Da mercoledì scorso per le studentesse cinesi non basterà più essere serie e determinate, in salute e appassionate, per servire la patria nel glorioso Esercito di Liberazione Popolare. Ora servirà anche avere talento nelle arti performative, come il canto, la danza, la recitazione. È quanto riportato dal China Daily il 30 novembre. Sorpresa e sgomento tra le aspiranti soldatesse: “Sono rimasta scioccata appena ho saputo della prova artistica durante il colloquio” ha detto Zhang Jing, studentessa alla Beijing Union University, che ha scelto di leggere un pezzo di poesia.
Questo nuovo tipo di test è stato infatti inserito per la prima volta nello screening per l’ammissione all’Esercito di liberazione Popolare. Screening precedentemente basato solo su prove fisiche e test psico-attitudinali. Il luogotenente colonnello Ding Zhengquan, dell’ufficio reclutamento di Pechino, dice che l’esercito vuole solo garantirsi le giovani di migliori qualità.
Puntuali arrivano le critiche, come quelle del professor Zhang Wenbian, esperto di legge della Beijing Normal University: “Credo che la prova dei talenti non sia proprio necessaria”. Ma c’è anche chi pensa che la prova dia in realtà un’occasione data alle aspiranti soldatesse per mettere in mostra le proprie capacità. E chi ammette “La ragione per la quale ora richiedono una prova artistica è che probabilmente ci sono più candidate che posti”.
I soldati ricevono un salario di circa 400 euro all’anno, hanno tutte le spese coperte e l’esercito garantisce anche assistenza e aiuto nel cercare nuova occupazione dopo il periodo di servizio militare. Un pacchetto che fa gola a molti studenti e studentesse cinesi, specie in tempi di crisi economica e di eccessivo popolamento di neo laureati.
[foto da China Daily]