
Il giornalista vuol sapere che ne sarà dell’ennesima richiesta delle Madri di Tiananmen per una rivalutazione del massacro del 4 giugno, un gesto che queste donne, guidate da Ding Zilin, ripetono dal 1995 al governo alla vigilia di ogni riunione del Parlamento. Quest’anno, poi, la ricorrenza è ancora più sensibile, visto che a giugno saranno passati 20 anni dalla repressione del movimento per la democrazia. Ding Zilin ha firmato una nuova lettera aperta il 26 febbraio, ma Zhao Qizheng non ha trovato nulla di meglio da rispondere che saltare sul cavallo di battaglia della «cattiva stampa straniera». A ciò ha aggiunto che «solo la stabilità sociale può assicurare lo sviluppo».
Cotanto sforzo non resterà, però, negli annali della scienza della comunicazione cinese: nella trascrizione in diretta della conferenza, diffusa da Xinhua, la domanda del reporter di VoA è scomparsa, così come la risposta di Zhao Qizheng.
