Un alto funzionario del governo ha invitato le autorità a "rafforzare la costruzione e la gestione della cultura online" e a lavorare per promuovere un ambiente online "sano e positivo". L’articolo del Global Times.
Wang Chen, capo State Internet Information Office cinese, ha fatto queste osservazioni in un incontro nazionale di due giorni che si è concluso sabato scorso. L’incontro ha visto la partecipazione di funzionari dei dipartimenti della propaganda di livello provinciale, uffici dell’informazione, regolatori delle telecomunicazioni e gli organi di pubblica sicurezza.
Wang ha detto ai partecipanti di utilizzare "misure più forti ed efficaci" per costruire e gestire la cyber-cultura e promuovere lo sviluppo della cultura informatica in modo "sano e ordinato".
Wang, vice capo anche del Dipartimento della Propaganda del Comitato Centrale cinese del Partito Comunista, ha chiesto ai governi locali di porre la realizzazione e lo sviluppo di Internet su una posizione di maggiore rilievo nel perseguire lo sviluppo economico e sociale.
Egli ha esortato i funzionari ad usare Internet per guidare l’opinione pubblica e promuovere valori sociali positivi.
Inoltre, Wang ha promesso una politica più dura nei confronti dei contenuti pornografici e osceni così come nei confronti dell’informazione volgare su Internet.
Le osservazioni di Wang sono venuto a seguito delle sue precedenti dichiarazioni di fine settembre riguardo il fatto che i siti di social network hanno portato sia benefici sia sfide per la gestione sociale.
I siti di social network, in genere riferendosi ai microblogs e a servizi cinesi di tipo Facebook, sono diventati le principali piattaforme per le associazioni sociali e di condivisione delle informazioni in Cina.
Sina Weibo, il più popolare servizio di microblog in termini di utenti registrati, ora ha più di 200 milioni di utenti.
Con oltre mezzo miliardo di utenti Internet, la Cina ospita il più grande numero al mondo di utenti web registrati. La popolarità crescente dei micro-blog ha permesso a segmenti della popolazione di esprimere le proprie opinioni in un modo senza precedenti in Cina.