Dossier: Cinafrica, la prima conduttrice televisiva dal continente nero (parte 4)

In by Simone

Ha 28 anni, viene dallo Zimbabwe e si chiama Vimbayi Kajese. È una delle africane più famose in Cina, di sicuro il volto più noto agli occhi dei cinesi: dall’agosto dello scorso anno lavora infatti come conduttrice alla CCTV-9, prima africana a ricoprire un incarico del genere.
Dopo Grace Mugabe, stravagante moglie del celebre presidente dello Zimbabwe, che ha studiato cinese presso la Renmin University e ora lavora presso l’ambasciata a Pechino, Vimbayi è una delle donne più famose del suo paese in Cina. Laureata in business administration, un master in diplomazia e relazioni internazionali, Vimbayi ha studiato in prestigiosi istituti di Cina, Stati Uniti e Belgio. Anche lei è, in qualche modo, legata al nome del presidente: suo padre, Cde Munyaradzi Kajese, è infatti uno degli uomini forti di Robert Gabriel Mugabe.

È la prima africana ad essere una conduttrice televisiva in Asia. Alla CCTV-9 annuncia le notizie dell’edizione mattutina. Sguardo dolce, bellezza raffinata e tono sicuro, Vimbayi non ha impiegato molto a conquistare il pubblico cinese dai teleschermi. È arrivata in Cina per la prima volta nel 2004 grazie ad una borsa di studio, durante un corso di laurea terminato negli Stati Uniti. Innamoratasi subito della cultura e del cibo cinese, ha fatto poi ritorno per un master alla China Foreign Affair University di Pechino.

Dopo aver viaggiato in più di trenta diversi paesi e aver vissuto in quattro tra essi, la giovane conduttrice è seriamente intenzionata a fare della Cina la sua seconda casa: «è una questione molto importante per me a questo punto della mia vita… fare della Cina la mia seconda casa, lontana dallo Zimbabwe e fermarmi saldamente qui». Nonostante qualche piccola difficoltà «culturale», oltre al cibo ama anche il popolo cinese: «A volte, devo ammettere, mi sento [a disagio]. La gente è curiosa; mi fissa e vuole toccare [i miei capelli]. E siccome la loro cultura di «cosa è privato» e «cosa è spazio personale» è differente dalla nostra, la gente si avvicina e tocca i miei capelli anche senza chiedere.

Ma al di là di questi momenti imbarazzanti e divertenti, la mia opinione del popolo cinese è sorprendentemente molto positiva». La professione che svolge ha lasciato un po’ tutti di stucco e lei stessa all’inizio era molto scettica: «Ho contattato la CCTV a gennaio […] e dopo diversi lunghi silenzi non ero sicura se avessero scelto me, una donna nera a presentare le notizie del giorno» ha commentato Vimbayi durante un’altra intervista, «ma, dopo alcuni test in video, tirocini per la voce, preghiere, ottimismo e l’apertura della nuova edizione mattutina, otto mesi più tardi ero lì a presentare il mio primo programma».

E non molto tempo dopo sono arrivati anche giornalisti e media cinesi e internazionali a parlare della giovane e avvenente conduttrice africana e titolare «Vimbayi Kajese: First African Anchorwoman in China».