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Dialoghi – Caffè corretto alla cinese

In Dialoghi: Confucio e China Files by Lucrezia Goldin

Il caffè nato dalla bizzarra collaborazione tra Moutai e Luckin Coffee sembra aver convinto i più giovani. “Dialoghi: Confucio e China Files” è una rubrica in collaborazione tra China Files e l’Istituto Confucio di Milano. Qui per recuperare le altre puntate.

Grappa e caffè con aggiunta di grappa. Lo storico marchio di superalcolici Kweichow Moutai, noto per la alcolicissima e pregiata grappa cinese dall’etichetta rossa, ha iniziato una collaborazione con Luckin Coffee, la catena di caffetterie diventate simbolo della cultura hipster e underground di moltissime città cinesi (alla cafés culture abbiamo dedicato una puntata di Dialoghi).

Una partnership insolita che ha portato una carica alcolemica in più alla linea di caffè a basso costo più amata dai giovani. Lo scorso settembre il bizzarro duo ha presentato sul mercato una bevanda chiamata “Latte all’aroma di salsa di soia”, dove “latte” è l’equivalente in inglese di un cappuccino allungato senza schiuma e non la bevanda bovina a cui siamo abituati. La fragranza alla salsa di soia è invece data da tutti i 53 gradi del baijiu della Moutai, un tipo di grappa tipicamente cinese e conosciuto da tutti gli avventurieri che non temono un po’ di fuoco in gola.

Che cos’è il Baijiu

Il baijiu, (白酒) in cinese letteralmente “liquore bianco” è uno dei tesori nazionali della Cina. Si tratta di un  distillato a base di cereali, ottenuto da sorgo, grano, riso, mais e fermentato utilizzando un agente denominato qu. La storia della Moutai, così come raccontata dall’azienda stessa, fa risalire le prime produzioni ai tempi della dinastia Qing, l’ultima prima della fine dell’epoca imperiale in Cina. Prodotto soprattutto nelle province del Sichuan e del Guizhou, il baijiu è il distillato simbolo della tradizione cinese. Si può trovare ai ricevimenti nuziali, agli incontri sociali e a quelli di lavoro. Ne esistono di diverse fasce e gradazione, con un range tra il 40% e il 60% di alcool. La Moutai è una delle marche più prestigiose tra quelle di fascia alta. Secondo gli ultimi dati diffusi da China Alcoholic Drinks Association (Cada), le vendite di baijiu lo scorso anno hanno portato a 91 miliardi di fatturato.

Moutai e Luckin Coffee: liquore caldo per vincere i giovani

Il contenuto alcolico nella bevanda proposta in collaborazione con Luckin Coffee rimane sotto lo 0,5%, un incentivo per attirare nuovi clienti proponendo un retrogusto in stile Moutai senza il brutto ricordo di una vecchia sbronza. Il cappuccino viene venduto per meno di 40 yuan, un prezzo ragionevole per le catene di caffetterie brandizzate che solitamente fanno pagare caro le bevade in stile Starbucks. Si tratta dunque per lo più di un’operazione di marketing, nella quale Luckin Coffee ha tutto da guadagnare. La catena di caffè era infatti partita bene in Cina e si stava posizionando come alternativa accessibile a competitor come Moma e Starbucks, ma era caduta in disgrazia per problemi di frode finanziaria da parte di alcuni finanziatori.

Il bizzarro duo sembra avere convinto il giovane pubblico di Luckin Coffee, e sui social media il buzz per la bevanda rimane anche a due mesi di distanza dal lancio. “Ha un sapore davvero fragrante e piacerà a chi non ama le bevande zuccherate”, scrive un utente sulla piattaforma di LifeStyle Xiaohongshu. “Quella tra Moutai e Luckin era la collaborazione di cui non sapevamo di avere bisogno, ma che ci meritiamo”, le fa eco un altro commentatore. Al netto del sapore forte del baijiu, la quantità di latte e panna contenuta nella bevanda riesce a compensare e coprire la nota alcolemica, rendendo il gusto accessibile anche ai novizi. Moutai porta quindi a casa un altro successo nel suo tentativo di svecchiamento della propria clientela. “Da brand tradizionale cinese, Moutai ha bisogno di rimanere per sempre giovane e accogliere le nuove generazioni per aumentare il suo vigore”, ha dichiarato a questo proposito il presidente dell’azienda, Ding Xiongjun. Per questo negli scorsi mesi il brand ha proposto anche dei cioccolatini al baijiuin collaborazione con l’americana Dove.