaziale con caratteristiche cinesi

In by Gabriele Battaglia

Parte oggi la missione Shenzhou X, un viaggio in orbita di 15 giorni, il più lungo nella storia delle missioni cinesi. L’evento segna la fine della fase di sperimentazione e l’inizio della piena operatività della stazione Tiangong1. Tre gli astronauti a bordo: tra loro anche un’insegnante, le cui lezioni saranno trasmesse in tv.  Oggi, 17:38 locali, parte per lo spazio la missione Shenzhou X. A bordo due uomini e una donna (Nie Haisheng, Zhang Xiaoguang e Wang Yaping) che verranno trasportati al modulo spaziale Tiangong 1.

Il viaggio durerà 15 giorni, un record per il programma spaziale cinese. La riuscita dell’operazione significherà la fine della fase di sperimentazione e l’inizio dei “voli di servizio”. Significherà che la Cina è alla fine riuscita ad acquisire la tecnologia e l’equipaggiamento necessario per la costruzione del laboratorio e della stazione spaziale che dovrebbe cominciare l’anno prossimo.

Tiangong 1, in cinese “palazzo celeste”, è stato lanciato a settembre del 2011 ed la prima stazione spaziale abitabile cinese. All’interno della navicella spaziale ci sono due sezioni con letto, sistemi di illuminazione regolabile, attrezzi ginnici, sistemi di intrattenimento e dispositivi di comunicazione visiva. Il fine ultimo è quello di creare entro il 2020 la più grande stazione spaziale abitabile.

I tre astronauti in partenza oggi hanno tenuto ieri una conferenza stampa in cui hanno annunciato che tutto era pronto per il conto alla rovescia. Seduti sotto un’enorme bandiera della Cina e divisi dalla stampa da una parete di vetro, si sono presentati e sono apparsi in ottime condizioni fisiche.

Il generale maggiore dell’operazione è il 48enne Nie Haisheng, già noto per aver partecipato alla missione Shenzhou 6 nell’ottobre 2005. Lo assiste Zhang Xiaoguang (47 anni) che aiuterà il capitano ad agganciare Tiangong 1 e in alcuni lavori di riparazione che saranno comunque necessari al modulo spaziale. Farà anche da cameraman per lezioni dallo spazio che il Governo cinese ha programmato per le scuole elementari e medie.

L’insegnante sarà la 33enne Wang Yaping, la seconda astronauta donna a volare nello spazio (il primato è andato a Liu Yang che ha volato sullo Shenzhou IX a giugno dell’anno scorso). Oltre a essere responsabile delle condizioni della navicella e degli esperimenti, darà lezioni dallo e sullo spazio ai giovani cinesi.

Le lezioni dallo spazio sono anch’esse una prima volta per la Cina e saranno trasmesse in diretta quando la navicella sarà in orbita. Wang sarà quindo la prima insegnante dello spazio. Da questa nuova prospettiva spiegherà ai giovani studenti il peso, la massa e le leggi di Newton.

Secondo quanto dichiarato in conferenza stampa troverà anche il modo di interagire con studenti e insegnanti della terra ferma cercando di risvegliare l’”entusiasmo popolare per la scienza e l’universo”. Date e orari delle lezioni però ancora non sono noti, dipenderà dalle condizioni tecniche dell’attracco di Shenzhou X a Tiangong 1.

La Cina decise di partecipare alla corsa allo spazio in piena guerra fredda, quando i due blocchi facevano a gara per la “conquista” della Luna. Il 14 luglio del 1967 Mao Zedong e Zhou Enlai decisero che la Repubblica popolare non avrebbe rinunciato alla sfida e avrebbe creato il proprio programma spaziale. Il progetto segreto 714, che doveva mandare due astronauti nello spazio, fu però cancellato per ragioni economiche nel 1972, in piena Rivoluzione culturale.

Il secondo tentativo ebbe vita così breve – fu annunciato nel 1978 e annullato nel 1980 – che molti pensarono che fosse stato pensato per meri fini propagandistici.

Più fortuna ebbe il progetto 921. Sviluppato nel 1992 sulle basi di un precedente programma spaziale mai portato a termine cominciò con i lanci di prova nel 1999. Finalmente, dopo quattro voli sperimentali, il 15 ottobre del 2003, Shenzhou 5 portò nello spazio Yang Liwei, il primo astronauta cinese. Un viaggio in orbita di ventuno ore che fece della Cina la terza nazione ad esser mai riuscita a mandare un uomo in orbita. “Non deluderò la madrepatria” aveva dichiarato l’astronauta Yang prima di partire. E poi, sicuro di sé: “Ci vediamo domani”.

Da quel momento in poi la corsa allo spazio della Cina si è fatta sempre più veloce. Nel 2008, dopo altri due tentativi, la navicella Shenzhou 7 ha portato in orbita tre cinesi che fecero ritorno solo tre giorni dopo, nell’esaltazione nazional-popolare. Il pilota  Zhai Zhigang si era infatti provato in una camminata nello spazio durata ben quindici minuti.

Nel frattempo nel 2007 la Cina aveva lanciato il primo razzo sulla Luna. Questo era stato in orbita sedici mesi prima di essere intenzionalmente mandato a sfracellarsi sulla Luna. Un secondo tentativo è stato fatto l’anno scorso, il primo Ottobre (sempre in coincidenza con la festa della Repubblica) 2010. Gli ultimi successi sono appunto il lancio della stazione spaziale Tiangong 1 (2011) e la prima austronauta donna nello spazio (2012).

[Scritto per Lettera43; foto credits: gbtimes.com]